Sicurezza di bambini e adolescenti: la situazione dei Paesi europei
In Europa, ogni giorno, più di 25 bambini muoiono a causa d’incidenti. Malgrado gli sforzi e i progressi degli ultimi 20-30 anni, gli incidenti rimangono la prima causa di morte tra i bambini e gli adolescenti dell’Unione europea di età compresa tra i 5 e i 19 anni e la prima causa di morte tra gli 0 e i 19 anni nei Paesi europei a maggior reddito. Dei circa 52 mila decessi di giovani sotto i 20 anni che ogni anno si registrano in Europa, circa 10 mila (20%) sono attribuibili agli incidenti. È quanto emerge dal rapporto di Eurosafe “Child Safety Report Card 2009” (pdf 4,6 Mb) sulla sicurezza dei bambini, che descrive la situazione di 24 Paesi dell’Unione.
I progressi nelle misure di prevenzione
Secondo i dati della European Child Safety Alliance (Eurosafe), è prevenibile il 90% delle morti infantili dovute a incidenti nell’attraversamento della strada, avvelenamento, soffocamento, strangolamento, ustioni, scottature e fuoco. Nonostante i tassi di morte dei giovani per incidenti siano ancora molto elevati, la situazione sembra migliorare: dal 2007 a oggi, le prestazioni europee riguardo alla sicurezza, hanno registrato incrementi superiori al 14,5%, indicando una crescita della consapevolezza sul problema degli incidenti tra i giovani.
Anche a livello nazionale sono riscontrabili alcuni miglioramenti. L’Estonia che, secondo le statistiche dell’Oms per il 2003, era il peggior Paese in fatto di prevenzione degli incidenti dei bambini, nel 2009 ha mostrato un netto miglioramento, passando da 27 a 36 punti, ed entrando così a far parte della categoria di Paesi con un “buon” livello di prevenzione.
Il tasso più basso di decessi per incidenti tra i giovani è stato registrato in Olanda (266 morti). Se si assume il tasso olandese come valore di riferimento e lo si applica agli altri Paesi europei, è possibile calcolare il numero di decessi giovanili che si sarebbero potuti evitare: per il 2005 sono 3 mila.
Il livello di sicurezza dei Paesi
La valutazione del livello di sicurezza dei Paesi che hanno partecipato all’indagine è avvenuta sulla base dell’analisi di una serie di parametri, tra cui le politiche, le infrastrutture e la leadership in ambiti come:
- la sicurezza: in motorino, in auto, in bicicletta, pedonale
- la prevenzione: dell’annegamento, delle cadute, dell’avvelenamento, delle ustioni e del soffocamento.
Tutti i Paesi partecipanti hanno ricevuto un punteggio intermedio nella valutazione del livello di sicurezza dei bambini e degli adolescenti. Dieci Paesi (Austria, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Olanda, Repubblica Ceca, Slovenia e Svezia) hanno un buon livello di sicurezza, mentre per gli altri il giudizio è discreto. Secondo il rapporto, i Paesi con il più alto tasso di incidenti accidentali sono Estonia, Lettonia e Lituania e quelli con il più basso, Irlanda, Olanda e Inghilterra.
Leggi:
- il comunicato sulla situazione in Italia
- il profilo dell’Italia (in inglese, pdf 1 Mb)
- la scheda sull’Italia (in inglese, pdf 4,6 Mb).
Scarica:
- l’intero rapporto (in inglese, pdf 4,6 Mb)
- l’articolo “European children still at high risk of injury” di The Lancet, volume 373, 23 maggio 2009 (è necessaria l’iscrizione).