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I fattori di rischio cardiovascolare tra i bambini italiani: i dati di OKkio alla Salute

Angela Spinelli e Paola Nardone - Reparto salute della donna e dell'età evolutiva, Cnesps-Iss

 

26 settembre 2013 - Come ormai noto da tempo, curare l’alimentazione dei bambini senza tralasciare l’importanza del movimento e dell’attività fisica rappresenta un punto cruciale nella prevenzione dell’obesità e delle patologie cardiovascolari che potrebbero instaurarsi nell’età adulta causando gravi problemi invalidanti. Oggi, a livello internazionale e nazionale, si stia investendo molto nella promozione di sani stili di vita in tutte le fasce d’età della popolazione (guarda per esempio il Dossier del ministero della Salute “Sport e bambini, diamoci una mossa” o le raccomandazioni Oms sull’attività fisica nei bambini). Tuttavia permane la diffusione di abitudini e comportamenti errati come emerge dai risultati del sistema di sorveglianza OKkio alla Salute, che ha concluso la terza raccolta dati nel 2012.

 

Condotto in Italia a partire dal 2007 e rivolto ai bimbi della scuola primaria, OKkio alla Salute permette di descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale dei bambini mediante la rilevazione diretta di peso e altezza. Raccoglie inoltre informazioni sui loro stili alimentari, sull’abitudini all’esercizio fisico e sulle attività scolastiche che favoriscono la corretta alimentazione e l’attività fisica.

 

I risultati dell’ultima rilevazione della sorveglianza confermano, per il 2012, i livelli preoccupanti di eccesso ponderale già messi in luce dalle raccolte dati precedenti (2008/2009 e 2010); i bambini in sovrappeso sono, infatti, il 22,2% di quelli intervistati e quelli obesi il 10,6%. Riguardo alle abitudini alimentari, il 9% dei bambini non fa colazione la mattina mentre il 22% dei genitori intervistati dichiara rispettivamente che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura e il 44% che bevono ogni giorno bibite gassate e/o zuccherate.

 

Anche le abitudini sedentarie e lo scarso movimento rappresentano un problema importante in quanto il 17% dei bambini intervistati nel 2012 non ha svolto nessuna attività fisica il giorno precedente la rilevazione e il 18% pratica sport solamente un’ora a settimana contrariamente a quanto raccomandato dalle indicazioni internazionali. Inoltre ben il 36% dei bambini trascorre più di due ore al giorno giocando ai videogiochi o guardando il televisore e quasi 1 bambino su 2 possiede la TV in camera.

 

Questi risultati poco incoraggianti dal punto di vista della prevenzione delle patologie cardiovascolari dovrebbero stimolare una riflessione condivisa e il desiderio comune di poter agire coinvolgendo non solo i bambini, ma anche la famiglia e la società in generale. La famiglia ha infatti un ruolo chiave nell’influenzare i comportamenti del bambino, l’adulto di domani. Così come sono fondamentali iniziative comunitarie e intersettoriali che promuovano stili di vita salutari. In tal senso, per esempio, le politiche urbanistiche (trasporti, pianificazione del territorio, ecc) hanno la potenzialità di progettare un mondo a portata di “piede” per facilitare il movimento e l’attività fisica.

 

Riferimenti

  • il sito del sistema di sorveglianza OKkio alla Salute
  • il Dossier del ministero della Salute “Sport e bambini, diamoci una mossa
  • le raccomandazioni Oms sull’attività fisica nei bambini
  • Pulgarón ER. Childhood Obesity: A Review of Increased Risk for Physical and Psychological Comorbidities. Clin Ther 2013; 35:A18-32.
  • Reilly JJ, Kelly J. Long-term impact of overweight and obesity in childhood and adolescence on morbidity and premature mortality in adulthood: systematic review. Int J Obes 2011; 35:891-898.
  • Spinelli A, Lamberti A, Nardone P, Andreozzi S, Galeone D. (Ed.). Sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE: risultati 2010. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2012. (Rapporti ISTISAN 12/14).
  • Pacifico L, Arca M, Anania C, Cantisani V, Di Martino M, Chiesa C. Arterial function and structure after a 1-year lifestyle intervention in children with nonalcoholic fatty liver disease. Nutr Metab Cardiovasc Dis 2012. doi:pii: S0939-753(12)00192-5.
  • Gortmaker SL, Swinburn BA, Levy D, Carter R, Mabry PL, Finegood DT, Huang T, Marsh T, Moodie ML. Changing the future of obesity: science, policy, and action. Lancet 2011; 378: 838–47.