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a cura dell'Istituto superiore di sanità

Congresso del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica 2002

L’epidemia di morbillo del 2002

M. Ciofi degli Atti e S. Salmaso1 per il gruppo di coordinamento SPES*, R. Pizzuti2, P. D’Agnese2, C. Bove3, D. Protano3, A. D’Argenzio4, M.L. Trabucco4
1Reparto Malattie Infettive, Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica; Istituto Superiore di Sanità 2Agenzia Regionale Servizi Sanitari; Regione Campania 3Servizio di Epidemiologia e Prevenzione ASL Caserta 1, 4Servizio di Epidemiologia e Prevenzione ASL Caserta 2

 

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Introduzione: L’eliminazione del morbillo nella regione Europea è prevista per il 2007. In Italia, la vaccinazione antimorbillo è disponibile dal 1979, e da allora l’incidenza è progressivamente diminuita. L’ultima epidemia si è verificata nel 1997; tra il 1998 e il 2001 è stato raggiunto sia il minimo storico dell’incidenza, sia la durata massima del periodo interepidemico, che in precedenza non aveva mai superato i 3 anni. Sebbene la notifica sia obbligatoria, è noto che i casi di morbillo spesso non vengono segnalati. Per monitorare in modo accurato e tempestivo l’andamento del morbillo, nel gennaio 2000 è stata attivata la rete SPES, un sistema di sorveglianza sentinella basato sui pediatri di libera scelta (1). I pediatri partecipanti segnalano i casi su base mensile, la popolazione in sorveglianza include i bambini tra 0 e 14 anni assistiti dai partecipanti, e i risultati vengono pubblicati mensilmente su sito web (www.spes.iss.it). Nei primi due mesi del 2002, i dati di SPES hanno evidenziato un aumento di incidenza del morbillo in regione Campania, dove è stata avviata un’indagine dell’epidemia.

Metodi: I dati di incidenza nella popolazione pediatrica sono stati ottenuti dal sistema SPES. Per ogni caso, sono stati segnalati sesso, età, data di esordio e stato vaccinale. L’incidenza è stata calcolata in base al numero di assistiti seguiti dai pediatri partecipanti, sia come media regionale che per provincia. La copertura vaccinale per provincia è stata ottenuta da un’indagine campionaria ad hoc, condotta sulla coorte di nascita del 1998 (2). La sorveglianza dei ricoveri è stata effettuata contattando attivamente i cinque principali Ospedali regionali con reparti di malattie infettive (Ospedale Cotugno di Napoli, Ospedali di Caserta, Benevento, Avellino e Salerno), ed ottenendo informazioni sul decorso clinico. I risultati si riferiscono ai periodi gennaio-luglio 2002 per i casi, e gennaio-maggio 2002 per i ricoveri.

Risultati: In Campania, nei primi 7 mesi del 2002 hanno partecipato a SPES 50 pediatri in media ogni mese, che seguono circa 41.000 bambini tra 0 e 14 anni (cioè il 4% della popolazione regionale della stessa fascia di età). Nello stesso periodo, sono stati segnalati 1.633 casi di morbillo, pari ad un’incidenza di circa 3.900 casi per 100.000 bambini della stessa fascia di età. Le incidenze più elevate sono state osservate nelle province di Napoli e Caserta, dove le coperture vaccinali per morbillo sono circa del 60%. Al contrario, le incidenze minori sono state osservate nelle province di Avellino e Benevento, dove la proporzione di vaccinati è superiore al 70%. Tra gennaio e maggio del 2002, sono state ricoverate per morbillo 368 persone. Di queste, 63 hanno avuto complicanze polmonari, 13 un’encefalite e 3 sono decedute. I tre decessi si sono verificati tutti in bambini, rispettivamente di 6 mesi, 4 e 10 anni. Un ulteriore decesso, in un ragazzo di 22 anni, si è verificato nel mese di luglio.

Conclusioni: Nonostante la copertura vaccinale per il morbillo sia andata progressivamente aumentando, nel 2000 in Italia la percentuale di bambini vaccinati entro i 24 mesi era ancora inferiore all’80%, ed in Campania era circa del 60%. Questi valori di copertura hanno lasciato una gran parte di bambini suscettibili all’infezione, che hanno costituito il potenziale per il verificarsi dell’epidemia. Per evitare nuove epidemie è indispensabile attuare un programma interregionale che garantisca in tutta Italia sia un aumento delle coperture vaccinali dei nuovi nati sia un recupero dei bambini più grandi non vaccinati in precedenza.

Bibliografia
Ciofi degli Atti,ML, S Salmaso, A Bella, et al Paediatric sentinel surveillance of vaccine-preventable diseases in Italy: Pediatric Infectious Disease Journal. 2002; 21(8): 763-769

 

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