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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Promozione della salute sessuale, relazionale e riproduttiva di adolescenti e giovani adulti: l’impegno dell’Emilia-Romagna

Silvana Borsari, Elena Castelli e Bruna Borgini - Direzione generale Cura della persona, salute e welfare, Regione Emilia-Romagna

 

7 dicembre 2017 – Con la Delibera regionale DGR n.1722/2017, pubblicata il 6 novembre scorso, l’Emilia-Romagna mira a fornire alle Aziende sanitarie locali alcune indicazioni operative dedicate alla promozione della salute sessuale, relazionale e riproduttiva di adolescenti e giovani adulti. L’idea di base è, infatti, quella di portare i cittadini a prendersi cura della propria salute fin dalla più giovane età, in spazi dedicati e con il supporto di persone adeguatamente formate.

 

La DGR fornisce definisce le indicazioni sui cosiddetti “Spazi Giovani” (ambienti interni ai consultori familiari riservati ai giovani dai 14 ai 19anni) da applicare in tutto il territorio dell’Emilia-Romagna per rendere omogenea l’offerta di servizi per questa fascia di popolazione.

Inoltre, la Delibera istituisce gli “Spazi Giovani Adulti” (dedicati alla fascia 20-34 anni) pensati per offrire gli strumenti necessari per una pianificazione familiare consapevole, per informare i cittadini sull’evoluzione della fertilità e promuovere attivamente stili di vita sani per la protezione della salute riproduttiva.

 

Infine, DGR n.1722/2017 prevede la contraccezione gratuita nei servizi consultoriali, per tutte le donne e gli uomini di età inferiore ai 26 anni, e per le donne di età compresa tra i 26 e i 45 anni con esenzione E02 (disoccupazione) o E99 (lavoratrici colpite dalla crisi) nei 24 mesi successivi a un’interruzione volontaria di gravidanza o nei 12 mesi dopo il parto.

 

La formazione degli operatori

Da diversi anni la Regione Emilia-Romagna promuove e sostiene progetti di educazione affettiva, sessuale e relazionale all’interno delle scuole secondarie di I e II grado, nei corsi di formazione professionale e in contesti extra scolastici (Centri di aggregazione giovanile, Centri per le famiglie, centri socio-educativi). I progetti sono rivolti ai preadolescenti, adolescenti e agli adulti di riferimento (insegnanti, genitori, educatori, operatori del territorio).

 

Inoltre, a partire dall’anno scolastico 2013/2014 ha avviato un monitoraggio annuale delle attività anche per rispondere agli obiettivi richiesti dal Piano regionale della prevenzione (anno 2015-2018), all’interno del quale sono state inserite queste iniziative.

 

Sistema informativo dei consultori familiari (Sico) e dati di attività

Fino dal 1993, i dati di attività (in forma aggregata) dei consultori familiari e le informazioni sul personale vengono rilevati dalla Regione tramite schede cartacee. A partire dal 1 luglio 2011 si è però passati a un sistema di dati informatizzati (Sico – Sistema informativo dei consultori familiari), su base individuale, che permette di monitorare in modo più puntuale l’attività dei servizi e di caratterizzarne meglio l’utenza.

 

I servizi oggetto della rilevazione comprendono, oltre ai consultori familiari propriamente detti, anche gli Spazi giovani e gli Spazi donne immigrate. Ogni anno viene elaborato un rapporto che restituisce i dati ricavati dal Sico con un commento sulle attività erogate dai servizi consultoriali. In questa reportistica vengono riportate anche le informazioni relative alle ore di apertura al pubblico delle sedi, le ore settimanali di presenza del personale e il personale (unità e totale ore settimanali) ricavate da una rilevazione cartacea annuale.

 

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