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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Aspetti epidemiologici

Nel mondo

Il World Malaria Report 2020 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si presenta con un’edizione speciale in cui oltre a riportare i dati relativi alla malaria nel mondo nel 2019 delinea le tappe fondamentali degli ultimi due decenni che hanno portato a notevoli progressi nel controllo della malaria in tutte le aree endemiche mondiali.

 

2019 in sintesi

  • 229 milioni: numero di casi stimati globalmente in 87 Paesi endemici per malaria
  • 409.000: numero stimato di decessi
  • i bambini di età inferiore a 5 anni hanno rappresentato il 67% (274.000) di tutti i decessi per malaria nel mondo
  • il 94% dei casi (215 milioni) e il 95% dei decessi si è verificato nella Regione africana dell'OMS

 

Casi di malaria

A livello globale, l'incidenza dei casi di malaria (cioè numero di casi per 1000 abitanti in aree a rischio) si è ridotta, passando da 80 nel 2000, a 58 nel 2015, a 57 nel 2019. Tra il 2000 e il 2015, l'incidenza globale dei casi di malaria è diminuita del 27% mentre tra il 2015 e il 2019 è scesa di meno del 2%, mostrando un rallentamento del trend di diminuzione a partire dal 2015.

 

Ventinove Paesi registrano il 95% dei casi di malaria a livello globale mentre Nigeria (27%), Repubblica Democratica del Congo (12%), Uganda (5%), Mozambico (4%) e Niger (3%) rappresentano circa il 51% di tutti i casi a livello globale.

 

Dei 229 milioni di casi riportati nel 2019, la quasi totalità è causata da Plasmodium falciparum mentre la percentuale di casi dovuti a Plasmodium vivax si è ridotta dal 7% circa nel 2000 al 3% nel 2019.

 

Figura: Paesi e territori con casi autoctoni nel 2000 e loro situazione nel 2019

Fonte: OMS, World Malaria Report 2020

 

Decessi per malaria

A livello globale, i decessi per malaria si sono costantemente ridotti nel periodo 2000-2019, passando dai 736 mila del 2000 a 409 mila nel 2019. La percentuale di decessi totali per malaria tra i bambini di età inferiore ai 5 anni era dell’84% nel 2000 e del 67% nel 2019. Inoltre, nel mondo, il tasso di mortalità per malaria (cioè il numero di decessi per 100 mila abitanti in aree a rischio) si è ridotto da circa 25 nel 2000, a 12 nel 2015 e 10 nel 2019, con un significativo rallentamento del tasso di riduzione in questi ultimi anni.

 

Circa il 95% dei decessi per malaria in tutto il mondo si concentra in 31 Paesi. Sei paesi africani, quali Nigeria (23%), Repubblica Democratica del Congo (11%), Repubblica Unita di Tanzania (5%), Mozambico (4%), Niger (4%) e Burkina Faso (4%), riportano da soli oltre il 50% di tutti i decessi per malaria registrati nel 2019.

 

Obiettivi e strategie

La Global Technical Strategy (GTS) for Malaria 2016-2030 (Strategia globale per la malaria 2016-2030), lanciata dalla World Health Assembly nel 2015, continua a fornire, secondo le sue finalità, il supporto tecnico per tutti i Paesi endemici. Ha lo scopo di coadiuvare e sostenere i programmi regionali e nazionali nelle attività di controllo ed eliminazione della malaria e monitorarne gli eventuali progressi. La GTS si era prefissa obiettivi ambiziosi ma potenzialmente raggiungibili, tra cui:

  • ridurre l'incidenza dei casi di malaria e il tasso di mortalità di almeno il 75% entro il 2025 e arrivare al 90% entro il 2030
  • eliminare la malaria in almeno 35 Paesi entro il 2030
  • prevenire la reintroduzione della malaria in tutti i Paesi dichiarati malaria-free.

Malaria e COVID-19

Nel World Malaria Report 2020 si evidenzia come le previsioni presentate dalla GTS non hanno potuto tener conto delle potenziali interruzioni nelle attività di controllo della malaria dovute all’attuale pandemia da COVID-19 e nonostante gli forzi globali e nazionali fatti per mantenere attivi nei Paesi endemici i servizi sanitari essenziali è probabile che a causa della emergenza pandemica nei prossimi mesi si possa registrare una morbilità e mortalità per malaria più alta del previsto.

 

Risorse utili

Data di ultimo aggiornamento: 13 maggio 2021

Revisione a cura di: Daniela Boccolini e Carlo Severini - Dipartimento Malattie infettive, ISS