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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Notiziario - 9 luglio 2009

Situazione epidemiologica e sorveglianza in Italia: un articolo di Eurosurveillance

Il numero di Eurosurveillance del 9 luglio 2009 dedica un articolo alla situazione epidemiologica italiana e descrive il sistema di sorveglianza attivo nel nostro Paese. Leggi il rapporto “Enhanced epidemiological surveillance of influenza A(H1N1)v in Italy” (in inglese). La traduzione del documento sarà disponibile su EpiCentro nei prossimi giorni.

 

Gli esperti europei a confronto su attività di preparazione e scenari futuri

Nella prima settimana di luglio la Presidenza svedese dell’Unione europea ha organizzato in Svezia due importanti meeting sul virus pandemico A/H1N1 del 2009-2010. Il primo, un seminario tecnico, ha avuto luogo il 2 e 3 luglio a Jönköping, in Svezia. In questa riunione gli esperti degli Stati membri hanno esaminato questioni come il passaggio dalla fase di mitigazione a quella di trattamento, i vaccini, le misure di sanità pubblica e le attività di collaborazione tra i diversi Paesi membri dell’Unione. Gli Stati membri, l’Ecdc, l’Oms e la Commissione europea hanno discusso su come collaborare per migliorare la preparazione alla diffusione pandemica dell’influenza A/H1N1 e alla prossima stagione influenzale, esaminando e condividendo le proprie esperienze. Le presentazioni degli esperti, comprese le lezioni imparate dai Paesi colpiti, come il Regno Unito, la Spagna e la Francia sono disponibili sul sito della Presidenza svedese dell’Unione europea. Consulta i materiali relativi agli interventi di Zsuzsanna Jakab, direttore Ecdc, alla conferenza di Jönköping:

Il 6-7 luglio, a seguito del workshop tecnico, i ministri della Salute dei Paesi Ue hanno discusso le proprie esperienze e i futuri settori di cooperazione per migliorare la preparazione per la pandemia. Il lavoro per sviluppare una strategia comune continua: i ministri della Salute europei sono chiamati a metterla appunto entro l’autunno. A questo proposito, la Presidenza svedese ha annunciato che agli inizi di ottobre si terrà un ulteriore incontro Epsco (Consiglio economico e sociale dei ministri del Welfare). I ministri hanno discusso dell’importanza di assicurare che tutti i cittadini europei sappiano come proteggere al meglio se stessi e le proprie famiglie dall’influenza. La cooperazione tra i Paesi comprenderà diverse misure in materia di vaccini, farmaci antivirali e altre misure di sanità pubblica ed è stata sottolineata l’importanza a livello comunitario di raggiungere un accordo circa le migliori modalità di comunicazione con i cittadini degli Stati membri. Leggi il comunicato stampa sul sito della Presidenza svedese dell’Ue.

 

Riunione internazionale di Cancun: lezioni apprese e prossimi passi

Dall’1 al 3 luglio la città di Cancun, in Messico, ha ospitato un meeting internazionale per fare il punto sulla nuova influenza A/H1N1 e, in particolare, per condividere le diverse esperienze, utili alla programmazione delle prossime attività di preparazione. Durante l’evento, che ha riunito i ministri della Sanità e gli esperti del settore di 43 Paesi provenienti dai cinque continenti, si è discusso di tecniche e strumenti metodologici per la prevenzione, il contenimento e la mitigazione della nuova influenza A/H1N1 nel corso dei prossimi mesi. In particolare, sono state condivise le esperienze maturate dai Paesi e dai diversi settori di sanità pubblica nella risposta all’epidemia. I principali temi dell’incontro sono stati: comunicazione del rischio, vaccini e antivirali, interventi medici e di sanità pubblica in contesti diversi (ospedali, scuole, comuni, aeroporti, luoghi di lavoro), riserva strategica e regolamenti sanitari internazionali. Leggi:

L’Oms conferma l’individuazione di virus resistenti all’oseltamivir

Dopo l'identificazione di tre casi sporadici di resistenza all’oseltamivir, segnalati da Danimarca, Giappone e Hong Kong, l’Oms conferma che non vi sono prove che indicano lo sviluppo di una diffusa resistenza antivirale nella pandemia di influenza A/H1N1. L’Oms è stata informata dalle autorità sanitarie dei tre Paesi che esami di laboratorio hanno individuato virus H1N1 resistenti al farmaco antivirale oseltamivir (noto come Tamiflu). I virus sono stati rilevati in tre pazienti che non hanno manifestato gravi sintomi e che hanno avuto un completo recupero. Le indagini non hanno rilevato il virus resistente nella cerchia dei contatti stretti di queste tre persone. I virus sono resistenti all’oseltamivir, ma rimangono sensibili allo zanamivir. Circa 1000 virus H1N1 pandemici sono stati esaminati dai laboratori del Global Influenza Surveillance Network: tutti si sono dimostrati sensibili sia all’oseltamivir sia allo zanamivir. L’Oms e i suoi partner continueranno a svolgere un costante monitoraggio dei virus influenzali per la resistenza ai farmaci antivirali. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, questi casi di resistenza ai farmaci sembrano essere sporadici. Al momento, non vi è alcuna prova di uno sviluppo di una diffusa resistenza antivirale nel virus H1N1 pandemico. Questa valutazione dei rischi non comporta alcun cambiamento nelle indicazioni di trattamento clinico dell’Oms. I farmaci antivirali, se utilizzati come raccomandato, restano un elemento fondamentale di risposta di sanità pubblica. Leggi il comunicato originale dell’Oms (in inglese).

 

Analisi dei dati individuali nei Paesi Ue ed Eea

I risultati presentati nel rapporto dell’Ecdc del 2 luglio 2009 (in inglese) forniscono alcune informazioni generali su caratteristiche demografiche (età, sesso, Paese visitato), manifestazione clinica, trattamento e profilassi della popolazione contagiata dal nuovo virus A/H1N1 in 25 dei 28 Paesi dell’Ue/Eea colpiti fino al 29 giugno 2009. I dati cui si riferisce il rapporto sono stati forniti dai punti di contatto nazionali per la sorveglianza e per l’Early Warning and Response System dei Paesi dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo. Scarica il documento originale (in inglese, pdf 124 kb) e leggi la traduzione in italiano.

 

Regno Unito: dalla fase di contenimento a quella di trattamento

In seguito al cambiamento di strategia di risposta dal "contenimento" alla "mitigazione", all'annuncio di un numero stimato di 100 mila nuovi casi di malattia alla settimana durante il picco, atteso nel Regno Unito per la fine del mese di agosto, il dipartimento della Salute del Regno Unito pubblica una guida per l’attuazione pratica della nuova strategia. La guida illustra le motivazioni all’origine della decisione di passare alla fase di mitigazione per la gestione di una pandemia influenzale; definisce i ruoli e le responsabilità del National Health Service (Nhs) nel corso dei prossimi mesi e il ruolo del personale di prima linea. Per maggiori approfondimenti e per scaricare la guida, visita il sito del dipartimento della Salute del Regno Unito.

 

Aggiornamenti dalla letteratura scientifica

Il numero di Eurosurveillance pubblicato il 2 luglio 2009 (in inglese) dedica alcuni approfondimenti alla nuova influenza da virus A/H1N1:

  • un articolo riporta i risultati di uno studio relativo all’evoluzione dell’epidemia di nuova influenza A/H1N1 nell’area di Città del Messico con le misure di controllo adottate ad aprile e maggio 2009. Il modello mostra come le misure sanitarie abbiano posticipato il picco dell’epidemia e diminuito la sua intensità. Lo studio evidenzia, inoltre, che le misure sanitarie hanno determinato una riduzione del numero di casi dal 10% a meno del 6% della popolazione totale e che il modello costruito è in grado di predire il periodo di picco e di spiegare gli effetti delle misure di controllo
  • per determinare adeguate misure di contenimento e di mitigazione dell’influenza pandemica, le autorità sanitarie hanno bisogno di conoscere il tasso di letalità (CFR) per questa nuova infezione. Un articolo illustra quattro diversi metodi per ottenere una stima del range del CFR per l’infezione sintomatica provocata da questo ceppo pandemico nei Paesi sviluppati. Tutti i metodi producono valori sostanzialmente più bassi (range da 0,06% a 0,0004%) della stima precedentemente pubblicata per il Messico (0,4%). Dal momento che questi risultati hanno molti limiti, per ottenere delle stime più accurate è necessario migliorare la sorveglianza e aumentare i controlli sierologici sia nei Paesi sviluppati sia nei Paesi in via di sviluppo
  • un articolo presenta StatFlu, un nuovo strumento per la modellizzazione statica del carico ospedaliero dovuto all’influenza pandemica di cui possono servirsi i decisori. L'emergere di un nuovo ceppo di virus influenzale può mettere a dura prova le capacità ospedaliere: questo strumento fornisce grafici sul possibile carico atteso dell’epidemia sui reparti ospedalieri e sulle unità di assistenza primaria in funzione del tempo, aiutando chi lo utilizza a prendere decisioni.

La rivista Science ha pubblicato due articoli sulle caratteristiche di patogenicità e trasmissibilità del nuovo virus pandemico A/H1N1 nei modelli animali dei topi e dei furetti. I risultati dei due studi, condotti negli Stati Uniti e in Olanda, evidenziano che la trasmissibilità del virus pandemico nei furetti è simile o leggermente superiore a quella dell’influenza stagionale A/H1N1. Sul sito di Science, consulta gli abstract degli studi condotti negli Stati Uniti e in Olanda e leggi il commento dell’Ecdc.

 

La situazione in Italia e nel mondo

Sono saliti a 180 i casi di influenza da nuovo virus A/H1N1 registrati in Italia. Per i dettagli, leggi il notiziario e l’archivio dei comunicati stampa sul sito del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Per avere un quadro aggiornato dei casi nel mondo, clicca nel menù di sinistra su “numero dei casi”.

La situazione è comunque molto dinamica: secondo il comunicato dell’Oms delle ore 9 del 6 luglio 2009 sono più di 94 mila i casi di nuova influenza A/H1N1 registrati in tutto il mondo e 429 i decessi. Nelle ultime 24 ore, secondo il rapporto dell’Ecdc delle ore 17 dell’8 luglio 2009, sono 238 i nuovi casi confermati nei Paesi dell’Unione europea e dell’Efta. Questo porta a un totale di 10.820 casi confermati nei Paesi Eu ed Efta, compresi 4 decessi. I casi confermati nelle ultime 24 ore al di fuori dei Paesi Eu ed Efta sono 1254, per un totale di 89.894 casi. Cinque i nuovi casi mortali in questi Paesi: 4 in Thailandia e 1 in Giamaica.

Gli Stati Uniti, in totale confermano quasi 34 mila casi di influenza provocati dal nuovo virus A/H1N1 e 170 decessi. Il Wisconsin è lo Stato più colpito, con 5861 casi, seguito da Texas (3991), Illinois (3166) e New York (2499). Maggiori dettagli sul sito dei Cdc di Atlanta. Secondo il comunicato della Pan American Health Organization dell’8 luglio 2009, in Sud America i Paesi più colpiti sono: Messico, con oltre 11 mila casi confermati e 119 decessi, Cile (9024 casi confermati e 19 decessi) e Argentina (2485 casi confermati e 60 decessi). In Canada, infine, confermati 9429 casi e 37 decessi: il punto sul sito dell’Agenzia di sanità pubblica canadese.

 

Genova: i risultati del sistema di sorveglianza sindromica

Disponibile il report del 6 luglio 2009 (pdf 209 kb) relativo all’attività di sorveglianza sindromica nell’area metropolitana genovese. Il rapporto è integrato con i dati di sorveglianza virologica che riguarda il periodo post epidemico. Gli indicatori di attività delle sindromi simil-influenzali (Ili) e delle infezioni delle basse vie respiratorie (Lrti) sono stabilmente baseline. Nel corso dell'ultima settimana non sono stati rilevati né altri casi di infezione da virus A/H1N1 in pazienti Liguri, né altre virosi respiratorie. È stato rilevato un caso di infezione da A/H1N1 in un paziente ricoverato presso l’Ospedale S. Chiara di Trento, per conto del quale si eseguono i test per il rilevamento del virus. Scarica il report (pdf 209 kb).

 

Identificato in Canada un nuovo ceppo di influenza

Il governo del Canada sta lavorando in stretta collaborazione con la Provincia di Saskatchewan per valutare il rischio per la salute pubblica causato da un nuovo ceppo di influenza che è stato rilevato nella Provincia. È quanto riferisce l’Agenzia di salute pubblica canadese in un comunicato stampa del 7 luglio 2009. Il nuovo ceppo di influenza è stato individuato in due lavoratori di una fattoria di maiali della Provincia di Saskatchewan ed è il risultato di una ricombinazione di influenza umana stagionale e virus dell’influenza suina. Il ministro della Sanità canadese afferma che i risultati preliminari indicano che il rischio per la salute pubblica è basso.