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a cura dell'Istituto superiore di sanità

Congresso del Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica 2002

L'Osservatorio Nazionale sul Farmaco

G. Traversa, R. Da Cas, P. Panei, R. Raschetti, C. Sorrentino - Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica, Istituto Superiore di Sanità, Roma.

 

Consulta la presentazione dei dati

 

L’Osservatorio nazionale sulle specialità medicinali (OsMed) è stato istituito nel 1999 presso la Direzione generale dei medicinali e della farmacovigilanza del Ministero della salute. Le analisi della prescrizione farmaceutica hanno l’obiettivo principale di fornire dati descrittivi dell’uso a livello nazionale e di consentire confronti regionali; di valutare l’effetto degli interventi che vengono attuati nel settore del farmaco; e di stimare l’appropriatezza dell’uso dei farmaci nella popolazione.

 

Il gruppo di lavoro dell’Iss del reparto SIE ha coordinato (in collaborazione con colleghi del CeVEAS – Centro per la valutazione dell’efficacia dell’assistenza sanitaria, e del Ministero della salute) l’analisi dei dati e la stesura dei Rapporti annuali 2000 e 2001 sull’uso dei farmaci, oltre ai Rapporti periodici sintetici. A partire dal 2000 sono resi disponibili all’Osmed i dati di prescrizione territoriale relativi a ciascuna specialità medicinale e con disaggregazione regionale. Le analisi, sia in termini di quantità (Dosi Definite Die – DDD – confezioni, ricette) che di spesa, oltre che a livello aggregato sono effettuate sia per singoli principi attivi che per le categorie terapeutiche.

 

In nessun altro settore del SSN sono disponibili analisi altrettanto dettagliate e con intervalli temporali ridotti (per esempio, nel mese di luglio 2002 è stata resa disponibile in forma cartacea e sul sito del Ministero della salute l’analisi del primo quadrimestre del 2002).

 

Le analisi dell’uso dei farmaci e la collaborazione con le attività del settore di farmacovigilanza del Ministero della salute hanno consentito l’approfondimento del profilo beneficio-rischio di categorie terapeutiche a maggior rischio di uso inappropriato (antibiotici, antinfiammatori, ecc.), e/o per le quali è stato sollevato un sospetto relativo alla sicurezza (statine, nimesulide, ecc.).

 

Sono stati avviati, inoltre, studi nazionali di coorte su farmaci di particolare interesse: ribavirina per il trattamento dell’epatite C (studio IMPROVE); anticolinesterasici per la malattia di Alzheimer (progetto CRONOS), anti TNF-alfa per l’artrite reumatoide (studio ANTARES). Gli obiettivi generali di queste iniziative sono quelli di: migliorare la conoscenza delle caratteristiche della popolazione effettivamente trattata,  valutare la appropriatezza del trattamento, migliorare la definizione dei profili di tollerabilità, riprodurre/valutare i risultati ottenuti negli RCT relativamente ai gruppi di trattati. Questi studi, che coinvolgono allo stato attuale diecine di migliaia di pazienti e diverse centinaia di centri clinici, rappresentano una novità per il nostro Paese che ha pochi riscontri anche a livello internazionale.

 

Si è realizzata un’attività continua di analisi e di consulenza tecnica nei confronti della Direzione generale dei medicinali del Ministero della salute, della Commissione spesa del Ministero del Tesoro e del Ministero della salute. Per esempio, l’Istituto sta collaborando all’istruttoria tecnica attualmente in corso relativa alla ridefinizione del Prontuario terapeutico nazionale, che consiste nell’individuazione di un prezzo di riferimento per categorie farmacologiche sovrapponibili per efficacia terapeutica.

 

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