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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Notiziario - 15 aprile 2010

FluNews: il ventiquattresimo aggiornamento del Cnesps-Iss

È disponibile il numero 24 di “FluNews”, l'aggiornamento epidemiologico settimanale a cura del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che fa il punto della situazione relativa all’attuale pandemia di influenza, con una lettura integrata dei dati raccolti. Scarica il numero 24 di “FluNews” (pdf 449 kb). Del bollettino è anche disponibile un’edizione in inglese.

 

A Verona a confronto sulla pandemia

Per fare il punto sulle azioni nazionali e internazionali messe in atto per fronteggiare la pandemia influenzale da virus A/H1N1v, la rivista Dialogo sui farmaci (bollettino bimestrale indipendente nato nel 1990 a cura del Servizio farmaceutico territoriale dell’Azienda Ulss 20 di Verona) ha organizzato il 13 aprile 2010 il convegno “Epìcrisi sulle modalità di contrasto della pandemia influenzale 2009”, presso l’Ospedale Civile Maggiore. Sul sito Dialogo sui farmaci è possibile scaricare le relazioni, la cartella stampa, gli abstract e le presentazioni.

 

La sorveglianza virologica dell'influenza in Italia

Disponibile l'aggiornamento del 14 aprile 2010 relativo alla quattordicesima settimana della sorveglianza virologica dell'influenza in Italia. Scarica l’ultimo bollettino disponibile.

 

Aifa: i dati sulle sospette reazioni avverse al vaccino per l’influenza A/H1N1v

In accordo con quanto definito dal Piano nazionale di farmacovigilanza, l’Aifa pubblica i dati sulle sospette reazioni avverse al vaccino contro il virus A/H1N1v segnalate alla rete nazionale di farmacovigilanza inserite a partire dal 14 ottobre 2009, ovvero dall’inizio della campagna vaccinale. Leggi l’ultimo bollettino disponibile sul sito dell’Aifa.

 

I bollettini sull’influenza A/H1N1v attivati dalle Regioni

Sui siti web delle varie Regioni italiane sono pubblicati gli aggiornamenti sui casi di influenza pandemica A/H1N1v e di sindrome influenzale rilevati sul territorio. I rapporti fanno il punto della situazione e danno conto dell’incidenza delle sindromi influenzali, del numero di accessi al Pronto Soccorso e di ricoveri in terapia intensiva sul territorio regionale. Scarica i bollettini relativi alla situazione in:

La risposta globale alla pandemia di influenza A/H1N1v al vaglio degli esperti

Il Comitato di revisione del Regolamento sanitario internazionale (Rsi) si appresta a valutare la risposta globale alla pandemia e a individuare gli insegnamenti per il futuro. La pandemia di A/H1N1v è la prima emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale verificatasi da quando le modifiche all’Rsi sono entrate in vigore. L’Rsi ha svolto un ruolo centrale nella risposta globale alla pandemia, quindi la valutazione del suo funzionamento e la revisione della gestione globale della pandemia di influenza sono strettamente correlate. L'Assemblea mondiale della sanità ha stabilito che un primo riesame del suo operato sarebbe dovuto avvenire entro la 63a Assemblea mondiale della sanità nel maggio 2010. La revisione si prefigge tre obiettivi principali:

  • valutare il funzionamento del Regolamento sanitario internazionale (2005)
  • valutare la risposta globale alla pandemia di A/H1N1v (compreso il ruolo dell’Oms)
  • identificare le lezioni apprese per rafforzare la preparazione e la risposta per le future pandemie e le emergenze sanitarie.

Il Comitato, costituito da esperti esterni, riporterà al Direttore generale dell’Oms le proprie opinioni e conclusioni e questi fornirà una relazione intermedia all’Assemblea mondiale della salute nel maggio 2010, nel maggio 2011 è prevista la presentazione di una seconda relazione conclusiva. Sul sito dell’Oms, consulta:

Aggiornamenti da Eurosurveillance

Il numero di Eurosurveillance pubblicato l’8 aprile 2010 (pdf 365 kb) dedica alla nuova influenza da virus A/H1N1v alcuni approfondimenti:

  • una comunicazione rapida riferisce i risultati di uno studio che ha analizzato l'emergere del virus della pandemia influenzale A/H1N1v resistente all'oseltamivir, tra pazienti immunocompromessi ricoverati in Scozia nei mesi di novembre e dicembre 2009. Per studiare la frequenza della resistenza all'oseltamivir in ceppi di influenza A/H1N1v circolanti in Scozia, 1.802 campioni provenienti da 1.608 pazienti infettati ricoverati a Edimburgo e Glasgow tra il 1° novembre e il 31 dicembre 2009, sono stati sottoposti a RT-PCR per l’individuazione della mutazione H275Y. Tra questi, sono stati identificati 10 pazienti, in trattamento o trattati in precedenza con oseltamivir che hanno sviluppato la mutazione H275Y. Tutti questi pazienti erano immunocompromessi; otto di loro avevano neoplasie ematologiche. Lo sviluppo di resistenza nei pazienti con influenza pandemica trattati con oseltamivir è stata valutata ulteriormente analizzando i dati di 32 pazienti provenienti da Edimburgo, di cui 10 erano immunodepressi. Virus resistenti all’antivirale sono stati individuati in 5 dei 10 pazienti immunocompromessi, tutti trattati con oseltamivir, mentre nessun paziente non immunodepresso ha sviluppato resistenza durante o dopo il trattamento. Nella popolazione esaminata, non è stata trovata alcuna evidenza relativa all’insorgenza spontanea di resistenza in pazienti non trattati e lo sviluppo della resistenza all'oseltamivir è stata circoscritta ai soggetti immunocompromessi. Nonostante si basi su un piccolo numero di casi, il risultato che 5 dei 10 pazienti immunodepressi trattati con oseltamivir abbiano sviluppato resistenza ai farmaci potrebbe avere implicazioni per la futura gestione delle infezioni. L'induzione della resistenza nei pazienti immunodepressi osservato nello studio evidenzia l'importanza di un attento monitoraggio e il contenimento di questa categoria durante la terapia. Al fine di prevenire l'emergere di ceppi pandemici resistenti all'oseltamivir, è quindi necessario vaccinare contro l'influenza pandemica i soggetti immunocompromessi e i loro contatti familiari.
  • nella sezione “Lettere”, è inoltre pubblicato uno scambio di vedute tra ricercatori relativamente a uno studio, pubblicato su Eurosurveillance il 4 marzo 2010, sull’associazione tra malattia grave e sostituzione di un aminoacido nella emoagglutinina (D222G) dell’influenza pandemica A/H1N1v. Leggi la lettera inviata da Mak e colleghi (Centre for Health Protection, Department of Health - Hong Kong) e la risposta di Kilander e colleghi (Department of Virology, Norwegian Institute of Public Health, Oslo - Norvegia), gli autori dello studio.

Aumento delle infezioni da A/H1N1v e vaccinazione per l’influenza stagionale

Secondo i risultati di quattro studi osservazionali, pubblicati nel numero di aprile di PLoS Medicine, la vaccinazione per l'influenza stagionale può aver reso le persone più suscettibili all’infezione da A/H1N1v durante la primavera e l'estate del 2009. Gli studi, che hanno coinvolto un totale di 2.700 persone con o senza infezione da A/H1N1v, sono stati intrapresi a seguito di una epidemia di A/H1N1v in una scuola rurale della Columbia britannica nella primavera del 2009, dove la febbre e la tosse si sono manifestati più spesso tra gli individui precedentemente vaccinati per l'influenza stagionale. Per maggiori approfondimenti leggi l’articolo “Seasonal Influenza Vaccination Linked to Increase in H1N1 Infections”, pubblicato su The Lancet il 6 aprile 2010.

 

Questioni etiche e pianificazione pandemica: i risultati di una indagine in Canada

L’Ecdc pubblica i risultati di una indagine canadese sulla preparazione all’influenza pandemica, utili per la pianificazione strategica della comunicazione della salute. Lo scopo dell’indagine, che ha preso in considerazione 500 canadesi di età superiore ai 18 anni, era quello di ottenere pareri su questioni etiche che emergono nell’ambito dei piani di preparazione alla pandemia. I risultati indicano che il consenso della popolazione vi è stato soprattutto per le politiche coerenti con il principio etico di solidarietà dell'Unione europea, relative in particolare a: riduzione della mortalità, applicazione di misure restrittive, obbligo degli operatori sanitari all’assistenza, assistenza alle altre nazioni, scorte di antivirali, ecc. Di contro, le critiche maggiori sono state rivolte alla distribuzione delle risorse e al rifiuto degli operatori sanitari di lavorare durante le pandemie. Questi risultati rafforzano le differenze nell’attuale teoria etica, e mettono in luce la divergenza con i valori di base delle professioni sanitarie e con gli aspetti contrattuali dell’assistenza sanitaria. Leggi la presentazione sul sito dell’Ecdc e scarica l’articolo originale “Canadian survey on pandemic flu preparations” (pdf 707 kb).

 

Cdc: i risultati provvisori sulla copertura vaccinale negli Usa

Secondo quanto riporta un articolo pubblicato il 2 aprile sul sito dei Cdc, i risultati preliminari di copertura vaccinale del vaccino monovalente per l’influenza A/H1N1v negli Stati Uniti, indicano che dal 5 ottobre 2009 al 29 gennaio 2010, negli Usa sono state distribuite circa 124 milioni di dosi di vaccino. La copertura stimata per la vaccinazione pandemica tra le persone di età ≥ 6 mesi è risultata variare molto da Stato a Stato: dal 12,9% del Mississippi al 38,8% del Rhode Island (mediana Usa: 23,9%) e 33,2% (range: dal 19,4% del Mississippi al 57,5% nel Rhode Island) per le persone del gruppo di riferimento iniziale del Comitato consultivo in materia di immunizzazione (Acip). La copertura di bambini e giovani di età compresa tra 6 mesi e 17 anni variava dal 21,3% della Georgia all’84,7% del Rhode Island (mediana Usa: 36,8%), ed è stata superiore al tasso di copertura degli adulti per tutti gli Stati (mediana Usa: 20,1%). I tassi di copertura nei bambini e negli adulti sono risultati altamente correlati (r=0,84). Nella maggior parte degli Stati la copertura negli adulti che non facevano parte del gruppo target iniziale è stata più elevata per quelli di età ≥ 65 anni (mediana: 22%), rispetto a quella della fascia di età compresa tra 25 e 64 anni (mediana: 14,4%). Dal punto di vista di sanità pubblica la notevole variabilità delle coperture vaccinali per l’A/H1N1v tra i diversi Stati suggerisce che vi siano opportunità di miglioramento per le prossime stagioni, ottenibili ad esempio ampliando la rete di fornitori privati e rendendo possibile la somministrazione dei vaccini anche in luoghi pubblici come le scuole. Per maggiori approfondimenti, leggi l’articolo originale sul sito dei Cdc.

 

Cdc: 5 cose che le persone che si prendono cura dei disabili devono sapere sull’influenza

I Cdc pubblicano indicazioni e informazioni utili rivolte a quanti forniscono assistenza a persone con disabilità a casa o in comunità e ricordano che prendersi cura di se stessi ed evitare di ammalarsi è il primo passo per evitare di nuocere ai propri assistiti.

 

1. L'influenza può essere grave per le persone con disabilità che:

  1. hanno problemi di salute che rendono difficile all’organismo la lotta contro le infezioni
  2. hanno difficoltà a camminare e muoversi
  3. non possono allontanarsi dalle persone che potrebbero essere affette da influenza
  4. hanno condizioni di salute, come asma, bronchite, cancro, diabete, problemi polmonari o malattie cardiache
  5. hanno difficoltà a capire o ad adottare misure per prevenire l'influenza, come ad esempio il lavaggio delle mani e la protezione dai germi diffusi dai colpi di tosse e dagli starnuti
  6. non sono in grado di dire se sono malate.

2. Pianificare il da farsi se la persona che si prende cura del disabile prende l'influenza.

  1. creare una lista di contatti di familiari e amici nelle vicinanze e di strutture locali che erogano servizi per i disabili
  2. assicurarsi che il disabile conosca almeno due modi per rimanere in contatto con le persone, come telefono di rete fissa, cellulare, sms, e-mail
  3. chiedere al medico o al farmacista se vi sono interazioni tra i farmaci per l’influenza e quelli regolarmente assunti dal disabile.

3. Rivolgersi al medico o all’ospedale per ricevere il vaccino per l’influenza stagionale e quello per l’influenza pandemica A/H1N1v

4. Adottare quotidianamente misure per aiutare a prevenire la diffusione dei germi.

  1. coprirsi bocca e naso con un panno in caso di colpi di tosse e starnuti. Gettare il fazzoletto nella spazzatura dopo averlo usato.
  2. stare lontano da persone ammalate, o restare a casa se si è malati.
  3. lavarsi spesso le mani con acqua e sapone. Se acqua e sapone non sono disponibili, usare un detergente per le mani a base di alcol.
  4. evitare di toccare occhi, naso e bocca. I germi si diffondono attraverso queste parti del corpo.

5. Le persone che si occupano di disabili devono chiamare il medico o l’ospedale se hanno raffreddore, tosse, febbre o starnutiscono. Potrebbe trattarsi dell'influenza e dunque potrebbe essere necessario assumere farmaci antivirali.

  1. i farmaci antivirali sono medicinali soggetti a prescrizione (pillole, liquidi o polvere per inalazione) che combattono l'influenza
  2. i farmaci antivirali possono rendere più lieve la malattia e ridurne il decorso. Possono anche prevenire le complicanze influenzali gravi.

 

Leggi il documento originale “5 Things Caregivers of People with Disabilities Need To Know About the Flu” sul sito dei Cdc, pubblicato l’8 aprile 2010.