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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2008

(27 novembre 2008) Aci-Istat: il rapporto sugli incidenti in Italia nel 2007

Ogni giorno in Italia si verificano in media 633 incidenti stradali, che provocano la morte di 14 persone e il ferimento di altre 893. Nel 2007 sono stati rilevati più di 230 mila incidenti stradali, che hanno provocato il decesso di 5131 persone, mentre altre 325.850 hanno subito lesioni di diversa gravità. Sono questi i nuovi dati contenuti nel rapporto Istat-Aci relativo agli incidenti stradali avvenuti in Italia nel 2007. Il documento evidenzia che negli ultimi anni la gravità degli incidenti si è progressivamente ridotta: nel 2007 l’indice di mortalità si attesta al 2,2% contro il 2,8% del 2000, e l’indice di gravità scende da 1,9 decessi ogni 100 infortunati nel 2000 a 1,6 decessi nel 2007. Rispetto al 2006, a fronte di una crescita del parco veicolare pari al 15,7%, si registra infatti un forte calo del numero dei morti (-9,5%), la diminuzione del numero degli incidenti (-3%) e dei feriti (-2,1%). Scarica il rapporto (pdf 131 kb) e leggi la nota metodologica (pdf 72 kb).

 

(13 novembre 2008) Il rapporto 2008 sugli incidenti stradali in Piemonte

In Piemonte, tra il 2001 e il 2006 il numero dei morti per incidente stradale è diminuito di circa il 30%, mentre il numero di incidenti e feriti si è ridotto del 10%. La percentuale di incidenti che coinvolge “utenti deboli” (pedoni, ciclisti e conducenti di ciclomotori e motocicli) è invece cresciuta dal 34% del 2001 al 38% del 2006, e la percentuale di mortalità tra queste categorie è salita nello stesso periodo di circa il 15% rispetto al totale dei decessi. Sono questi i dati più significativi contenuti nel rapporto “La situazione dell’incidentalità stradale in Piemonte al 2006: rapporto 2008”, elaborato dal Centro di monitoraggio regionale della sicurezza stradale (Cmrss), la struttura costituita nel 2007 per migliorare il quadro conoscitivo sull’incidentalità della Regione Piemonte. La maggiore prevalenza di incidenti e feriti si registra nelle aree urbane (circa il 70% del totale) e nei Comuni con più di 30 mila abitanti. Se la Provincia di Torino concentra nel proprio territorio più della metà degli incidenti e dei feriti dell’intera Regione e il 35% dei morti, quella di Cuneo è la seconda Provincia per numero di morti (19%) e la prima per indici di lesioni, mortalità e gravità. La maggior parte degli incidenti e dei feriti si verifica in condizioni di cielo sereno, ma gli episodi più gravi e mortali hanno luogo nei giorni di nebbia. Gli indici di mortalità, lesività e gravità più elevati si registrano nei fine settimana e di notte. Per maggiori approfondimenti, consulta i rapporti completi.

 

(31 luglio 2008) Gli incidenti sulle strade della riviera emiliano-romagnola

Durante l’estate le strade della riviera adriatica dell’Emilia-Romagna sono molto trafficate ed è più alto il rischio di incidenti. Secondo il rapporto “Incidenti stradali nelle province della costa emiliano-romagnola” tra il 2000 e il 2006 il numero di sinistri è aumentato, a fronte di un aumento dei veicoli circolanti. Gli incidenti sono però meno gravi ed è diminuito il numero di vittime sulle strade, anche grazie alle leggi che hanno reso obbligatorio casco e cintura di sicurezza. Alcol ed eccesso di velocità sono i principali responsabili degli incidenti. Consulta il rapporto (pdf 735 kb), la sintesi dei risultati (pdf 460 kb) e la scheda informativa (pdf 300 kb). Leggi anche il commento di Luigi Salizzato, direttore del dipartimento di Sanità pubblica della Ausl di Cesena.

 

(10 aprile 2008) Incidenti stradali: i dati 2003-2005 nel Rapporto infortuni della Ue

Secondo il “Rapporto infortuni 2003-2005 dell’Unione Europea”, gli incidenti stradali rappresentano il 23% di tutti gli incidenti mortali (volontari e non) e riguardano più di 56 mila persone ogni anno nei 27 Paesi membri. Oltre alle vittime della strada, sono 850 mila le persone coinvolte in incidenti automobilistici che vengono ricoverate annualmente in ospedale e quasi 4 milioni hanno bisogno di cure mediche. Leggi l’approfondimento a cura della redazione di EpiCentro.