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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Aspetti epidemiologici

Nel mondo

Secondo quanto riporta l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il 28% della popolazione mondiale adulta (18 anni e più) non svolge sufficiente attività fisica, ossia non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati per la salute. L’inattività fisica caratterizza soprattutto le donne (32% vs 23% degli uomini) ed è più accentuata nei Paesi ad alto reddito, dove è cresciuta di 5 punti percentuali nel periodo 2001-2016. Infatti, mentre i diversi Paesi si sviluppano dal punto di vista economico, i livelli di inattività fisica aumentano e possono arrivare al 70% a causa del cambiamento nei modelli di trasporto (spesso di tipo “passivo”), del maggiore uso della tecnologia per il lavoro e il tempo libero e dell’aumento dei comportamenti sedentari.

 

Fino a 5 milioni di morti all'anno potrebbero essere evitate se la popolazione svolgesse più attività fisica. Le persone non sufficientemente attive, infatti, hanno un rischio di morte aumentato del 20%-30% rispetto a quelle attive a sufficienza. Inoltre, sempre a livello globale, oltre l’80% degli adolescenti di 11-17 anni non pratica attività fisica in maniera sufficiente, soprattutto le ragazze (85% vs 78% nel 2016).

 

L’aumento dei livelli di inattività fisica ha un impatto sfavorevole su sistemi sanitari, ambiente, sviluppo, benessere della comunità e qualità della vita. Nel 2018 l'OMS ha lanciato un nuovo Piano globale di promozione dell’attività fisica (“Global Action Plan On Physical Activity 2018-2030. More active people for a healthier world”), che delinea quattro obiettivi strategici raggiungibili attraverso 20 azioni politiche applicabili a tutti gli Stati membri, per guidarli verso un’accelerazione delle azioni volte a ridurre i livelli di inattività fisica e i comportamenti sedentari della popolazione. Con il Global Action Plan, inoltre, l’OMS si allinea agli obiettivi di sviluppo sostenibile (“Sustainable Development Goals”) dell’Agenda 2030, ponendo nel 2030 il traguardo della riduzione del 15% dell’inattività fisica della popolazione adulta e degli adolescenti.

 

 

Data di ultimo aggiornamento: 7 aprile 2022

Data di creazione della pagina: 21 ottobre 2014

Testo scritto da: Ilaria Luzi - Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNAPPS - ISS