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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Ultimi aggiornamenti

21/7/2025 - West Nile in Italia: aggiornamento sui casi del Lazio

Al 20 luglio 2025 sono 10 i casi confermati di infezione da West Nile virus nell’uomo in Italia dall'inizio dell'anno. Sette di questi sono stati segnalati dalla Regione Lazio, tutti in provincia di Latina. L'aggiornamento, dopo il caso della persona deceduta proprio in provincia di Latina, viene dal sistema di sorveglianza coordinato dal ministero della Salute e supportato, per la parte umana, dall'ISS. Nella scorsa stagione, il bollettino del 25 luglio 2024, riportava 13 casi confermati e nessun decesso. Consulta l’aggiornamento.

 

17/7/2025 - Sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus: il bollettino periodico

Al via la pubblicazione del primo bollettino settimanale, per la stagione estivo-autunnale 2025, della sorveglianza integrata del West Nile e Usutu virus che riassume i dati aggiornati al 16 luglio 2025. Dal documento emerge che in Italia, nel 2025, dall’inizio della sorveglianza sono stati segnalati 5 casi confermati di infezione da West Nile Virus (WNV) nell’uomo, di cui 4 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (1 in Piemonte, 1 in Emilia-Romagna e 2 Lazio) e 1 caso di febbre (1 in Veneto). Il primo caso umano autoctono di infezione da WNV della stagione è stato segnalato dal Piemonte il 20 marzo nella provincia di Novara, sebbene si tratti di un caso sporadico in bassa stagione. Nello stesso periodo non sono stati segnalati casi di Usutu virus. La sorveglianza veterinaria ha confermato la circolazione del WNV in Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Toscana, Puglia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Emilia-Romagna, Marche (infezione verosimilmente contratta nel continente africano) e Lombardia. Le analisi molecolari hanno confermato la circolazione del WNV Lineage 1 e 2. Il bollettino è curato dal Dipartimento di Malattie infettive dell’ISS e dal Centro studi malattie esotiche (CESME) dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Abruzzo e del Molise “Giuseppe Caporale” (IZS Teramo), in collaborazione con la Direzione generale delle emergenze sanitarie e con la Direzione generale della salute animale del Ministero della Salute. Si ricorda che per prevenire l’infezione rimane fondamentale utilizzare forme di protezione individuale (usando repellenti, indossando abiti idonei come pantaloni lunghi e maglie a maniche lunghe) e strutturale (per esempio usando zanzariere alle finestre, bonificando l’ambiente circostante). Per approfondire consulta il “Bollettino N. 1 – 17 luglio 2025” (pdf 1,3 Mb) e la pagina dei bollettini periodici, e leggi il Comunicato Stampa.

 

3/7/2025 - Casi di arbovirosi in Italia: i dati al 30 giugno 2025

Dal 1 gennaio al 30 giugno 2025 al sistema di sorveglianza nazionale – coordinato dall’ISS – risultano 68 casi confermati di Dengue (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana 41 anni, 51% di sesso maschile, nessun decesso), 22 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana 49 anni, 50% di sesso maschile, nessun decesso), 4 casi di Zika virus (tutti importati, nessun decesso), 12 casi di TBE (tutti autoctoni, età mediana 55,5 anni, 67% di sesso maschile, nessun decesso) e 5 casi di Toscana virus (nessun decesso). La dashboard, in questo momento, fornisce dettagli solo per i casi di Dengue e Chikungunya e TBE poiché, per le altre malattie sotto sorveglianza, l’esiguità del numero dei casi osservati (≤5) non permette di dare maggiori informazioni sui singoli casi al fine di garantire la privacy dei pazienti. Per i dati sulle infezioni da West Nile e Usutu virus consulta la pagina dedicata. Per maggiori informazioni sui dati consulta la dashboard sulle arbovirosi, la pagina generale dedicata alla sorveglianza nazionale e ai bollettini periodici e il Primo Piano.

 

5/6/2025 - Casi di arbovirosi in Italia: i dati al 31 maggio 2025

Dal 1 gennaio al 31 maggio 2025 al sistema di sorveglianza nazionale – coordinato dall’ISS – risultano 60 casi confermati di Dengue (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 41 anni, 53% di sesso maschile, nessun decesso), 13 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana 50 anni, 54% di sesso maschile, nessun decesso), 4 casi di Zika virus (tutti importati, nessun decesso), 5 casi di TBE (tutti autoctoni, nessun decesso) e 1 caso di Toscana virus (nessun decesso). La dashboard, in questo momento, fornisce dettagli solo per i casi di Dengue e Chikungunya poiché, per le altre malattie sotto sorveglianza, l’esiguità del numero dei casi osservati (≤5) non permette di dare maggiori informazioni sui singoli casi al fine di garantire la privacy dei pazienti. Per i dati sulle infezioni da West Nile e Usutu virus consulta la pagina dedicata. Per maggiori informazioni sui dati consulta la dashboard sulle arbovirosi, la pagina generale dedicata alla sorveglianza nazionale e ai bollettini periodici e il Primo Piano.

 

30/1/2025 - West Nile e USUTU virus: le nuove Linee guida per le attività veterinarie di prevenzione sorveglianza e controllo dei virus

L’obiettivo del documento “Linee guida applicative e procedura per la programmazione e lo svolgimento delle attività veterinarie di prevenzione sorveglianza e controllo dei virus West Nile e USUTU”, pubblicate a gennaio 2024 dal Ministero della Salute, è essenzialmente quello di presentare una sintesi delle attività veterinarie contenute nel Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025 e fornire alle Regioni e PA di Trento e Bolzano le procedure relative alla stesura di ciascun Piano regionale. Infatti il Piano regionale riguarda non solo lo svolgimento dell’attività di prevenzione, sorveglianza e controllo territoriale delle malattie da virus West Nile (WNV) e USUTU (USUV) ma anche la gestione delle eventuali positività, tra cui le attività di refertazione (dal primo screening alla conferma diagnostica fino alla tipizzazione molecolare ivi incluso il flusso delle comunicazioni e dei dati). La sorveglianza integrata nei confronti della malattia della WND deve infatti tutelare la salute pubblica e la sanità animale, attraverso l’individuazione precoce della circolazione sul territorio italiano dei virus responsabili di questa malattia, attuando programmi di controllo mirati agli uccelli, agli equidi e alle zanzare. Per approfondire consulta il documento completo “Linee guida applicative e procedura per la programmazione e lo svolgimento delle attività veterinarie di prevenzione sorveglianza e controllo dei virus West Nile e USUTU” (pdf 1,6 Mb).