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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2009

(19 novembre 2009) Sicurezza dei lavoratori: gli effetti della crisi

Secondo un sondaggio dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha), 6 europei su 10 pensano che la crisi economica deteriorerà le condizioni di lavoro, soprattutto per quanto riguarda la salute e la sicurezza. Malgrado il 57% degli europei pensi che la sicurezza e la salute sul lavoro siano migliorate negli ultimi 5 anni, il 75% di essi crede che la mancanza di benessere sia causata, almeno in parte, dal lavoro che le persone svolgono. Il sondaggio mette in luce come la crisi abbia modificato le priorità dei lavoratori nella scelta del loro impiego: la stabilità del posto dell’impiego e il compenso sono infatti diventati più importanti della sicurezza e della salubrità delle condizioni di lavoro. L’indagine ha messo in luce anche delle differenze di genere: se nella scelta dell’impiego gli uomini danno più importanza allo stipendio e alla sicurezza rispetto alle donne (61% degli uomini contro 53% delle donne per quanto riguarda lo stipendio e 55% contro 51% per quanto riguarda la sicurezza del lavoro) queste ultime prestano molta più attenzione alle ore di lavoro (26%) rispetto ai colleghi maschi (19%). Il sondaggio è stato realizzato su un campione rappresentativo di mille persone per ogni Stato membro. Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro e visita la pagina del sito dell’Eu-Osha da cui scaricare il materiale in relativo ai singoli Stati membri e in particolare le relazioni su Italia (pdf 184 kb) ed Europa (pdf 176 kb).

 

(3 settembre 2009) Piemonte: le cause degli infortuni mortali nel biennio 2007-2008

I casi di decesso sul lavoro registrati tra il 2007 e il 2008, ricostruiti dai Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Presal) e inseriti nel database nazionale sono 82 e un terzo degli eventi riguarda il settore delle costruzioni. Lo riferisce il rapporto pubblicato dal Sistema di sorveglianza sugli infortuni mortali della Regione Piemonte. I lavoratori coinvolti in incidenti con esiti letali indagati dai Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Presal) sono 92, tutti uomini. Tra questi: 31 impiegati nel settore costruzioni, 25 nel settore agricolo, 10 nel settore legato alla produzione di metalli. In diminuzione gli incidenti mortali nelle piccole aziende in crescita quelli nelle imprese di media grandezza. I lavoratori italiani coinvolti sono stati 82, i rumeni 4, i marocchini 3 e gli albanesi, polacchi e indiani 1. Il 40% delle lesioni mortali sono avvenute per schiacciamento, il 28% per frattura, il 16% per ustione termica, il 7% per lesione da elettricità e per amputazione, il 2% per asfissia. Di questi incidenti il 25% è stato individuato come “probabilmente prevenibile”, il 60% come “probabilmente non prevenibile” e il 18% come “dubbio”. Leggi il documento completo (pdf, 1,6 Mb).

 

(9 luglio 2009) Ebp e lavoro: on line gli atti del convegno di Firenze

Gli atti del convegno "La prevenzione efficace dei rischi e dei danni da lavoro" che si è tenuto il 23-24 ottobre 2008 a Villa Montalto (Fi), già on line in forma di slide sul sito Ebp e lavoro, sono ora pubblicati, strutturati come articoli di letteratura scientifica, sulla rivista La medicina del lavoro. Dal sito è possibile avere accesso agli abstract e all’indice, per il full-text è necessario acquistare la copia cartacea. Per leggere gli abstract on line, cliccare sul tasto a destra “italiano” e poi cercare nel menu il volume 100, n. 4, luglio-agosto 2009.

 

(5 marzo 2009) La sicurezza dei cantieri e delle grandi opere in Piemonte

Valutare l’efficacia delle attività di vigilanza dei servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro delle Asl e delle direzioni provinciali del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali della Regione Piemonte, nel comparto delle costruzioni. È l’obiettivo dell’indagine “Valutazione dell'efficacia delle attività di vigilanza”, realizzata nell’ambito del “Piano regionale di prevenzione: infortuni da lavoro, 2006-2008”. La frequenza degli infortuni in Piemonte nel comparto costruzioni è inferiore del 20% rispetto alla media italiana, con un trend in calo. Per quanto riguarda gli infortuni mortali, le cadute dall’alto sono una priorità assoluta, sulla quale occorre mantenere alta l’attenzione in futuro. Scarica il documento (zip 5,7 Mb) dal sito del Centro di documentazione per la promozione della salute (Dors).

 

(12 febbraio 2009) Umbria: malattie professionali e infortuni sul lavoro. I dati 2000-2006

Terzo rapporto dell’Osservatorio regionale sugli infortuni e sulle malattie professionali. Lo studio aggiorna i dati sugli infortuni sul lavoro avvenuti in Umbria nel 2006 e punta l’attenzione sul fenomeno delle malattie professionali. Il periodo di osservazione va dal 2000 al 2006, con un’analisi epidemiologica dettagliata per Regione e per Asl in relazione alla situazione nazionale. Il 90% delle malattie denunciate appartiene al settore industriale e ai servizi in cui si è registrato un incremento; nell’agricoltura invece si evidenzia una tendenza alla riduzione delle denunce. Un quarto delle malattie denunciate riguardano soggetti di età inferiore a 44 anni, il 35% soggetti fra i 45 e 54 anni e circa il 30% riguarda soggetti fra i 55 e i 64 anni. Tra le criticità emergono: la sottonotifica delle malattie lavorative, la sottostima delle patologie che comportano una difficoltà di riconoscimento del nesso di causa tra malattia ed esposizione lavorativa, la sovrastima di quelle in cui la connessione denuncia-riconoscimento-indennizzo è più evidente. Per maggiori informazioni scarica l’intero rapporto (pdf 5 Mb).

 

(29 gennaio 2009) L’efficacia degli interventi per la prevenzione degli infortuni sul lavoro

Il dossier “Ebp e Lavoro. L’efficacia degli interventi per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” (pdf 2 Mb), a cura del gruppo Ebp Toscana, presenta i risultati di un lavoro di revisione sistematica della letteratura scientifica e grigia relativo all’efficacia degli interventi di prevenzione nei confronti degli infortuni sul lavoro. La ricerca ha riguardato l’intero spettro di interventi di prevenzione cercando di coprire tutte le aree coinvolte, come le discipline politecniche, biomediche, psico-sociali, econometriche e giuridiche. Leggi la presentazione di Alberto Baldasseroni (Centro regionale infortuni e malattie professionali) e Nadia Olimpi (dipartimento di Sanità pubblica dell’Università di Firenze, Ars Toscana) e scarica il dossier (pdf 2 Mb).