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a cura dell'Istituto superiore di sanità

Congresso del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica 2002

Effetto di popolazione delle terapie antiretrovirali nelle persone con infezione da HIV

Maria Dorrucci, Patrizio Pezzotti, Barbara Suligoi, Giovanni Rezza

Reparto AIDS/MST, Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto Superiore di Sanità, Roma

 

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Obiettivi: Stimare il rischio di AIDS e di morte prima e dopo l’introduzione dell’HAART (Highly Active Antiretroviral Therapy). Valutare l’impatto dell’HAART sull’andamento temporale del numero dei linfociti CD4.

 

Metodi: E’ stato condotto uno studio di coorte di tipo prospettico in persone HIV-positive per le quali era possibile stimare con buona approssimazione la data di sieroconversione per HIV. Questa data è stata considerata come il tempo origine dell’analisi. E’ stato applicato il metodo di Kaplan-Meier per stimare l’incidenza cumulativa di AIDS (prima e dopo l’introduzione dell’HAART, avvenuta in Italia nel giugno 1996), e il modello dei rischi proporzionali di Cox per le analisi multiple. Per valutare l’andamento nel tempo del numero dei linfociti CD4 è stato applicato un modello di regressione a coefficienti “random”.

 

Risultati: Lo studio includeva 1739 individui (69.6% maschi e 30.4% femmine). Il 53.1% erano tossicodipendenti, il 26.3% omosessuali e il 20.6% eterosessuali. L’età alla sieroconversione per HIV era di 27 anni (range: 14-68 anni). I pazienti sono stati seguiti per un tempo mediano di 9 anni (range: 0.1-20 anni). Prima dell’introduzione dell’HAART l’incidenza cumulativa di AIDS era, a 10 anni dalla sieroconversione, pari a 40.7% (IC al 95%: 36.7%-45.0%), mentre dopo l’introduzione delle nuove terapie diventava del 17.7% (IC al 95%: 14.6%-21.2%). Inoltre, l’effetto migliorativo tendeva ad aumentare nel tempo: il RH (relative hazard) di AIDS tra il 1999 e il 2001 era di 0.44 (IC al 95%: 0.30-0.64) confrontato con il periodo tra il 1996 e il 1998. Sono stati trovati risultati simili anche considerando la morte come “end-point” e controllando per possibili confondenti tramite l’analisi multipla.

 

Prima del 1996 si misurava un tasso di declino annuale del numero del CD4 (in cellule/mL) di -60.49 (IC al 95%:-63.49; -57.50), mentre dopo il 1996 si osservava un tasso di incremento annuale del CD4 di +78.61 (IC al 95%: +73.11; +84.10).

 

Conclusioni: Con l’introduzione dell’HAART la probabilità di sviluppare l’AIDS a parità di durata dall’infezione con HIV si è più che dimezzata; gli effetti benefici delle nuove terapie sembrano crescere col tempo. L’elevato incremento medio del numero dei linfociti CD4 osservato dopo il 1996 conferma l’effetto positivo dell’HAART sullo stato immunitario dei pazienti.

 

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