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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro


Documentazione

Nelle Regioni

 

Misure riassuntive di salute della popolazione - Il carico di infortuni e malattie della popolazione lavorativa (pdf 2,4 Mb)

Rapporto pubblicato a maggio 2010, rappresenta il frutto di un progetto di ricerca scaturito nell’ambito del lavoro alla base del documento “Utilizzo dei sistemi informativi correnti per la programmazione delle attività di prevenzione nei luoghi di lavoro”, pubblicato a maggio 2010. Nel nuovo documento sono state analizzate e messe a punto le tecniche per il calcolo dei Daly, (Disability Adjusted Life Years - anni di vita persi a causa della disabilità), l’unità di misura sintetica del danno alla salute proposta dall’Oms, in particolare per gli infortuni sul lavoro. Ciò viene realizzato a partire dai dati presenti nei flussi informativi Inail-Regioni che si sono dimostrati ideali nel realizzare questo scopo. Il commento di Alberto Baldasseroni (Cerimp - Centro Regionale Infortuni e Malattie Professionali della Regione Toscana).

 

Rischio alcol sul luogo di lavoro: l’opuscolo della Regione Lazio (pdf 292 kb)

L'abuso di alcol influisce sostanzialmente sulle condizioni dei lavoratori, riduce la produttività ed espone maggiormente ai pericoli sul luogo di lavoro. La Regione Lazio, pubblica l'opuscolo “Alcol e lavoro? Non sei sicuro!” con l’intento di stimolare l’adozione di politiche aziendali di autocontrollo riguardo al consumo di alcol sul lavoro. Il documento intende dare risposte a una serie di domande che interessano l’insieme delle figure della prevenzione in ambito aziendale, in materia di rispetto del divieto di somministrazione e assunzione di bevande alcoliche sul luogo di lavoro, previsto dalla L. 125/2001, per  quelle mansioni a elevato rischio per la sicurezza dei lavoratori e l’incolumità di terzi, indicate nell’elenco allegato all’Intesa della Conferenza Stato-Regioni del 16 marzo 2006. L’opuscolo, disponibile sul sito regionale laziosaluteesicurezza.it, è a cura del gruppo di lavoro regionale dei referenti della promozione della salute sul lavoro, con il coordinamento del Centro promozione salute sul lavoro (Cpsl) della Asl Roma G e la supervisione di Emanuele Scafato (Osservatorio nazionale alcol, Cnesps- Iss).

 

Infortuni sul lavoro e malattie professionali nel Lazio (pdf 1,8 Mb)

Con 61.498 denunce di infortunio, registrate nel 2009, nella Regione Lazio si osserva una lieve diminuzione rispetto ai valori del 2000 (62.320 casi). Una tendenza positiva che aumenta confrontando i dati sugli infortuni definitivi positivamente (-18,8% tra il 2000 e il 2009), soprattutto tra gli uomini. Sono alcuni dei dati presenti nel rapporto 2009 “Infortuni sul lavoro e malattie professionali nel Lazio” realizzato dalla Regione Lazio, un documento che delinea la situazione infortunistica della Regione e traccia lo scenario sulle malattie professionali più frequenti tra i lavoratori laziali. Per maggiori informazioni visita il sito di Lazio Sanità.

 

Infortuni sul lavoro e malattie professionali nel Lazio nel 2008 (zip 670 kb)

Laziosanità - Agenzia di sanità pubblica ha pubblicato il “Rapporto regionale sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”, edizione 2008. Il documento offre un’analisi del fenomeno infortunistico della Regione Lazio per l’anno 2008, individua le tipologie di eventi che più frequentemente si verificano sul territorio, le categorie di lavoratori e i comparti maggiormente soggetti a infortunio, con lo scopo di identificare le aree dove attuare interventi di prevenzione efficaci. Secondo l’Osservatorio regionale sulla sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro, il fenomeno infortunistico è diffuso a tutti i settori lavorativi, dall'edilizia all'industria, dal commercio ai servizi e all'agricoltura. I comparti con maggior frequenza di infortuni nel Lazio nel 2008 sono risultati essere i servizi e le costruzioni. Per quanto riguarda gli infortuni mortali denunciati, nel 2008 i comparti maggiormente coinvolti sono i servizi, le costruzioni, l’agricoltura e i trasporti. Nel comparto costruzioni si assiste a una riduzione del numero di infortuni denunciati che passa da 30 nel 2006 a 20 nel 2008. Lungo tutto il periodo 2000-2008, si è registrato un aumento delle denunce nel comparto servizi (da 253 nel 2000 a 541 nel 2008) e nel comparto costruzioni (da 136 nel 2000 a 246 nel 2008).

 

Lazio: gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali nel 2007 (pdf 560 kb)

Laziosanità - Agenzia di sanità pubblica ha pubblicato il “Rapporto regionale sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”, edizione 2007. Il documento offre un’analisi del fenomeno infortunistico della Regione Lazio per l’anno 2007, individua le tipologie di eventi che più frequentemente si verificano sul territorio, le categorie di lavoratori e i comparti maggiormente soggetti a infortunio, con lo scopo di identificare le aree dove attuare interventi di prevenzione efficaci. Secondo l’Osservatorio regionale sulla sicurezza e la prevenzione nei luoghi di lavoro il contesto socio-occupazionale laziale nel periodo compreso tra il 2000 e il 2007 si è caratterizzato per l’incremento della popolazione residente pari al 7%, a cui hanno contribuito in gran parte gli stranieri (+54%). Nel 2007 i settori più rischiosi, per quanto riguarda gli infortuni, sono stati i servizi e le costruzioni, mentre gli infortuni stradali denunciati sono aumentati del 6%. Per quanto riguarda i dati sulle malattie professionali, notevolmente sottostimati, l’andamento generale mostra un aumento delle denunce nel periodo 2000-2007 (+17%) e la marcata riduzione dei casi denunciati di ipoacusie da rumore che passano da 350 casi nel 2000 a 63 nel 2007.

 

Piemonte: le cause degli infortuni mortali nel biennio 2007-2008 (pdf 1,6 Mb)

I casi di decesso sul lavoro registrati tra il 2007 e il 2008, ricostruiti dai Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Presal) e inseriti nel database nazionale sono 82 e un terzo degli eventi riguarda il settore delle costruzioni. Lo riferisce il rapporto pubblicato dal Sistema di sorveglianza sugli infortuni mortali della Regione Piemonte. I lavoratori coinvolti in incidenti con esiti letali indagati dai Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Presal) sono 92, tutti uomini. Tra questi: 31 impiegati nel settore costruzioni, 25 nel settore agricolo, 10 nel settore legato alla produzione di metalli. In diminuzione gli incidenti mortali nelle piccole aziende in crescita quelli nelle imprese di media grandezza. I lavoratori italiani coinvolti sono stati 82, i rumeni 4, i marocchini 3 e gli albanesi, polacchi e indiani 1. Il 40% delle lesioni mortali sono avvenute per schiacciamento, il 28% per frattura, il 16% per ustione termica, il 7% per lesione da elettricità e per amputazione, il 2% per asfissia. Di questi incidenti il 25% è stato individuato come “probabilmente prevenibile”, il 60% come “probabilmente non prevenibile” e il 18% come “dubbio”.

Ebp e lavoro: on line gli atti del convegno di Firenze Gli atti del convegno "La prevenzione efficace dei rischi e dei danni da lavoro" che si è tenuto il 23-24 ottobre 2008 a Villa Montalto (Fi), già on line in forma di slide sul sito Ebp e lavoro, sono ora pubblicati, strutturati come articoli di letteratura scientifica, sulla rivista La medicina del lavoro. Dal sito è possibile avere accesso agli abstract e all’indice, per il full-text è necessario acquistare la copia cartacea. Per leggere gli abstract on line, cliccare sul tasto a destra “italiano” e poi cercare nel menu il volume 100, n. 4, luglio-agosto 2009.

 

La sicurezza dei cantieri e delle grandi opere in Piemonte (zip 5,7 Mb)

Valutare l’efficacia delle attività di vigilanza dei servizi di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro delle Asl e delle direzioni provinciali del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali della Regione Piemonte, nel comparto delle costruzioni. È l’obiettivo dell’indagine “Valutazione dell'efficacia delle attività di vigilanza”, realizzata nell’ambito del “Piano regionale di prevenzione: infortuni da lavoro, 2006-2008”. La frequenza degli infortuni in Piemonte nel comparto costruzioni è inferiore del 20% rispetto alla media italiana, con un trend in calo. Per quanto riguarda gli infortuni mortali, le cadute dall’alto sono una priorità assoluta, sulla quale occorre mantenere alta l’attenzione in futuro.

 

Umbria: malattie professionali e infortuni sul lavoro. I dati 2000-2006 (pdf 5 Mb)

Terzo rapporto dell’Osservatorio regionale sugli infortuni e sulle malattie professionali. Lo studio aggiorna i dati sugli infortuni sul lavoro avvenuti in Umbria nel 2006 e punta l’attenzione sul fenomeno delle malattie professionali. Il periodo di osservazione va dal 2000 al 2006, con un’analisi epidemiologica dettagliata per Regione e per Asl in relazione alla situazione nazionale. Il 90% delle malattie denunciate appartiene al settore industriale e ai servizi in cui si è registrato un incremento; nell’agricoltura invece si evidenzia una tendenza alla riduzione delle denunce. Un quarto delle malattie denunciate riguardano soggetti di età inferiore a 44 anni, il 35% soggetti fra i 45 e 54 anni e circa il 30% riguarda soggetti fra i 55 e i 64 anni. Tra le criticità emergono: la sottonotifica delle malattie lavorative, la sottostima delle patologie che comportano una difficoltà di riconoscimento del nesso di causa tra malattia ed esposizione lavorativa, la sovrastima di quelle in cui la connessione denuncia-riconoscimento-indennizzo è più evidente. 

 

Ebp e Lavoro. L’efficacia degli interventi per la prevenzione degli infortuni sul lavoro” (pdf 2 Mb)

A cura del gruppo Ebp Toscana, presenta i risultati di un lavoro di revisione sistematica della letteratura scientifica e grigia relativo all’efficacia degli interventi di prevenzione nei confronti degli infortuni sul lavoro. La ricerca ha riguardato l’intero spettro di interventi di prevenzione cercando di coprire tutte le aree coinvolte, come le discipline politecniche, biomediche, psico-sociali, econometriche e giuridiche. Leggi la presentazione di Alberto Baldasseroni (Centro regionale infortuni e malattie professionali) e Nadia Olimpi (dipartimento di Sanità pubblica dell’Università di Firenze, Ars Toscana).

 

Ebp e lavoro: i materiali del convegno di Firenze

Sono on line i materiali de "La prevenzione efficace dei rischi e dei danni da lavoro", il convegno di chiusura del progetto del Ccm dedicato alla valutazione delle prove di efficacia nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, tenutosi a Villa Montalto (Fi) il 23-24 ottobre 2008. L’evento, al quale hanno partecipato complessivamente circa 200 operatori provenienti da quasi tutte le Regioni italiane, ha ospitato, tra gli altri, anche Hester Lipscomb della Duke University del North Caroline (Usa) e Henk van der Molen del Coronel Institute di Amsterdam. Sul sito di Ebp e lavoro sono disponibili le presentazioni dei relatori, i poster, il commento di Alberto Baldasseroni (Cerimp Toscana) e le foto scattate durante il convegno.

 

Formazione per gli operai della Tav in Piemonte (pdf 896 kb)

Il Centro regionale di documentazione per la promozione della salute (Dors) del Piemonte ha gestito un corso di formazione rivolto agli operai che lavorano al tratto piemontese della linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Milano. La formazione base ha riguardato 2284 lavoratori, e il corso specifico 1212. Grazie a quest’iniziativa, la frequenza infortunistica ha avuto una riduzione compresa tra il 12% e il 14%. L’esperienza del corso è descritta nel documento “Valutare l’efficacia della formazione sui rischi da lavoro. L’esperienza dei cantieri della linea ferroviaria ad alta capacità Torino-Novara”.

 

Conferenza di Torino: risultati e prospettive

La prima conferenza del Servizio sanitario nazionale dedicata alla promozione della salute nei luoghi di lavoro (“Lavorare in salute e sicurezza”, tenuta a Torino il 25 e il 26 giugno 2007) fotografa il quadro della situazione infortunistica nazionale sui luoghi di lavoro. Dal 2001 al 2005, secondo l’Inail si sono verificati 1 milione di infortuni sul lavoro, di cui circa 1.200 con esito mortale. I settori a più alto rischio di infortunio sono le costruzioni e la lavorazione dei metalli, dei minerali non metalliferi e del legno. Per gli infortuni mortali, invece, l’incidenza è più alta nei settori dell’edilizia, dell’industria manifatturiera e dei trasporti. Il ministro della Salute Livia Turco ha ricordato le principali azioni del Governo e del ministero, tra cui la messa a punto del "Testo unico" (pdf 26 kb) per semplificare e migliorare la normativa sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, al momento al vaglio delle Camere.

 

Salute sul lavoro: il quadro delle Marche

La Regione Marche ha pubblicato i dati su infortuni e malattie professionali che si sono verificati dal 2000 al 2003. Incrociati con quelli dei flussi informativi Inail-Ispesl-Regioni, questi dati rappresentano un valido strumento per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nella Regione.

 

L'uso dei dati Inail nella Asl 2 dell'Umbria (pdf, 1 Mb)

Sulla base dei nuovi flussi informativi Inail-Ispesl-Regioni, l'Asl 2 dell'Umbria ha analizzato il fenomeno infortunistico nella Regione nel triennio 2000-2002, per conoscere in modo più approfondito la realtà locale e definire le priorità nelle fasi di programmazione degli interventi preventivi e di vigilanza. Da questa analisi sono emersi innanzitutto i settori più a rischio: oltre all'edilizia, anche la metalmeccanica e i settori caratterizzati da un uso frequente dei mezzi di trasporto. Gli incidenti stradali, sia in itinere che sul lavoro, sono infatti la causa del 30-40% degli infortuni mortali; il 13% degli infortuni indennizzati riguarda lavoratori stranieri, quota che sale al 30% nel caso degli infortuni mortali. Inoltre, si è chiarito come mai in molte statistiche Inail l'Umbria si trovi ai vertici per quanto riguarda il numero degli infortuni. Negli archivi di un'area geografica di competenza di un determinato ufficio Inail sono registrate tutte le aziende, e i rispettivi dipendenti assicurati, che hanno sede legale nell'area e tutti gli infortuni che vi si sono verificati, a prescindere dalla collocazione dell'azienda. C'è quindi la possibilità di una dissociazione tra denominatore e numeratore che, in una Regione piccola e gravata da una prevalente “importazione” di lavoro proprio nel settore dell'edilizia, può distorcere in modo sensibile il calcolo dei tassi. Viceversa, Regioni in cui sono registrate molte imprese che svolgono prevalentemente attività in altre aree possono presentare tassi artificiosamente bassi. La possibilità di elaborare periodicamente gli aggiornamenti dell'archivio Inail, costruendo una competenza crescente sulle sue potenzialità e limiti, costituisce una risorsa preziosa per sviluppare l'attività dei Servizi di prevenzione negli ambienti di lavoro sulla base di dati epidemiologici.

 

Emilia-Romagna: rapporto Monitor (pdf 1,2 Mb)

È stato pubblicato l'ultimo rapporto Monitor, l'osservatorio che studia e verifica lo stato di salute delle persone che lavorano nei cantieri delle tratte ferroviarie "Alta capacità" Bologna-Firenze e Milano-Bologna, del nodo ferroviario di Bologna città e della variante di valico autostradale lungo il tratto appenninico dell'A1.  I dati, pubblicati sul sito Infomonitor, riguardano lo stato dei lavori, l'attività di sorveglianza sanitaria, gli infortuni sul lavoro per tipologia e dinamica, il rispetto delle norme per la sicurezza e la salute dei lavoratori, l'attività dei servizi di vigilanza (i Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle Aziende Usl di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Firenze).

 

Piemonte e Marche: a rapporto su sicurezza e incidenti sul lavoro (pdf 4,4 Mb)

Monitorare gli infortuni e le malattie professionali che hanno luogo durante la realizzazione della tratta ferroviaria ad alta velocità Torino-Novara, con l'obiettivo di sorvegliare le attività, acquisire le informazioni necessarie per programmare, coordinare e verificare i risultati degli interventi attuati dai sistemi di prevenzione. Sulla scorta della precedente esperienza condotta dalle Regioni Emilia Romagna e Toscana per la tratta Firenze-Bologna, l'Osservatorio regionale monitoraggio epidemiologico (Orme-Tav) ha realizzato un sistema informativo che permette l'acquisizione, l'elaborazione e la restituzione dei dati a tutti i soggetti coinvolti e interessati. Leggi la sintesi relativa al periodo luglio-dicembre 2004. Consultabili anche l'anteprima dei dati raccolti (aggiornati a dicembre 2004) e le informazioni sui periodi precedenti. Un rapporto curato da Regione Marche e Inail presenta i dati degli anni 2000 e 2001 e aggiorna il database degli infortuni, con l'inserimento di quelli denunciati nel 2002. Lo scopo è contribuire, attraverso interventi mirati (per esempio, quello del mercato del lavoro e della sua evoluzione o quello del monitoraggio su infortuni e legge 626), alla migliore conoscenza del mondo delle imprese e dei problemi organizzativi e gestionali della sicurezza che inevitabilmente si ripercuotono nell'incidenza di infortuni e malattie professionali. I dati sugli infortuni denunciati nel triennio 2000-2002 mostrano che gli uomini subiscono più infortuni (77,5%), mentre la fascia d'età più colpita è 26-30 anni (14,6%) seguita da quella 31-35 anni (13,9%). Il settore più colpito è quello della “costruzione dei mezzi di trasporto”, seguito da quello della trasformazione e delle costruzioni. La qualifica professionale più frequente è quella degli operatori (12,1%), poi del meccanico (8,3%), del muratore (6,5%) e del falegname (4,1%). L'andamento degli infortuni presenta picchi nei mesi di marzo, luglio e ottobre. La maggior parte (97,8%) avviene nei giorni feriali, principalmente nei primi giorni della settimana. Scarica il rapporto, disponibile anche sul sito della Regione Marche. Leggi anche il rapporto sullo stato di salute dei lavoratori nelle Marche 200-2001.