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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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La sicurezza dei giovani in Italia

Sebbene in Italia, rispetto alla fine degli anni ’80, si siano fatti enormi progressi, gli incidenti rimangono la prima causa di morte nella fascia di età 0-19 anni e sono responsabili del 24% di tutti i decessi giovanili (oltre mille morti nel 2003). Nel 2003, 1027 bambini e adolescenti in questo gruppo di età è morto per un infortunio. Se il tasso di infortuni in Italia fosse ridotto al livello registrato in Olanda, il Paese più sicuro, si stima che 270 (pari al 28%) di queste vite sarebbero potute essere salvate.

 

Gli incidenti stradali continuano a essere la prima causa di morte, in particolare tra i 15 e i 19 anni e, soprattutto, tra i maschi. In questa fascia di età sono elevati anche i tassi di mortalità legati alle cadute e all’annegamento. I dati elevati relativi ai pazienti ricoverati per ustioni e avvelenamenti, inoltre, sottolineano la necessità di porre attenzione alla prevenzione di questi tipi di infortuni nella prima infanzia.

 

L'Italia ha svolto un buon lavoro in materia di sicurezza di ciclomotori e motorini, tuttavia altri settori, come la sicurezza di passeggeri e conducenti, ciclisti e pedoni e gli infortuni in ambito domestico (come annegamento, avvelenamento e cadute) non hanno ricevuto la stessa attenzione.

 

Nel nostro Paese, gli incidenti si distribuiscono in modo disomogeneo nelle diverse classi sociali. I bambini che nascono in famiglie a basso reddito, con un livello di educazione minore e che vivono in condizioni più affollate, hanno maggiori probabilità dei loro coetanei benestanti di rimanere vittima di incidenti. Questo è senza dubbio un aspetto fondamentale da considerare per la prevenzione degli incidenti tra i giovani. È quindi necessario sostenere e finanziare misure di prevenzione delle lesioni personali con un approccio che combini istruzione, ingegneria e rispetto delle norme e delle regolamentazioni.

 

Che cosa si può ancora fare

Le azioni suggerite dal rapporto 2009 di Eurosafe puntano principalmente a:

  • rafforzare la sicurezza in motorino, attraverso controlli più severi che garantiscano l’applicazioni delle leggi vigenti
  • aumentare la sicurezza dei passeggeri e dei guidatori di autoveicoli vietando ai bambini minori di 13 anni di sedersi davanti
  • aumentare la sicurezza dei pedoni introducendo nuove norme di sicurezza e nuove leggi sulla responsabilità del conducente
  • aumentare la sicurezza in bicicletta introducendo l’obbligo di casco a tutte le età
  • intervenire sulla prevenzione dall’annegamento introducendo leggi sull’uso del salvagente e munendo le piscine di recinzioni
  • introdurre nuove norme di sicurezza contro le scottature e le ustioni, attraverso l’uso della regolazione degli scaldabagni e gli impianti di rilevatori di fumo
  • garantire maggiore sicurezza contro il soffocamento e gli strangolamenti, introducendo leggi che regolino le caratteristiche dei giochi e dei vestiti dei bambini
  • rafforzare la consapevolezza dei cittadini sui rischi degli incidenti e sensibilizzarli alla prevenzione.

L'Italia deve lavorare per garantire che a ogni bambino nato venga assicurato un ambiente sicuro in cui vivere, imparare, crescere e giocare. Ciò richiede che le disuguaglianze, comprese quelle relative alla disponibilità e all'accessibilità alle attrezzature di sicurezza raccomandate, siano affrontate nelle politiche e nei programmi di prevenzione degli infortuni.

 

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Data di creazione della pagina: 4 giugno 2009