Indagine sulla diffusione di sostanze stupefacenti fra gli studenti di Casale Monferrato
Donata Prosa,
Marinella Arduino e Maria Elena Michelone
SerT ASL 21, Casale Monferrato, Torino
Per monitorare il
fenomeno della diffusione di sostanze stupefacenti fra gli
adolescenti e per ottenere dati concreti per orientare
un’azione preventiva, è stata condotta a Casale Monferrato
un’indagine fra gli studenti delle scuole medie superiori. Gli
obiettivi specifici erano di studiare la diffusione di sostanze
stupefacenti, in particolare delle nuove droghe (1), negli
ambienti frequentati dai giovani e verificare la possibilità di
contatti con il mondo della droga.
Il questionario era
stato redatto e utilizzato dal Dipartimento degli Affari
Sociali, Ministero del Welfare (2) durante la campagna
informativa del 2000, diretta a giovani distribuiti su tutto il
territorio nazionale, per valutare i comportamenti nei
confronti delle sostanze stupefacenti. I questionari sono stati
somministrati in tutte le classi terze. I ragazzi hanno
compilato i questionari in forma anonima durante l’orario
scolastico. L'indagine è stata realizzata fra dicembre 2001 e
marzo 2002. Vi hanno partecipato 392 ragazzi con età compresa
tra 16 e 17 anni di cui il 63% era rappresentato da ragazze.
Quando agli
studenti è stato chiesto in che modo preferiscono trascorrere
il tempo libero, è stati evidenziato il ruolo molto importante
degli amici. Circa l’85% dei ragazzi ha affermato, infatti, di
trascorrere il tempo libero parlando con gli amici, questa
percentuale era più alta nelle ragazze (89%) che nei ragazzi
(77%). Il 68% dei maschi e il 44% delle femmine indicano lo
sport come passatempo preferito e a seguire, per tutti, la
televisione, il computer e la discoteca.
La maggioranza
(66%) dei ragazzi ha visto circolare sostanze stupefacenti
negli ambienti frequentati. Tra i luoghi in cui hanno segnalato
la presenza di tali sostanze vi era soprattutto la discoteca
(59%), il gruppo frequentato (58%) e la scuola (54%). Dal
confronto fra le risposte ottenute, è emerso come il numero di
coloro che dicono di aver visto circolare droghe in discoteca
fosse più elevato rispetto a coloro che ha posto la discoteca
tra i passatempi preferiti.
La
Tabella riporta l’opinione degli studenti rispetto alle
sostanze più diffuse. La diffusione di marijuana e hashish era
molto vicina a quella di alcol, ma da questi dati non si può
però stabilire quale sia la percentuale di forti consumatori o
di consumatori occasionali.
Agli studenti è
stato chiesto, nello specifico, la possibilità di reperire
l’ecstasy, e il 66% dei ragazzi ha risposto che l’ecstasy è
facilmente reperibile. La discoteca era considerata il luogo
privilegiato in cui reperire la sostanza (92%), a seguire la
strada (49%) e la comitiva (34%).
Fra le motivazioni
che generalmente inducono a far uso di droghe, il 66% ha
dichiarato di farlo per curiosità, il 57% perché lo fanno tutti
e il 55% per divertimento. Importanza inferiore sembrano avere
il senso di vuoto (36%), la ribellione (34%) e il piacere
(32%). Fra le motivazioni invece che possono indurre i ragazzi
a evitare l’uso di droghe il 69% ha affermato “perché si
divertono anche senza”, il 53% “perché conoscono i danni che
fanno”, il 42% “perché sono più forti rispetto alle spinte del
gruppo”; altre opinioni riguardavano la paura delle
conseguenze, il disinteresse, la mancanza d’occasioni e
l’influenza positiva del gruppo.
Rispetto alle
informazioni sulle droghe, il 40% ha affermato di saperne un
po’, il 33% di saperne abbastanza, il 17% d’essere ben
informato, il 7% teme di saperne poco e il 2% di non saperne
nulla, sebbene non sia stato possibile, tramite l’indagine,
determinare se l’informazione ottenuta fosse precisa e
corretta. Quando è stato chiesto loro se desiderassero saperne
di più, il 77% ha risposto sì: il 32% per curiosità; il 25% per
interesse sociale; il 20% per muoversi più sicuro. Secondo gli
intervistati, le fonti di informazione preferite sono risultate
la scuola (79%) e i mezzi d’informazione (56%), mentre lo Stato
e la famiglia hanno ricevuto meno consensi.
Dallo studio
condotto è emersa un’alta diffusione di sostanze fra i giovani
di Casale Monferrato, soprattutto all’interno dei gruppi
frequentati, in discoteca e a scuola. La dimensione della
cittadina in cui vivono e studiano i ragazzi intervistati
rende, probabilmente, ancora più conosciuto e familiare
l’ambiente di spaccio.
Tra le sostanze più
diffuse ci sono alcol e marijuana, in percentuali simili, ed
ecstasy. I canali informativi che si vengono a creare nei
gruppi frequentati e nella stessa scuola possono contribuire
all’apparentemente facile reperibilità dell’ecstasy. Inoltre,
il forte clamore sollevato dai mass media può aver influenzato
questa opinione.
I risultati
suggeriscono che il gruppo deve sicuramente essere il target
rispetto al quale orientare le attività di prevenzione. In
risposta a ciò si sta cercando di sensibilizzare all’importanza
dell’azione dei pari, attraverso un progetto orientato alla
formazione dei tutor, complementare all’apertura di uno
sportello informativo, d’ascolto e di accoglienza rispetto alle
problematiche relative alla dipendenza e al disagio giovanile.
Il commento
Ilaria Palmi, Piergiorgio Zuccaro
Osservatorio Fumo, Alcol e Droga, ISS
L’indagine condotta
fra gli studenti di Casale Monferrato offre una preziosa
occasione per formulare alcune importanti considerazioni sulla
diffusione, tra gli adolescenti, di comportamenti “a rischio”
(utilizzo o poliutilizzo di droghe e alcol).
Il questionario
proposto nelle scuole della cittadina piemontese rappresenta
una realtà locale legata a una ristretta fascia d’età (16-17
anni), che corrisponde grosso modo a quella degli alunni del
terzo anno di scuola superiore. Agli studenti viene chiesto, in
un questionario anonimo, di rispondere a domande relative al
problema della droga e alla sua diffusione, quale tipo di
sostanza stupefacente sia più frequentemente utilizzata dai
giovani, nonché il modo e la facilità di procurarsi le sostanze
in questione. Non viene mai chiesto in modo diretto al soggetto
se fa o meno uso di tali droghe, anche se gli studenti
ritengono che tra le sostanze d’abuso più frequentemente
utilizzate vi sia l’alcol (che si assesta su percentuali simili
a quelle di hashish e marijuana). Sebbene questi risultati non
corrispondano al consumo personale di sostanze stupefacenti da
parte degli intervistati, ma siano piuttosto il risultato di
una opinione espressa dai ragazzi rispetto al consumo stesso,
essi sono tuttavia in linea con quanto riportato in altri studi
condotti sia su studenti italiani che su studenti europei.
In un lavoro
relativo all’utilizzo di droghe tra i giovani e condotto su 3
169 soggetti di sesso maschile di 18 anni provenienti dalla
regione Piemonte (3) (la stessa regione dei ragazzi di Casale
Monferrato) si mostra come vino, birra e superalcolici siano
assunti quotidianamente dal 4-6% degli intervistati. In un
ulteriore lavoro (4), condotto a livello europeo su adolescenti
di 14-15 anni e che ha coinvolto anche studenti italiani (666
scuole romane), è stato messo in luce come il tasso di coloro
che assumono regolarmente bevande alcoliche varia dal 16% di
Dublino al 3,4% di Brema (3,5% nelle scuole romane). Questi
risultati devono portare a importanti riflessioni: spesso
infatti l’attenzione dei mass media e degli educatori si
concentra su droghe più “visibili”, di maggiore impatto
emotivo, sottovalutando e sottostimando, a volte, il problema
legato al consumo di alcol.
Riferimenti bibliografici
1. Geninatti
S, Bellavia F, Chieppa G. Contributo alla definizione di nuove
droghe. Bollettino per le farmacodipendenze e l’alcolismo 2001;
24: 16-30.
2. Disponibile
da:
http://www.minwelfare.it
3. Siliquini
R, Faggiano F, Geninatti S, et al. Patterns of drug use among
young men in Piedmont (Italy). Drug alcohol depend 2001; 64:
329-35.
4. McArdle P,
Wiegersma A, Gilvarry E, et al. European adolescent substance
use: the roles of family structure, function and gender.
Addiction 2002; 97: 329-36.