La Bone and Joint Decade 2000-2010
Marina Torre - Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Istituto superiore di sanità
È noto che le patologie dell'apparato muscolo-scheletrico sono la causa più nota e più comune di malattie croniche ad alto potenziale di disabilità ed handicap. Le patologie articolari, la lombalgia, l'osteoporosi e i traumi degli arti dovuti a incidenti o a conflitti armati comportano, come è risaputo, un enorme impatto sull'individuo, sulla società e sui sistemi di assistenza sanitaria e sociale.
Si può stimare che nel mondo ora siano centinaia di milioni le persone che sono affette da queste patologie ed è ragionevole ritenere che in futuro questo numero sia destinato ad aumentare. Si prevede infatti che nel 2020 il numero delle persone che avranno un'età superiore a 50 anni sarà il doppio di quello attuale. Ecco alcuni esempi per dare un'idea della dimensione del problema:
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il mal di schiena è la seconda causa di assenza dal lavoro
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nel 2010 il 25% della spesa sanitaria nei paesi in via di sviluppo sarà speso per cure dovute a traumi
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il numero di fratture dovute all'osteoporosi è almeno raddoppiato nell'ultimo decennio
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le patologie articolari riguardano la metà di tutte le condizioni croniche che affliggono le persone ultrasessantacinquenni.
Sulla base di queste considerazioni è stata
istituita nel gennaio 2000 la Bone and Joint Decade (Bjd,
http://www.boneandjointdecade.org/), un'iniziativa mondiale con il
patrocinio dell'Oms, dell'Onu, della Banca mondiale e del Vaticano, cui
hanno aderito finora 60 governi nel mondo, di cui 26 europei (compresa
l'Italia) e numerose società scientifiche e istituzioni attive nel
settore delle patologie muscoloscheletriche.
Sono stati avviati 58 National Action Networks (i cosiddetti Nan) e
inoltre coordinatori nazionali sono presenti in 96 nazioni di tutto il
mondo (34 in Europa, 21 nell'America Latina, 17 in Asia e Oceania, 12 in
Africa, 10 in Medio Oriente e 2 in Nord America). I Nan sono sezioni
nazionali multidisciplinari che includono organizzazioni di
professionisti e di pazienti, società e riviste scientifiche (figura).
Figura - carta mondiale della Bjd
La Bjd, che terminerà nel 2010, si è posta come obiettivo il miglioramento nel mondo intero della qualità della vita, per quanto riguarda la salute (Health Related Quality Of Life), dei pazienti affetti da disordini dell’apparato muscolo-scheletrico, patologie che coinvolgono centinaia di milioni di persone nel mondo. La Decade si propone, quindi, di sensibilizzare le istituzioni, la comunità scientifica e la collettività, attraverso una migliore conoscenza di queste situazioni morbose e la promozione di azioni positive volte non solo a combattere la sofferenza dei pazienti, ma anche a contenere e razionalizzare i costi sociali associati a queste patologie.
Questo obiettivo viene perseguito anche attraverso la costituzione di network internazionali tra istituzioni che si occupano, in senso lato, di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico. In particolare la Decade si propone di raggiungere 4 obiettivi strategici:
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suscitare la consapevolezza dell’impatto crescente delle patologie dell’apparato muscoloscheletrico sulla società
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favorire il coinvolgimento del paziente nelle decisioni che riguardano la propria salute
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promuovere una prevenzione e trattamenti che siano costo-efficaci
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far progredire le conoscenze delle patologie dell’apparato muscoloscheletrico attraverso la ricerca per migliorarne la prevenzione e il trattamento.
Poiché la Bjd è un’iniziativa globale che stabilisce priorità e fornisce informazioni e supporto alle organizzazioni nazionali e internazionali, che rappresentano sia i pazienti con problemi dell’apparato muscolo-scheletrico sia gli specialisti interessati a questo settore, gli obiettivi prefissati verranno raggiunti da tutti quanti siano coinvolti su questi temi attraverso collaborazioni regionali, nazionali e internazionali.
In questo contesto nel 2002 l’Iss, che aveva avviato su richiesta del ministro della salute uno studio sulla valutazione dell’esito degli interventi di protesi di anca a breve termine, denominato progetto Eipa (Esiti Interventi di artroProtesi di Anca), ha chiesto che questo studio venisse inserito tra le iniziative del Nan Italiano della Bone and Joint Decade. In seguito a questi contatti si è stabilita una collaborazione scientifica tra l’Iss e il Nan italiano della Bjd e il 14 aprile 2003 l’Iss ha concesso la propria egida alla Bjd, evento che ha conferito alla Decade un notevole prestigio anche in considerazione della proclamazione del 2003 come anno europeo della disabilità. Per celebrare l’evento è stato deciso di organizzare nel 2003 il convegno annuale del Nan Italia in Istituto. Visto il grande successo riportato dalla manifestazione abbiamo deciso successivamente di riproporla ogni anno.
Nel corso del 4° Joint Workshop annuale del Nan italiano, di cui sono disponibili gli atti sul sito dell’Iss (http://www.iss.it/binary/publ/publi/05_C14.1133786486.pdf), sono stati affrontati temi riguardanti la sanità pubblica e l’epidemiologia delle malattie muscolo-scheletriche, l’artrosi e protesi di anca, oltre agli aspetti riabilitativi delle malattie muscolo-scheletriche. Proprio per il carattere multidisciplinare che contraddistingue la Bone and Joint Decade, le relazioni sono state tenute da specialisti di varie discipline (reumatologi, fisiatri, medici di medicina generale, ortopedici, epidemiologi e terapisti della riabilitazione). Inoltre, per far sì che questo evento costituisse un momento di confronto tra tutte le discipline ma, soprattutto, avesse poi una ricaduta pratica anche per gli utenti, quest’anno si è deciso di dedicare una sessione anche alle associazioni dei pazienti. Si è voluto in questo modo seguire quanto auspicato dal comitato scientifico internazionale della Decade che vuole sia incoraggiato il coinvolgimento dei rappresentanti dei pazienti.
Nel corso della sessione i rappresentanti delle Associazioni Aispa, Gils, Anmar e Aisf hanno così esposto il loro punto di vista per quanto riguarda le spondiloartriti, la sclerodermia, le malattie reumatiche e la sindrome fibromialgica. Come già accaduto in passato, anche quest’anno il convegno annuale del Nan italiano ha rappresentato non solo un momento di sintesi, confronto e aggiornamento sulle attività svolte in seno alle diverse discipline afferenti alla Decade, ma è stato anche un’opportunità per promuovere nuove collaborazioni e iniziative.