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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2010

(9 dicembre 2010) Incidenti stradali in Italia: il rapporto Istat-Aci, anno 2009

In Italia, nel 2009, hanno perso la vita più di 4 mila persone e oltre 300 mila sono rimaste ferite a causa di incidenti stradali. Anche se rispetto al 2008 gli incidenti e la mortalità a essi legata, sono diminuiti rispettivamente dell’1,6% e del 10,3%, il loro numero rimane molto elevato, con una media di circa 590 incidenti al giorno. Le strade più pericolose sono quelle urbane, con 163 mila incidenti circa (il 76% del totale), seguite da quelle statali, provinciali, comunali, extraurbane e regionali. Scarica il rapporto dalla pagina dedicata sul sito dell’Aci.

 

(9 dicembre 2010) Rapporto 2010 sull’incidentalità in Piemonte

Secondo il rapporto sull’incidentalità elaborato dal Centro di monitoraggio regionale della sicurezza stradale, il 2008 in Piemonte è stato un anno positivo in termini di riduzione del fenomeno degli incidenti: la mortalità sulle strade extraurbane, dopo l’aumento del 2007, è tornata ad abbassarsi. Infatti, il numero di decessi, nel periodo 2001-2008, si è ridotto del 41%, quello dei feriti del 23% e gli incidenti sono diminuiti del 22%. Importante anche il miglioramento sulle strade ex-statali dove l’indice di mortalità è passato da 4,3 nel 2007 a 1,9 nel 2008. In sensibile riduzione anche gli incidenti nelle ore di punta, mentre rimangono negativi i dati relativi ai giovani di sesso maschile: a morire per incidenti sono infatti soprattutto i maschi adulti di età compresa tra i 31 e i 45 anni e i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Scarica il rapporto dalla pagina dedicata sul sito dei Dors.

 

(23 settembre 2010) Prevenzione violenza tra i giovani: rapporto Oms Europa 2010

Durante la conferenza mondiale Safety 2010, tenutasi a Londra dal 21 al 24 Settembre 2010, l’Oms Europa ha presentato il rapporto “European report on preventing violence and knife crime among young people” (pdf 2,9 Mb). Secondo il documento, ogni giorno in Europa muoiono 40 giovani a causa della violenza, che, con 15 mila omicidi l’anno, rappresenta la terza causa di morte nella fascia di età che va dai 10 ai 29 anni. I Paesi a medio e basso reddito sono quelli in cui vengono compiuti più omicidi (9 su 10), mentre all’interno di uno stesso Paese sono le classi più povere a presentare il rischio maggiore di accoltellamenti tra i giovani. Durante la conferenza è emerso che la prevenzione di questi atti di violenza è competenza sia del sistema giudiziario che di quello sanitario di un Paese. Scarica il rapporto dell’Oms Europa (pdf 2,9 Mb) e leggi il comunicato stampa.

 

(29 luglio 2010) Prevenzione di incidenti e violenze. Il report 2010 dell'Oms Europa

La maggior parte dei Paesi della Regione europea dell’Oms ha una politica nazionale sulla sicurezza stradale (95%), mentre la metà o meno ha politiche nazionali per prevenire altri tipi di incidenti: il 71% dei Paesi ha politiche nazionali in materia di maltrattamento, il 76% per la prevenzione della violenza del partner, il 64% per la prevenzione della violenza sessuale, il 62% per la violenza giovanile e meno della metà per la prevenzione degli abusi sugli anziani e dell’autolesionismo. Lo riferisce il rapporto “Preventing injuries in Europe: from international collaboration to local implementation” (pdf 3,8 Mb) che fornisce una panoramica dei progressi compiuti dagli Stati membri sulla prevenzione degli incidenti e sulla promozione della sicurezza.

 

(15 aprile 2010) L’epidemiologia degli incidenti stradali in Toscana

Negli ultimi anni, in Toscana, è aumentato il numero degli incidenti stradali di cui, ma ne è diminuita la gravità: è quanto emerge dal rapporto pubblicato dal settore Epidemiologia dei servizi sociali integrati dell’Agenzia regionale della sanità della Toscana. Nel 2008 si sono verificati 18.800 incidenti stradali che hanno causato il ferimento di quasi 25 mila persone e il decesso di circa 300 individui. Dai dati raccolti emergono le caratteristiche dei soggetti coinvolti nei sinistri: una persona su tre appartiene alla fascia di età 14-29 anni, i maschi infortunati sono oltre il doppio delle ragazze, e le categorie più deboli sono rappresentate da ciclisti e pedoni, soprattutto anziani. La maggior parte degli incidenti avviene di giorno e in strade urbane, tuttavia, le conseguenze sanitarie più gravi si verificano in seguito a quelli che avvengono di notte in strade extraurbane. Le cause principali sono rappresentate dal mancato rispetto delle regole di precedenza, dalla guida distratta e dalla velocità troppo elevata. Uno studio condotto tra un campione di studenti toscani di età compresa tra 14 e 19 anni rivela che circa un terzo degli intervistati ha guidato almeno una volta, nell’ultimo anno, dopo aver consumato elevate quantità di alcol, e il 16,2% dopo aver assunto droghe. Leggi il rapporto (pdf 3,50 Mb).

 

(21 gennaio 2010) Eurosafe: il rapporto 2009 sugli incidenti in Europa

Ogni due secondi qualcuno muore a causa di un incidente. Gli incidenti sono uno dei problemi più gravi per la salute pubblica dei cittadini dell’Ue e ogni anno uccidono più di 250 mila persone e provocano circa 42 milioni di infortuni, causando spesso disabilità permanenti. Il primo passo verso la prevenzione è la messa a punto di un sistema efficiente di raccolta dati sulla base del quale i Governi degli Stati membri possano organizzare i loro interventi. Leggi l’approfondimento.