Il portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica

a cura dell'Istituto superiore di sanità

Congresso del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica 2002

Registro per gli eventi coronarici e cerebrovascolari

Luigi Palmieri, gruppo di ricerca del progetto “Registro per gli eventi coronarici e cerebrovascolari”, Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto Superiore di Sanità, Roma.

 

Consulta la presentazione dei dati

 

Il registro nazionale delle malattie cardiovascolari è un sistema di sorveglianza degli eventi coronarici e cerebrovascolari, fatali e non fatali, realizzato nella popolazione generale di 35-74 anni d’età in 8 aree italiane.

 

Obiettivi

Il registro ha l’obiettivo di stimare l’occorrenza di eventi coronarici e cerebrovascolari acuti al nord, centro e sud Italia, in particolare i tassi di attacco, di letalità per gli eventi coronarici e cerebrovascolari nonché le frequenze di utilizzo di procedure diagnostiche e terapeutiche in fase acuta e post-acuta.

 

Materiali e Metodi

La metodologia adottata deriva dall’esperienza del Progetto MONICA – MONItoring of CArdiovascular disease – registro degli eventi coronarici e cerebrovascolari maggiori condotto per 10 anni in diversi paesi (37 popolazioni di 21 paesi). Si basa sull’utilizzo di due fonti di informazione, i certificati di morte e le diagnosi di dimissione ospedaliera. Dall’appaiamento di questi dati e attraverso il controllo della durata della degenza è possibile identificare gli eventi sospetti; un sottocampione di questi viene validato attraverso l’applicazione dei criteri diagnostici del Progetto MONICA per stimare i coefficienti di concordanza diagnostica specifici per area.

 

Risultati

Vengono qui riportati i flow chart che sintetizzano la metodologia per la raccolta e la selezione degli eventi coronarici e cerebrovascolari fatali e non fatali. Sono stati inoltre stimati gli attack rate per i registri del Friuli, Roma e Napoli applicando i valori predittivi positivi (VPP) calcolati dai dati dei registri MONICA-Area Brianza, Friuli e Latina.

 

Conclusioni

La disponibilità dei dati nazionali sulla popolazione, la raccolta di dati di sopravvivenza attraverso registri delle malattie cardiovascolari basati sulla popolazione e l’utilizzo di appropriati metodi statistici e matematici possono aiutare a stimare e proiettare gli andamenti dell’incidenza e della prevalenza delle malattie cardiovascolari. Queste informazioni sono essenziali per pianificare ed implementare azioni mirate al miglioramento dei servizi di assistenza medica, per valutare l’impatto degli interventi di sanità pubblica così come i cambiamenti spontanei nelle abitudini e nei comportamenti.

TOP