English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Un approccio multidisciplinare per la prevenzione delle zoonosi e delle malattie da vettori nelle Marche

Anna Duranti¹, Daniela Cimini², Paola Pauri³, Giorgia Capezzone², Daniel Fiacchini², Alessandra Morelli¹, Sara Secondini³, Giada Gori4 e Stefano Gavaudan¹

¹Istituto Zooprofilattico Sperimentale Umbria e Marche, Ancona; ²UOC Igiene e Sanità Pubblica, Area Vasta 2 Fabriano, ASUR Marche; ³UOC Patologia Clinica, Area Vasta 2 Jesi, ASUR Marche; 4Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Ancona

 

SUMMARY (A multidisciplinary approach to prevent zoonosis and vector borne diseases in Marche region) - Effective prevention of zoonosis and vector borne diseases requires integration between different roles of the Italian National Health Service. On this principle a project that involved in the Marche region, from 2010 to 2014, physicians, veterinarians, operators of prevention departments, human and veterinary laboratories, was approved. The objectives of the project were: increasing the sensitivity of surveillance, promoting the notification of diseases and improving the effectiveness of outbreaks disease diagnosis and management. The working groups carried out the following activities: to increase the rate of notification, a training program in the region, involving about 1,200 physicians, operators of prevention departments and laboratory technicians was organized; to promote the notification, cards disease for physicians for the formulation of clinical suspicion, and the necessary lab tests, have been developed and distributed; to improve the effectiveness of outbreak investigation, guidelines for surveillance, control and management of foodborne illness have been developed and delivered. After the first two years of operation it is difficult to evaluate the impact of the project, despite a substantial increase in notifications of some diseases, but after four years of work, an increase in integration between the various health professions involved and increased sensitivity to the topic are evident.

 

Key words: zoonosis; vector borne disease; prevention

a.duranti@izsum.it

 

Introduzione

Le zoonosi costituiscono un importante problema di sanità pubblica; rappresentano, infatti, il 75% delle malattie emergenti a livello mondiale negli ultimi 10 anni (1) e hanno un impatto significativo nella maggior parte dei Paesi per l’elevato numero di casi, per la gravità che possono assumere, ma anche per le perdite economiche di cui sono responsabili nell’industria alimentare e nel settore zootecnico. Per quanto riguarda le malattie da vettori, il rischio di introduzione nel territorio nazionale e in particolare nelle Marche di alcune patologie di origine virale, come Chikungunya, West Nile Disease, Dengue, è elevato. L’abbondanza dell’infestazione della zanzara tigre e la sua diffusione stagionale fanno sì che le aree urbane costiere della regione Marche siano tra quelle individuate a maggior rischio di sviluppare e diffondere focolai di queste malattie esotiche. Si pensi a questo riguardo alla prima epidemia nei Paesi temperati del virus Chikungunya che si è verificata nel 2007 in Emilia-Romagna.

 

La prevenzione delle zoonosi e delle malattie da vettori presenta alcune similitudini: nella gestione dei sospetti, nell’importanza di intervenire tempestivamente, una volta confermata la presenza, per ridurre il rischio di ulteriore diffusione della malattia e nella necessità di un approccio integrato tra diverse figure professionali del Servizio Sanitario Nazionale (1-2).

 

In particolare, appare strategico il coinvolgimento del laboratorio diagnostico (3), che rappresenta un punto di osservazione fondamentale per il miglioramento della sorveglianza delle zoonosi e delle malattie da vettori, in quanto può fornire importanti informazioni sulla presenza di una malattia nel territorio, purché si adottino protocolli e criteri diagnostici armonizzati e si preveda uno scambio di informazioni tra i diversi laboratori e i Servizi di Igiene e Sanità Pubblica.

 

Nell’ambito della prevenzione delle malattie da vettori è necessario, infine, sottolineare la necessità di predisporre protocolli di intervento di emergenza. In caso di entrata di queste patologie sul territorio nazionale è strategico, infatti, adottare tempestivamente protocolli di disinfestazione, al fine di impedire la diffusione dei patogeni dal focolaio iniziale e ostacolarne l’endemizzazione.

 

Nelle Marche l’argomento zoonosi è stato affrontato, per la prima volta in modo progettuale, nel 2010 dal Dipartimento di Prevenzione della Zona Territoriale 6 di Fabriano con il progetto CCM finanziato dal Ministero della Salute “Sorveglianza zoonosi: alleanza prevenzione, ospedale territorio”, che mirava all’integrazione medico-veterinaria per migliorare la sorveglianza delle malattie trasmissibili dagli animali all’uomo. Le attività si sono affiancate, nello stesso anno, alla linea progettuale del Piano Regionale della Prevenzione (PNP) 2010-12 “Lotta a Chikungunya, West Nile Disease, Dengue e principali zoonosi”.

 

Sia il progetto che il PNP hanno posto come obiettivo di salute la diminuzione del rischio di diffusione delle zoonosi e delle malattie da vettori attraverso sistemi integrati di sorveglianza medico- veterinaria e si inseriscono quindi a pieno titolo nelle strategie comunitarie del principio di “one health”.

 

Le attività

Potenziamento della capacità clinica e diagnostica - I primi aspetti affrontati nelle attività progettuali sono stati la diagnostica delle malattie nell’uomo con la definizione di protocolli condivisi di diagnosi clinica, laboratoristica e di indagine epidemiologica per il miglioramento dell’efficacia della diagnosi delle malattie

 

nell’uomo; inoltre si è attuata una sensibilizzazione dei medici di medicina generale (MMG), dei pediatri di libera scelta (PLS) e dei medici ospedalieri alla notifica, per migliorare l’efficacia e la tempestività degli interventi per alcune malattie da vettori, come West Nile Disease, Dengue, Chikungunya e di malattie a trasmissione alimentare, cercando di promuovere l’identificazione dei focolai di epidemia.

Per la stesura dei protocolli clinici e laboratoristici condivisi è stato attivato un gruppo di lavoro, costituito da medici ospedalieri infettivologi e da veterinari dell’ASUR e dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS). Il gruppo di lavoro ha predisposto, per ogni malattia, una scheda sinottica con l’indicazione dei criteri epidemiologici e delle modalità di contagio, dei sintomi e degli interventi di profilassi e terapia. Per la stesura dei protocolli per la diagnosi laboratoristica è stato attivato un secondo gruppo di lavoro con i rappresentanti dei laboratori ospedalieri e dei laboratori dell’IZS che ha definito, per ogni malattia, previa approfondita indagine bibliografica, i test da utilizzare per gli screening e per le conferme, i campioni da prelevare e i laboratori che effettueranno le prove. Le schede, predisposte con la collaborazione dei due gruppi di lavoro, come strumento per la gestione dei sospetti clinici, sono state pubblicate sul portale Marche in Salute (4).

Riguardo alle malattie trasmesse da alimenti, per migliorare la gestione dei casi sospetti e dei focolai di tossinfezione nei Dipartimenti di Prevenzione, l’Area Vasta di Fabriano ha organizzato un gruppo di lavoro, al quale hanno partecipato biologi, medici, veterinari, tecnici della prevenzione, assistenti sanitari, infermieri del Dipartimento di Prevenzione e operatori della regione Marche, che ha predisposto il documento “Procedura di sorveglianza, controllo e gestione degli episodi di malattia trasmessa da alimenti” e lo ha adottato e condiviso con i Dipartimenti di Prevenzione marchigiani.

 

Comunicazione - Grande impegno, nell’ambito dei progetti, è stato messo nella comunicazione; a questo riguardo è stato attivato il blog “Zoonosi” (5) per aggiornare gli operatori sanitari e per rendere più informata e consapevole la popolazione sugli eventuali rischi infettivi. Il blog è costantemente aggiornato da ottobre 2011; inoltre, viene inviata periodicamente agli MMG, ai PLS, ai clinici, agli infettivologi, ai laboratoristi, agli operatori del Dipartimento di Prevenzione dell’ASUR Marche, la newsletter “Zoonosi e principali malattie da vettore” che sintetizza le novità, i link utili e i dati epidemiologici più rilevanti sul tema.

Sempre nel settore della comunicazione è stata attivata una collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) per la produzione di materiale informativo rivolto a diversi target (operatori sanitari, viaggiatori, popolazione generale, bambini) per la prevenzione delle malattie trasmesse da zecche. Il materiale, pervenuto tramite l'ISS dall’European Center for Disease Prevention and Control, è stato tradotto e adattato alla realtà italiana ed è stato pubblicato nel sito web di Epicentro (6).

 

Formazione - Altro strumento ritenuto fondamentale per il miglioramento della sorveglianza delle zoonosi è stata la formazione degli operatori. Sono stati organizzati eventi formativi e informativi in modo capillare su tutto il territorio regionale. Alcuni eventi hanno toccato temi specifici nell’ambito delle zoonosi e delle malattie da vettori, come la Leishmaniosi del cane, il monitoraggio degli insetti vettori, le malattie trasmesse da alimenti e le zoonosi come malattie professionali. Accanto a questi eventi sono stati organizzati incontri destinati principalmente agli MMG, ai PLS, ai clinici ospedalieri, con lo scopo di sensibilizzare sul tema della sorveglianza delle zoonosi, informare sulla situazione epidemiologica del territorio nel quale esercitano la loro professione e promuovere la notifica di queste patologie.

 

Gestione delle emergenze - Ultimo settore sviluppato dal progetto è la predisposizione di protocolli di intervento in emergenza in caso di malattie da vettori, come West Nile Disease, Dengue, Chikungunya. La predisposizione dei protocolli di intervento è stato affrontato nell’ambito del Gruppo Operativo Regionale delle Emergenze Sanitarie. Una Delibera della Giunta Regionale prevede il riconoscimento di un laboratorio di riferimento per le malattie da vettori e, in caso di conferma sul territorio regionale di un caso umano di queste malattie, l’attivazione di un’unità operativa vettori (UOV) presso ogni Dipartimento di Prevenzione marchigiano. L’UOV, composta dal Direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica locale, da un esperto entomologo dell’IZS e dal responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune interessato, ha il compito di stabilire le modalità e i tempi dell’intervento di disinfestazione da attuare.

 

Considerazioni sulle attività

Valutare l’impatto di salute delle attività realizzate non è possibile nei primi anni di attività. È comunque possibile rilevare per alcune malattie di origine alimentare, come la Campylobacteriosi, un aumento del numero delle notifiche. Quello che risulta evidente, nell’arco di quattro anni di lavoro, è il significativo aumento di integrazione e di sensibilità verso l’argomento da parte delle diverse professionalità sanitarie coinvolte. Si è creata infatti una rete di contatti, anche informali, tra unità operative ospedaliere, Dipartimenti di Prevenzione, medici del territorio, laboratori medici e veterinari, che si è dimostrata efficace per affrontare con tempestività focolai di zoonosi e di malattie trasmesse da alimenti e in generale per aumentare la conoscenza della diffusione di queste patologie sul territorio.

 

Dichiarazione sui conflitti di interesse

Gli autori dichiarano che non esiste alcun potenziale conflitto di interesse o alcuna relazione di natura finanziaria o personale con persone o con organizzazioni, che possano influenzare in modo inappropriato lo svolgimento e i risultati di questo lavoro.

 

Riferimenti bibliografici

1. FAO-OIE-WHO Collaboration. Sharing responsibilities and coordinating global activities to address health risks at the animal-human-ecosystems interfaces. A tripartite concept note ( www.who.int/influenza/...).

2. World Health Organisation. Foodborne disease outbreaks: guidelines for investigation; 2008 ( www.who.int/foodsafety/...).

 3. Centers for Disease Control and Prevention. A CDC framework for preventing infectious diseases. Sustaining the essentials and innovating for the future; 2011 (www.cdc.gov/...).

4. www.marcheinsaalute.it

5. http://zoonosi.blogspot.it

6. www.epicentro.it