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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Notiziario - 4 giugno 2009

Ministero della Salute: nuova circolare per gli operatori

Il 1 giugno 2009 il ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali ha emanato una nuova circolare per gli operatori sanitari. Il documento (pdf 3,1 Mb) si aggiunge alle precedenti circolari, in particolare su rafforzamento delle attività di sorveglianza e raccolta delle informazioni sui casi confermati di influenza da nuovo virus A/H1N1. La circolare contiene in allegato una scheda per l'indagine dei casi confermati utile a delineare il quadro epidemiologico e definire i parametri di diffusione della malattia, anche in vista della prossima stagione influenzale. Questa scheda non sostituisce comunque quella di segnalazione di caso, contenuta nella circolare del 20 maggio 2009 (pdf 645 kb). Scarica la circolare del 1 giugno 2009 (pdf 3,1 Mb).

 

Letteratura scientifica: gli ultimi aggiornamenti

Nel corso dell’ultima Assemblea mondiale della sanità, in merito alla discussione sul passaggio alla fase 6 di allerta pandemica, diversi Stati membri dell’Oms hanno chiesto di considerare, oltre ai criteri della diffusione geografica del virus, anche quello relativo alla gravità dell’influenza. Si tratta di un principio che non è ancora previsto dalle attuali linee guida dell’Oms. Leggi tutti i dettagli nel documento “Summary report of a High-Level Consultation: new influenza A (H1N1) - Geneva, 18 May 2009” (in inglese).

 

Il numero di Eurosurveillance pubblicato il 28 maggio 2009 (in inglese, pdf 2,4 Mb) dedica una serie di approfondimenti alla nuova influenza da virus A/H1N1:

  • un editoriale (in inglese) sottolinea la necessità di trovare presto un nome comune per questa nuova influenza, in modo da garantire coerenza tra pubblicazioni scientifiche e letteratura grigia. All’inizio era stato subito battezzato “influenza suina”: una definizione che, oltre a essersi rivelata poi sbagliata (si tratta infatti di un virus influenzale umano, capace di trasmettersi da uomo a uomo), spaventa i produttori di carne di maiale. Poi è stato proposto “influenza messicana”: un nome che potrebbe minacciare l’industria del turismo del Messico. Sul sito dell’Oms ora viene chiamata semplicemente “influenza A/H1N1”. Esistono però già altri virus di influenza stagionale A/H1N1, peraltro piuttosto diversi da questo nuovo tipo. Infine, non la si può nemmeno chiamare “influenza pandemica 2009”: l’Oms, infatti, non ha ancora dichiarato ufficialmente la pandemia
  • il 26 e 27 maggio 2009, il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie della Grecia ha confermato due casi di nuova influenza A/H1N1 in viaggiatori di ritorno dalla Scozia. Apparentemente, non ci sono prove che queste due persone siano venute a contatto con una fonte di infezione. L’articolo (in inglese) discute le possibili implicazioni di sanità pubblica, alla luce di una potenziale trasmissione del virus a livello di comunità in Europa
  • un articolo (in inglese) descrive le attività di sorveglianza e le caratteristiche epidemiologiche dei 16 casi di influenza A/H1N1 registrati in Francia al 20 maggio 2009. Vengono illustrate anche le misure adottate per contenere e rallentare la diffusione del virus
  • un articolo (in inglese) affronta le caratteristiche genetiche del nuovo ceppo virale e l’identificazione di virus influenzali simili, grazie a un approccio di analisi di cluster. Il nuovo virus ricombina informazioni genetiche di differenti virus suini. I segmenti PB2, PB1, PA, HA, NP e NS sono legati ai virus influenzali H1N2 e H3N2 isolati in Nord America. I segmenti NA e M, invece, sono legati a virus suini isolati in Europa e Asia
  • infine, un articolo (in inglese) affronta il problema di eventuali casi di influenza A/H1N1 a bordo di traghetti e navi da crociera. Si tratta di un evento atteso, che potrebbe provocare una rapida diffusione del virus, se non venissero adottate le misure di prevenzione e le procedure di contenimento previste. Una revisione della letteratura scientifica mostra che, dal 1997 al 2005, si sono verificate 9 epidemie di influenza su navi passeggeri, con tassi di attacco fino al 37%.

La possibile evoluzione dell’epidemia da nuovo virus influenzale A/H1N1

Sul sito dell’Ecdc è disponibile un’ampia presentazione di background scientifico intitolata “La possibile evoluzione dell’epidemia/pandemia della nuova influenza A/H1N1” (pdf 256 kb). La pubblicazione sarà aggiornata regolarmente per includere ogni nuova evidenza utile a comprendere la situazione. Il documento descrive l’epidemiologia delle ultime tre pandemie del ventesimo secolo (1918, 1957 e 1968) rispetto ai tassi di attacco clinico e di letalità, per specifiche fasce d’età, e alle curve epidemiche. La presentazione sottolinea che ci sono state grandi differenze tra le pandemie influenzali su caratteristiche e durata dei focolai epidemici, gruppi di popolazione più colpiti e severità della malattia. La presentazione descrive anche l’epidemia attualmente in corso nell’America settentrionale e mette in evidenza alcune prime conclusioni sul virus influenzale A/H1N1. Ceppi di influenza stagionale sono stati trovati in pazienti che presentavano i sintomi, questo indica una circolazione di questi virus insieme a questo nuovo tipo, al di fuori della normale stagione influenzale. Inoltre, vengono affrontate le evidenze sulla gravità della malattia, sui gruppi più colpiti e sui metodi di sorveglianza e controllo. Infine, viene discusso il metodo per determinare la severità di una pandemia prendendo in considerazione numerose variabili come il tasso di mortalità, i gruppi a rischio, l’attenzione dei media, ecc. Considerando tutto ciò, la presentazione conclude che le misure di sanità pubblica non possono essere sempre le stesse per tutte le pandemie, ma devono invece basarsi sulla particolare situazione epidemiologica e virologica. Scarica il documento originale (pdf 256 kb).

 

La situazione in Italia

Sono saliti a 38 i casi di influenza da nuovo virus A/H1N1 registrati in Italia.

Il 38° è un uomo di 33 anni, ritornato a Bologna il 30 maggio da New York, coniuge della donna già risultata positiva il 3 giugno (37° caso). Il paziente è ora in isolamento domiciliare, in buone condizioni.

Il 37° caso è una giovane di 30 anni rientrata a Bologna da New York (via Parigi) il 29 maggio scorso. La donna al momento dell’arrivo in Italia accusava sintomi influenzali e alterazione della temperatura. Il 30 maggio si è recata in ospedale dove è stata visitata e inviata in isolamento domiciliare per il trattamento. Le sue condizioni di salute sono buone.

Il 36° caso è una giovane donna rientrata a Roma dagli Stati Uniti, che ha accusato sintomatologia influenzale ed è stata visitata e trattata in un ospedale romano. Le sue condizioni di salute sono buone.

Il 35° caso è un uomo di 43 anni rientrato da New York a Roma Fiumicino ed è stato visitato il 1 giugno in ospedale. Ora è in isolamento domiciliare ed in trattamento con antivirale. Le sue condizioni sono buone e non destano preoccupazione.

Il 34° caso è un uomo di 32 anni rientrato da Montreal a Roma il 30 maggio: è stato visitato in ospedale il 1 giugno ed è stato ricoverato, è in trattamento antivirale. Le sue condizioni sono buone.

Il 33° caso è una giovane di 17 anni di Viterbo, visitata in ospedale il 30 maggio. Ora la donna è in isolamento domiciliare e le sue condizioni non destano preoccupazione.

Il 32° caso è una ragazza di 17 anni di Viterbo, rientrata da Pittsburg il 24 maggio sul volo New York-Roma. Ora è in isolamento domiciliare, dopo essere stata visitata in ospedale il 30 maggio. Le sue condizioni non destano preoccupazione.

Il 31° caso è una ragazza di 19 anni di Viterbo, anche lei rientrata da Pittsburg (Usa) il 24 maggio con volo New York-Roma. La donna è stata visitata in ospedale il 28 maggio e attualmente è in isolamento domiciliare per il trattamento. Le sue condizioni sono buone.

Il 33° e il 32° caso sono infezioni secondarie da contatto con il 31° caso.

Il 30° caso è una donna di 45 anni tornata da New York a Bologna via Parigi il 28 maggio. La donna, che al momento dell’arrivo accusava sintomi influenzali e alterazione della temperatura, è stata visitata in ospedale. Ora si trova in isolamento domiciliare ed in trattamento antivirale. Le sue condizioni sono buone e non destano preoccupazione.

Il 29° caso è un uomo di circa trenta anni proveniente da New York, con volo indiretto via Roma Fiumicino e rientrato a Modena il 24 maggio. All’arrivo, accusando sintomi influenzali e alterazione della temperatura, è stato visitato in ospedale. Ora è in isolamento domiciliare: le sue condizioni di salute non destano preoccupazione.

Il 28° caso è un uomo ventenne proveniente da New York con volo indiretto via Amsterdam, arrivato a Bologna il 25 maggio. Ora il ragazzo è in isolamento domiciliare a Rimini, dopo essere stato visitato in ospedale: le sue condizioni non destano preoccupazione.

Il 27° caso è una donna di 30 anni rientrata a Verona da New York il 26 maggio, con volo indiretto via Milano Malpensa. La donna, che al momento dell’arrivo accusava sintomi influenzali e alterazione della temperatura, è stata visitata in ospedale. Ora è in isolamento domiciliare con trattamento antivirale. Le sue condizioni sono buone e non destano preoccupazione.

Tutti i “contatti stretti” dei casi segnalati sono già stati rintracciati e messi sotto sorveglianza.

Tutti i dettagli nel notiziario del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali.

 

Il numero dei casi

Sulla base dei dati ufficiali dell’Ecdc, EpiCentro propone per gli operatori un aggiornamento frequente sul numero dei decessi, dei casi confermati e dei casi probabili in tutto il mondo.

La situazione è comunque molto dinamica: secondo il comunicato dell’Oms delle ore 6 del 3 giugno 2009, 66 Paesi hanno riportato casi di influenza A/H1N1, per un totale di oltre 19 mila casi registrati in tutto il mondo e 117 decessi.

Nelle ultime 24 ore, secondo il rapporto dell’Ecdc delle ore 17 del 3 giugno, sono 106 i nuovi casi confermati nei Paesi dell’Unione europea e dell’Efta. Questo porta a un totale di 711 casi confermati in 26 Paesi Eu ed Efta. Austria, Ungheria, Romania e Slovacchia confermano un nuovo caso di influenza ciascuno, la Francia ne conferma 10, la Germania 6 e l’Irlanda 2. Grecia e Germania riportano casi che con molta probabilità hanno contratto l’infezione nel Regno Unito.

Con 84 nuovi casi confermati, la Gran Bretagna rimane il Paese più colpito dell’Eu/Efta con 339 casi confermati. In totale, nei Paesi dell’Ue/Efta, 259 dei 711 casi totali sono l’effetto di una trasmissione locale del virus all’interno del Paese, anche se con differenze piuttosto ampie: per esempio, in Spagna e Regno Unito i casi di trasmissione autoctona sono quasi il 47%, in Germania il 19%, in Belgio il 30% e in Romania il 33%.

Al di fuori dell'Ue e dei Paesi Efta, il numero dei casi confermati è salito a oltre 19 mila e 803 nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore. La maggior parte dei nuovi casi sono stati confermati in Messico, Australia e Cile. Bermuda, Egitto, Nicaragua e Arabia Saudita confermano i loro primi casi (uno ciascuno). Il caso confermato in Arabia Saudita riguarda un viaggiatore rientrato dalle Filippine.

Gli Stati Uniti in totale confermano oltre 11 mila casi di influenza provocati dal virus A/H1N1 e 17 decessi. Il Wisconsin è lo Stato più colpito, con 1905 casi, seguito da Texas (1403) e Illinois (1151). Maggiori dettagli sul sito dei Cdc di Atlanta.

Il Messico riporta oltre 5500 casi confermati e 103 decessi.

In Canada, infine, confermati 1795 casi e 3 decessi: il punto sul sito dell’Agenzia di sanità pubblica canadese.