English - Home page

ISS
Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Notiziario - 23 settembre 2009

Miur: raccomandazioni e indicazioni operative per le scuole 

Il 18 settembre 2009 il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha emanato un documento con le “Raccomandazioni e indicazioni operative per la gestione dei casi di influenza pandemica da virus A/H1N1v nelle scuole”. Concordato con il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, fornisce raccomandazioni e indicazioni sui comportamenti che devono essere osservati nelle scuole per gestire i casi di influenza pandemica e per prevenirli. Al documento è allegato un poster sulle principali regole di prevenzione, utilizzabile per sensibilizzare e informare gli studenti. Le istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria autonomia, potranno utilizzare il documento e i materiali reperibili sul sito www.istruzione.it per accompagnare le iniziative di prima sensibilizzazione degli studenti e delle loro famiglie. Scarica: raccomandazioni e indicazioni (pdf 65 kb) e poster (pdf 2 Mb).

 

Virus pandemico e scuola: la campagna informativa della PA di Trento

In occasione della riapertura delle scuole, a Trento è stata presentata la campagna informativa sulle buone norme da adottare in ambito scolastico per ridurre la diffusione del virus. I suggerimenti forniti agli studenti, validi per tutti e in ogni ambiente, sono: lavare spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo aver tossito o starnutito; coprire bocca e naso, meglio con un fazzoletto, in caso di tosse o starnuti; rimanere a casa se si è malati, per evitare di trasmettere ad altri la malattia. Scarica il pieghevole e la locandina della campagna e visita la pagina sull’influenza H1N1 del sito dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss) della Provincia Autonoma di Trento.

 

La Food and Drug Administration americana approva quattro vaccini contro l’H1N1

Il 15 settembre 2009, la Food and Drug Administration (Fda) ha autorizzato quattro produttori americani di vaccini contro l'influenza stagionale a produrre il vaccino per l’influenza pandemica. Si tratta di: CSL Ltd., MedImmune LLC, Novartis Vaccines and Diagnostics Ltd. e Sanofi Pasteur Inc. Si attende anche l’approvazione di un quinto produttore. I vaccini per questo virus sono prodotti sotto la supervisione della Fda, utilizzando i medesimi processi di fabbricazione e impianti utilizzati per i vaccini contro l'influenza stagionale. Ciò dovrebbe fornire qualche garanzia aggiuntiva dal punto di vista della sicurezza, visto che il procedimento per l’influenza stagionale è stato studiato per molti anni. Secondo quanto riporta l’Fda, i dati provenienti da molteplici studi clinici indicano che gli adulti che assumono una singola dose di vaccino mostrano una risposta immunitaria forte nel giro di 8-10 giorni, come accade per quello stagionale. Sono in corso sperimentazioni per determinare la dose ottimale per i bambini. L’avvio della campagna di vaccinazione su larga scala contro l'influenza pandemica è previsto per metà ottobre, ma Kathleen Sebelius, segretario del dipartimento americano per la Salute e i Servizi umani, afferma che quantità limitate di vaccino saranno pronte 7-10 giorni prima. Saranno disponibili due tipi di vaccino, uno come spray nasale con virus vivo attenuato, l’altro come vaccino iniettabile a virus inattivato. Il vaccino iniettabile sarà offerto in due formulazioni - uno con il conservante thimerosal e una senza. Per il vaccino iniettabile si aspettano gli stessi effetti collaterali del vaccino stagionale, più febbre lieve, dolori nel corpo e stanchezza per qualche giorno dopo l’inoculazione. Per quello spray, congestione nasale in tutte le età, mal di gola negli adulti e febbre nei bambini da 2 a 6 anni. La Fda sta comunque potenziando le capacità di monitoraggio delle reazioni avverse più gravi. Il vaccino verrà pagato dal governo, ma alcuni fornitori potranno richiedere un pagamento per la somministrazione del vaccino. Una volta pronto, il vaccino sarà consegnato a un massimo di 90 mila siti di vaccinazione negli Stati Uniti. I siti comprenderanno studi medici, centri sanitari e ospedali, come pure alcuni siti non tradizionali. Secondo il segretario Kathleen Sebelius il vaccino dovrebbe essere disponibile per tutti coloro che ne faranno richiesta, ma si dovrà innanzitutto assicurare la distribuzione ai gruppi con priorità di vaccinazione. Leggi l’articolo originale (in inglese) sulla rivista The Lancet.

 

Donazioni di vaccino pandemico per i Paesi in via di sviluppo

Il 18 settembre 2009 l’Oms ha accolto e diffuso l’annuncio degli Stati Uniti d'America, di concerto con Australia, Brasile, Francia, Italia, Nuova Zelanda, Norvegia, Svizzera e Regno Unito, di fare donazioni di vaccino pandemico ai Paesi in via di sviluppo. L'annuncio dimostra l'impegno di questi Paesi nel promuovere una ripartizione equa delle risorse. La fornitura di vaccino pandemico non è infatti sufficiente a coprire una popolazione mondiale in cui praticamente tutti sono suscettibili di infezione da parte di un nuovo virus facilmente contagioso. Dato che la domanda di vaccini supera l'attuale offerta, queste donazioni, nonché le dosi promesse dai produttori, contribuiranno a incrementare le forniture di vaccini per le popolazioni che altrimenti non potrebbero accedervi. L’Oms continuerà ad aiutare i Paesi in via di sviluppo a garantire che i vaccini donati siano distribuiti dove sono maggiormente necessari. Leggi il comunicato originale (in inglese) dell’Oms.

 

La strategia dell'Unione europea per fronteggiare la pandemia di H1N1

Il 15 settembre 2009 la Commissione ha adottato una strategia sulla pandemia A/H1N1v fissando le principali priorità e azioni sanitarie dell'Ue, tra cui la necessità di affrontare questioni trasversali, come l'impatto economico e sociale della pandemia. Per ridurre al minimo l'impatto negativo della pandemia, infatti, la Commissione sottolinea l'importanza di uno stretto coordinamento tra gli Stati membri dell'Ue in tutti i settori colpiti dalla pandemia. Su richiesta dei ministri della Salute dell'Ue, sono stati elaborati 5 documenti di accompagnamento riguardanti le strategie di vaccinazione, il processo normativo, gli appalti pubblici comuni, la comunicazione con il pubblico e il sostegno da dare a Paesi non Ue. La strategia dell'Ue in materia di pandemia e i cinque relativi documenti di accompagnamento costituiranno il materiale di discussione della riunione straordinaria dei ministri della Sanità dell'Unione europea che si terrà il 12 ottobre 2009. Sul sito del portale dell’Unione europea, leggi il comunicato originale.

 

Aggiornamenti dalla letteratura scientifica

Il numero di Eurosurveillance pubblicato il 17 settembre 2009 (in inglese) dedica alcuni approfondimenti alla nuova influenza da virus A/H1N1:

  • un articolo illustra i risultati di uno studio osservazionale condotto durante agosto 2009 in un ospedale pubblico neozelandese, con lo scopo di esaminare la buona abitudine di lavarsi le mani entrando o uscendo dall’ospedale. È stata calcolata la percentuale di persone che utilizzavano un disinfettante posto nell’atrio. Delle 2941 persone esaminate 449 (18%) hanno utilizzato il disinfettante: una percentuale maggiore in entrata e minore in uscita, forse perché erano meno visibili le segnalazioni o perché esistevano altre possibilità di disinfezione nei reparti. Gli adulti hanno maggiormente utilizzato il disinfettante rispetto a bambini e adolescenti, anche perché implicitamente rivolto agli adulti (poiché posizionato a un’altezza più comoda per loro e perché più consapevoli del pericolo di contagio). Non sono state rilevate differenze significative tra i sessi o nelle varie ore della giornata. Questi risultati non sono affatto ottimali, soprattutto dopo le iniziative di promozione della salute intraprese nel contesto dell’attuale pandemia di nuova influenza H1N1. Pur con i suoi limiti, lo studio (il primo del genere) ha dimostrato l’importanza della promozione di buone pratiche igieniche in ospedale, in particolare il lavaggio delle mani, suggerendo modi per migliorare la compliance e fornendo una base per la valutazione di future campagne di promozione di appropriati comportamenti igienici. Leggi l’articolo originale
  • alcuni esperimenti svolti usando una piattaforma di micro-simulazione mostrano che la vaccinazione contro l’influenza pandemica H1N1 è altamente costo-efficace. Anche escludendo i costi legati ai decessi, la società svedese potrebbe ridurre i costi della pandemia di circa 2,5 miliardi di corone (quasi 250 milioni di euro) se vaccinasse almeno il 60% della popolazione. La riduzione dei costi deriva principalmente dalla diminuzione dell’assenteismo. Questi risultati sono preliminari e si basano su tutte le assunzioni riguardanti la contagiosità e la morbilità della pandemia, elementi comunque incerti nell’attuale situazione. Leggi l’articolo.

Resistenza all’oseltamivir in due casi di infezione da virus influenzale pandemico H1N1 in un campo estivo in North Carolina

Secondo quanto riportato da un articolo pubblicato sul Morbidity and Mortality Weekly Report dell’11 settembre 2009 i test iniziali sul virus dell’influenza pandemica A/H1N1 avevano mostrato una suscettibilità agli inibitori della neuraminidasi (oseltamivir e zanamivir) e resistenza alle adamantadine (amantadina e rimantadina). Gli inibitori della neuraminidasi sono stati usati largamente per il trattamento e la chemoprofilassi dell’influenza pandemica del 2009. Tuttavia, casi sporadici di resistenza all’oseltamivir sono stati riportati in tutto il mondo, compresi nove casi negli Usa (fino al 4 settembre 2009). Il 14 luglio 2009, i Cdc sono stati contattati da un medico di un campo estivo in North Carolina riguardo a due casi di malattia di tipo influenzale (ILI) in due ragazze sotto chemoprofilassi con oseltamivir a causa di un focolaio di ILI scoppiato nel campo il 18 giugno precedente. Circa 600 persone tra partecipanti e staff del campo estivo avevano ricevuto oseltamivir o zanamivir. Le due ragazze occupavano lo stesso bungalow ed entrambe avevano ricevuto oseltamivir. IL 20 e il 22 luglio il North Carolina State Laboratory of Public Health ha confermato l’infezione da virus H1N1 per entrambi i campioni prelevati dalle due ragazze. Il 14 e il 19 agosto, i Cdc grazie al pyrosequencing hanno rilevato, da entrambi i campioni, la mutazione H275Y (numerazione dell’N1) nella neuraminidasi. Questa mutazione è associata alla resistenza all’oseltamivir mentre è conservata la resistenza allo zanamivir. Una seconda mutazione nella neuraminidasi (I223V) è stata inoltre osservata in entrambi i campioni. Questa è la prima segnalazione di resistenza all’oseltamivir in contatti sintomatici con infezione confermata. I servizi sanitari dovrebbero essere coscienti che la resistenza agli antivirali si può sviluppare durante chemoprofilassi o trattamento con dosaggi subterapeutici e dovrebbero quindi seguire le raccomandazioni pubblicate sui farmaci antivirali. Leggi l’articolo originale.