Aspetti epidemiologici
In Europa
In Europa, la clamidia è la più diffusa Infezione sessualmente trasmessa (IST). Il rapporto “Chlamydia infection - Annual Epidemiological Report for 2017” (pdf 393 Kb) pubblicato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) a gennaio 2019, riporta per 2017, 409.646 casi confermati di infezione da clamidia, segnalati da 26 Stati membri dell’UE/SEE (Unione europea/Spazio economico europeo), pari a un’incidenza di 146 casi ogni 100.000 abitanti. Il Regno Unito ha segnalato il 56% di tutti i casi di infezione da clamidia riportati nel 2017 mentre Danimarca, Norvegia e Svezia, hanno contribuito per il 23% dei casi segnalati. L’elevato numero di segnalazioni nel Regno Unito è dovuto all’introduzione nel 2008 di un programma di screening per clamidia rivolto ai giovani di età compresa tra 15 e 24 anni, che ha comportato un forte aumento delle diagnosi di clamidia in tale nazione.
Nel 2017, nelle donne sono stati segnalati complessivamente 233.718 casi rispetto ai 173.347 degli uomini (con un tasso di incidenza, rispettivamente, di 164 casi su 100.000 donne e di 126 casi su 100.000 uomini).
I più alti tassi di incidenza di casi di infezione da clamidia nel 2017 sono stati riscontrati nella classe di età 20-24 anni (1.112 casi per 100.000) e nella classe 15-19 anni (718 casi su 100.000). L’86% di tutti i casi di infezione da clamidia è stato trasmesso attraverso rapporti eterosessuali.
Il trend generale dell’incidenza di infezioni da clamidia in Europa è apparso stabile negli ultimi anni, con un lieve aumento da 198 casi su 100.000 nel 2008 a 206 casi su 100.000 nel 2017. Durante questo periodo di tempo, i tassi di incidenza tra le donne sono rimasti costantemente più alti rispetto a quelli degli uomini.
- scarica il rapporto ECDC “Chlamydia infection - Annual Epidemiological Report for 2017” (pdf 393 kb)