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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Notiziario - 18 giugno 2009

Oms: che cos’è la fase 6

L’annuncio della fase 6, avvenuto l’11 giugno 2009, indica che è in corso una pandemia globale. La fase 6 è caratterizzata dalla presenza di epidemie nella popolazione in almeno un ulteriore Paese di una diversa Regione Oms, oltre ai criteri già definiti nella fase 5. Per saperne di più sulla fase di allerta 6 il sito dell’Oms rende disponibile un approfondimento su che cos’è la fase 6 e cosa comporta per i cittadini e la loro salute.

 

In Scozia il primo decesso per nuova influenza A/H1N1 in Europa

Nel pomeriggio del 14 giugno 2009, a Glasgow, in Scozia, è avvenuto il primo decesso al di fuori del continente americano: si tratta di una donna di 38 anni, con pregressa patologia cronica, ricoverata in ospedale. La donna è uno dei dieci casi da nuovo virus A/H1N1 descritti nella zona di Glasgow, le autorità sanitarie riferiscono che gli altri casi sono in buone condizioni. Scarica il rapporto dell’Ecdc del 15 giugno 2009 (pdf 289 kb).

 

Aggiornamenti dalla letteratura scientifica

Il numero di Eurosurveillance pubblicato l’11 giugno 2009 (in inglese, pdf 2,1 Mb) dedica due approfondimenti alla nuova influenza da virus A/H1N1:

  • un articolo (in inglese) esamina la situazione epidemiologia della nuova influenza nei Paesi Eu ed Efta. All’8 giugno 2009, i casi confermati di influenza A/H1N1 nei Paesi dell’Ue più Islanda, Lichtenstein e Norvegia sono 1128. Gran Bretagna e Spagna registrano insieme il 75% dei casi europei, rispettivamente con il 49% e il 26% dei casi. La fascia di età più colpita è quella tra i 20 e i 29 anni e i sintomi più frequenti sono i disturbi respiratori (79%) e la febbre (78%). Dei 286 casi per cui sono disponibili informazioni, il 2% ha avuto complicazioni, perlopiù di carattere respiratorio (respiro corto in 53 casi e polmonite in 4 casi). Secondo le informazioni al momento disponibili, le caratteristiche epidemiologiche della nuova influenza in Europa sono simili a quelle registrate in America: la malattia ha sintomi moderati, paragonabili a quelli dell’influenza stagionale
  • gli esperti si aspettano che nei prossimi mesi la nuova influenza A/H1N1 si diffonda nell’emisfero meridionale, dove sta iniziando la stagione invernale. Nell’isola di Réunion (territorio d’oltremare francese situato nell’Oceano Indiano), l’inverno comincia a giugno ed è solitamente seguito da una forte attività dell’influenza stagionale. Un articolo (in inglese) sottolinea la necessità di rafforzare la sorveglianza dell’influenza nell’isola, in modo da poter controllare la malattia fin dalle sue prime fasi. La sorveglianza sarà garantita da una stretta collaborazione tra virologi, epidemiologi e autorità della sanità pubblica. Il monitoraggio del virus sarà di fondamentale importanza, poiché nell’emisfero sud, nei prossimi mesi, il nuovo virus potrebbe sviluppare resistenza all’oseltamivir.

Nel numero di Nature dell’11 giugno 2009 (in inglese, pdf 1 Mb) è disponibile un articolo relativo a uno studio condotto da ricercatori di Hong Kong, Regno Unito e Stati Uniti sulle origini genetiche della nuova influenza da virus A/H1N1. Oltre a spiegare che il nuovo ceppo di influenza deriva dagli attuali virus influenzali che circolano nei suini, emerge che la probabile trasmissione di questo ceppo influenzale dai suini all’uomo sia avvenuta alcuni mesi prima dell’individuazione del primo focolaio.

 

In un articolo pubblicato sul bollettino epidemiologico settimanale (Wer) dell’Oms del 12 giugno 2009 (in inglese, pdf 506 kb) è analizzata la situazione clinica relativa all’epidemia diffusasi in una scuola di Kobe in Giappone tra l’11 e il 24 maggio 2009. I risultati indicano, per i casi esaminati, affezione delle vie respiratorie superiori preceduta da sintomi di febbre. Ciò suggerisce la riproduzione e la possibile diffusione del virus durante il periodo prodromico. Inoltre, emerge che i test rapidi non identificano correttamente il 50% circa dei casi se effettuati nel giorno in cui insorgono i sintomi. Per questa ragione, per la tempestiva somministrazione di farmaci antivirali in persone a rischio di grave malattia, potrebbe risultare più affidabile l’utilizzo di dati epidemiologici e clinici di casi sospetti.

 

Mappe interattive di Oms e New England Journal of Medicine

L’Oms rende disponibile una mappa interattiva dei casi di nuova influenza A/H1N1 nel mondo. Le aree colpite dal virus sono indicate nella cartina con un bollino rosso. I bollini hanno dimensioni variabili, proporzionali al numero di casi confermati in laboratorio. Posizionandosi sul bollino viene riportato il numero totale di casi registrati nel Paese selezionato. Sul sito è anche possibile consultare il numero di nuovi casi confermati in ciascun Paese rispetto all’ultimo notiziario emanato dall’Oms, il numero globale di casi confermati e di decessi e i nuovi decessi rispetto al precedente aggiornamento. La situazione epidemiologica globale della nuova influenza A/H1N1 è, inoltre, fotografata dalla mappa interattiva messa a disposizione dal New England Journal of Medicine e messa a punto nell’ambito di HealthMap, il servizio creato da Google in collaborazione con ricercatori del Boston Children’s Hospital e dell'Università di Harvard, per visualizzare l’andamento delle epidemie nel mondo. Nel riquadro in alto a sinistra si può scegliere se effettuare la ricerca dei casi basandosi sui dati ufficiali (notiziari quotidiani di Cdc e Oms) o su quelli non ufficiali riportati dai media. Sulla mappa sono evidenziati i casi sospetti di contagio o di decesso e i casi confermati di contagio e di morte; cliccando sui singoli Paesi appare il numero di casi registrati. Cliccando in basso a destra, sul pulsante “view progression”, viene visualizzata la progressiva espansione dei casi di infezione da nuovo virus A/H1N1, da aprile sino a oggi, al livello mondiale.

 

Consulta le mappe interattive dell’Oms e del New England Journal of Medicine.

 

Sistema di sorveglianza sindromica a Genova

È on line il report dell'11 giugno 2009 (pdf 409 kb) dell’attività di sorveglianza sindromica nell’area metropolitana genovese. Il rapporto è integrato con i dati di sorveglianza virologica che riguarda il periodo post epidemico. In particolare, gli indicatori di attività delle sindromi simil-influenzali (ILI) continuano a mostrare valori sottosoglia con un trend in diminuzione nelle ultime settimane. Si è passati da valori medi settimanali dell’indicatore di attività pari a 1,33 e 0,84 (registrati nelle due settimane precedenti) all’attuale 0,75.

Dall'ultimo report è stata osservata una modesta circolazione di virus parainfluenzale (rilevato in un campione). Il 5 giugno il virus A/H1N1 è stato rilevato in un paziente genovese con sindrome simil-influenzale. Il caso è stato confermato dal National Influenza Centre (NIC) pochi giorni dopo e si tratta del primo caso confermato in Liguria. Non emergono trend o picchi rilevanti dalla sorveglianza delle infezioni delle basse vie respiratorie (LRTI). Scarica il report (pdf 409 kb).

 

La situazione in Italia e nel mondo

Sono saliti a 76 i casi di influenza da nuovo virus A/H1N1 registrati in Italia.

Per i dettagli, leggi il notiziario e l’archivio dei comunicati stampa sul sito del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.

Sulla base dei dati ufficiali dell’Ecdc, EpiCentro propone per gli operatori un aggiornamento frequente sul numero dei decessi, dei casi confermati e dei casi probabili in tutto il mondo.

La situazione è comunque molto dinamica: secondo il comunicato dell’Oms delle ore 6 del 15 giugno 2009, 76 Paesi hanno riportato casi di influenza A/H1N1, per un totale di quasi 36 mila casi registrati in tutto il mondo e 163 decessi.

Nelle ultime 24 ore, secondo il rapporto dell’Ecdc delle ore 17 del 17 giugno, sono 167 i nuovi casi confermati nei Paesi dell’Unione europea e dell’Efta. Questo porta a un totale di 2741 casi confermati in 26 Paesi Eu ed Efta. Il Regno Unito ha segnalato 121 nuovi casi. Al di fuori dell'Ue e dei Paesi Efta, il numero dei casi confermati è salito a oltre 38 mila e a 2159 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. La maggior parte dei nuovi casi sono stati confermati in Cile (880). Tre Paesi mediorientali (Giordania, Qatar e Yemen) riportano i loro primi casi.

Inoltre, dalla Francia, la notizia di un primo cluster non legato a viaggi: nel notiziario del 17 giugno delle ore 11 dell’Institut de Veille Sanitaire si parla di 14 persone, nel dipartimento dell’Alta Garonna, che non hanno viaggiato o avuto contatti con altri casi precedentemente confermati. L’episodio è ancora in corso di indagine.

Gli Stati Uniti in totale confermano oltre 17 mila casi di influenza provocati dal nuovo virus A/H1N1 e 44 decessi. Il Wisconsin è lo Stato più colpito, con 3008 casi, seguito da Texas (2049) e Illinois (1983). Maggiori dettagli sul sito dei Cdc di Atlanta.

Il Messico riporta oltre 7083 casi confermati e 113 decessi.

In Canada, infine, confermati 856 nuovi casi e 12 decessi: il punto sul sito dell’Agenzia di sanità pubblica canadese.

 

La situazione epidemiologica di New York

L’Health Department newyorkese, ha annunciato che la trasmissione locale del nuovo virus A/H1N1 sembra in diminuzione nella città di New York, secondo quanto riferito dai dipartimenti di emergenza che hanno segnalato un numero più basso di consultazioni mediche dovute a malattie di tipo influenzale. All’11 giugno 2009, il dipartimento della salute ha registrato 567 ospedalizzazioni e 16 morti. Leggi l’approfondimento sulla situazione epidemiologica descritta dal dipartimento della salute di New York.

 

In Australia scatta una nuova fase del piano pandemico

Il ministro della Salute australiano, Nicola Roxon, previa consultazione con i governi statali e territoriali e in base alle conoscenze acquisite fino a ora sulla nuova influenza A/H1N1, ha annunciato l’ingresso nella fase Protect del piano pandemico. Protect si accosta alle precedenti fasi Contain e Sustain, prestando una maggiore attenzione alle persone più vulnerabili. Sul sito del dipartimento della Salute australiano, leggi il comunicato e le faq (in inglese).

 

La situazione epidemiologica del Messico: dalla fase epidemica a quella endemica

In un comunicato dell’11 giugno 2009 il ministero della Salute messicano ha riferito che nel Paese il numero di nuove infezioni da nuova influenza A/H1N1 è in diminuzione. Ciò si deve al fatto che in Messico si è conclusa la fase epidemica, sostituita da una fase endemica, caratterizzata da focolai isolati e di facile controllo. Il Ministro ha inoltre precisato che l’emergere di nuovi casi si deve al fatto che il virus è entrato a far parte della vita quotidiana e che, per questa ragione, non dovrebbe provocare allarme nella popolazione. L’allerta epidemiologica verrà mantenuta per tutto il tempo necessario. Leggi il comunicato originale (in spagnolo).