Silvia Declicha,
Paolo Francesconia, Ronald Okweyb, Jacob Oumab,
Robert Ochakachonb, Maria G. Dentea and Massimo Fabiania
aLaboratorio
di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto Superiore di Sanità, Roma; bSt.
Mary’s Hospital Lacor, Gulu, Uganda.
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Introduzione: La possibile
interazione tra HIV e altre infezioni tropicali diffuse nell’Africa
sub-Sahariana rappresenta una ipotesi ancora poco investigata che, se
approfondita, potrebbe avere importanti riflessi nel campo della sanità
pubblica in questa area del mondo. In particolare, HIV e malaria
rappresentano due tra le più importanti malattie in termini di morbosità e
mortalità in Africa, e comprendere se e come le due infezioni interagiscono
potrebbe aiutare a controllarne l’impatto. In questo contesto, è stato
condotto uno studio caso-controllo “unmatched” nell’ambito del Progetto “AIDS
Uganda”.
Obiettivi:
Valutare l’associazione tra: 1) co-infezione con HIV e parassiti della
malaria e insorgenza di episodi febbrili acuti; 2) HIV e malaria clinica.
Metodi:
Lo studio è stato condotto nel periodo Febbraio-Agosto 2000 presso l’Ospedale
St. Mary’s Hospital Lacor, situato nel Distretto di Gulu in Nord Uganda,
un’area ad alta prevalenza di HIV ed endemica per la malaria. In riferimento
al primo obiettivo dello studio, 167 pazienti ambulatoriali di età adulta
(18-49 anni) afferenti all’ospedale per la presenza di febbre acuta (febbre >
38° C da non più di una settimana) e senza segni o sintomi di infezioni
localizzate sono stati considerati come casi, laddove, come controlli, sono
stati considerati 134 pazienti nella stessa fascia di età e ospedalizzati per
cause non riconducibili all’HIV (trauma o chirurgia elettiva) e senza febbre
da almeno una settimana. In riferimento al secondo obiettivo, sono stati
considerati come casi i 36 pazienti, tra quelli precedentemente identificati
in riferimento al primo obiettivo, per i quali è stata riscontrata la
presenza di parassiti malarici in aggiunta alla febbre acuta, laddove, come
gruppo di controllo, è stato utilizzato lo stesso descritto per l’obiettivo
precedente. Sono stati esclusi dallo studio tutti i pazienti che si erano
sottoposti a trattamento antimalarico dall’inizio dell’episodio febbrile
acuto, quelli residenti fuori della regione del Nord Uganda, quelli con
diagnosi clinica di AIDS e coloro arruolati nell’esercito.
Risultati: Una
associazione statisticamente significativa è stata trovata tra la
co-infezione con HIV e parassiti malarici e l’insorgenza di episodi febbrili
acuti (OR stimato controllando per sesso, età ed area di residenza = 9,75,
95%IC: 1,19-80,00), laddove nessuna associazione significativa con
l’insorgenza di episodi febbrili acuti è stata trovata sia per la singola
infezione con HIV (OR=1,01, 95% IC: 0,51-2,03) che per la singola infezione
con parassiti malarici (OR=1,75, 95% IC: 0,73-4,21). La relazione tra HIV e
malaria clinica (OR=2,34, 95% IC: 0,89-6,17), sebbene non statisticamente
significativa, indica la presenza di una associazione che, qualora la
definizione di caso di malaria clinica venga ristretta ai pazienti con una
densità di parassiti malarici superiore alla mediana (586 parassiti/ml),
risulta essere statisticamente significativa (OR=3,61, 95% IC: 1,04-12,52).
Conclusioni: Malgrado l’epidemia di Ebola, che ha investito
l’area di studio dal Settembre 2000 al Febbraio 2001, non abbia consentito di
raggiungere la numerosità campionaria pre-fissata, limitando così il potere
dello studio, i risultati hanno messo in evidenza la presenza di una
associazione significativa tra HIV e malaria. I risultati ottenuti
incoraggiano l’investigazione su ulteriori possibili interazioni tra HIV e
altre infezioni tropicali diverse dalla malaria e altamente diffuse in
Africa, le quali potrebbero fornire importanti indicazioni per interventi di
sanità pubblica in questo continente.