English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Proteggersi dalle muffe

(Traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro)

 

Dopo disastri ambientali come uragani, tornado, e inondazioni, l'eccesso di umidità e di acqua stagnante può favorire la crescita di muffe all'interno delle abitazioni o di altri edifici. Rientrando nelle abitazioni precedentemente inondate, bisogna quindi accertarsi dell'eventuale presenza di questi microrganismi potenzialmente pericolosi.

Le persone più a rischio di infezione sono gli asmatici, gli allergici e chiunque abbia problemi respiratori, ma anche gli immunodepressi (soggetti HIV-positivi, trapiantati e malati di cancro in chemioterapia).

Sintomi comuni delle infezioni da muffe sono naso chiuso, irritazioni agli occhi o della pelle, affanno. Le persone allergiche alle muffe possono avere difficoltà respiratorie o fiato corto. I soggetti con un sistema immunitario compromesso o con malattie polmonari croniche, tipo la broncopneumopatia ostruttiva, possono sviluppare infezioni polmonari da muffe. Chiunque abbia dei sintomi dopo un'esposizione a muffe, è bene che contatti il proprio medico.

Segni della presenza di muffe sono chiazze sui muri, oppure cattivo odore. Alcuni consigli per prevenirne la crescita:

  • pulire e asciugare l'intero edificio (entro 48 ore), aprire porte e finestre, usare ventilatori per asciugare più velocemente
  • nel dubbio, buttare tutto. Eliminare tutti gli oggetti porosi che siano rimasti bagnati per più di 48 ore e che non possono essere puliti o asciugati, perché possono favorire la crescita delle muffe: tappeti, imbottiture, tappezzeria, carta da parati, muratura a secco, piastrelle del pavimento e del soffitto, materiale isolante, vestiti, cuoio, carta, legno e, naturalmente, cibo
  • per prevenire la crescita di muffe, lavare superfici e oggetti bagnati con acqua e sapone
  • finché non si è sicuri, si possono mantenere gli oggetti fuori di casa per evitare che ammuffiscano.

Se invece sono cresciute delle muffe in casa, bisogna pulire e risolvere qualsiasi problema idrico, come per esempio perdite d'acqua dai muri, dal tetto o dall'impianto idraulico.

 

Per rimuovere le muffe, si possono usare acqua e sapone, oppure acqua e candeggina. Nel caso di superfici ruvide come il cemento, è bene usare spazzole abrasive. Se si usa la candeggina, bisogna ricordarsi di non mischiarla mai con l'ammoniaca, per non produrre vapori tossici. Inoltre, è bene avere l'accortezza di aprire porte e finestre per far entrare aria e di indossare guanti non porosi e occhiali protettivi.