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Istituto Superiore di Sanità
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Sistema nazionale di sorveglianza delle arbovirosi: i bollettini periodici

Cosa sono le arbovirosi

Le arbovirosi sono malattie causate da virus trasmessi da vettori artropodi (arthropod-borne virus, come per esempio zanzare, zecche e flebotomi) tramite morso/puntura. Interessano sia l’uomo che gli animali. Al momento attuale si contano oltre 100 virus classificati come arbovirus, in grado di causare malattia nell’uomo. La maggior parte di questi appartengono a famiglie e generi tra i quali i Togaviridae (Alphavirus), i Flaviridae (Flavivirus) e i Bunyaviridae (Bunyavirus e Phlebovirus). In Italia, gli arbovirus possono essere causa di infezioni sia importate sia autoctone e possono causare malattie con manifestazioni cliniche diverse. Per questo motivo, le arbovirosi devono essere considerate nella diagnosi differenziale in caso di storia di viaggio all’estero o in presenza di nota diffusione sul territorio nazionale.

 

La sorveglianza nazionale

In Italia, sono soggette a sorveglianza speciale le seguenti arbovirosi: Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (TBE) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana.

 

Le attività di sorveglianza integrata delle arbovirosi in Italia sono coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e, nel caso delle sorveglianze dei virus West Nile e Usutu dall’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise (IZS-AM), in collaborazione con il ministero della Salute che, periodicamente, pubblica Piani di sorveglianza e risposta al fine di garantire un’individuazione precoce dei casi e ridurre il più possibile una eventuale diffusione.

 

In evidenza

Consulta la dashboard con i dati sulle arbovirosi

Dal 1 gennaio al 23 dicembre 2025 al sistema di sorveglianza nazionale risultano: 

  • 469 casi confermati di Chikungunya: 85 casi associati a viaggi all’estero e 384 casi autoctoni, età mediana 59 anni, 49% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati 6 episodi di trasmissione locale del virus Chikungunya in tre Regioni (Emilia-Romagna, Veneto e Toscana), di cui 3 consistenti in un caso sporadico ciascuno (tutti considerati già conclusi) e 3 rappresentati da focolai. Di questi 3 focolai:
    • il focolaio di maggiori dimensioni, con 318 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato principalmente in un Comune della Provincia di Modena (Emilia-Romagna) ed è considerato concluso
    • un altro focolaio, di dimensioni più contenute, con 61 casi confermati di infezione, tutti sintomatici, è localizzato in alcuni Comuni della Provincia di Verona (Veneto) ed è considerato concluso
    • il terzo focolaio, con 2 casi confermati di infezione, localizzato in un Comune della Provincia di Bologna (Emilia-Romagna) è, anch'esso, considerato concluso
  • 217 casi confermati di Dengue: 213 casi associati a viaggi all’estero e 4 casi autoctoni, età mediana, 41 anni, 58% di sesso maschile, nessun decesso. Sono stati identificati due eventi distinti di trasmissione locale del virus Dengue in due Regioni (Emilia-Romagna e Veneto), considerati ormai conclusi
  • 5 casi confermati di Zika virus: tutti importati, nessun decesso
  • 65 casi confermati di TBE: 61 casi autoctoni e 4 casi associati a viaggi all’estero, età mediana 57 anni, 62% di sesso maschile, con un decesso
  • 113 casi confermati di Toscana virus: 112 casi autoctoni e 1 caso associato a viaggio all’estero, età mediana 57 anni, 74% di sesso maschile, con un decesso.

Per i dati sulle infezioni da West Nile e Usutu virus consulta la pagina dedicata.

 

Per ulteriori dettagli consulta il “Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025”.

 

Leggi le FAQ aggiornate.

 

 

Archivio dei bollettini periodici

Anno 2024

Anno 2023

Anno 2022

Anno 2021

Anno 2020

Anno 2019

Anno 2018

Nell’ambito delle attività della sorveglianza delle arbovirosi in Italia, sono state prodotte delle schede infografiche relative ai casi umani confermati di infezione da virus Chikungunya, Dengue, Zika, Toscana e del virus della encefalite da zecche (Tbe) con esordio sintomi nel 2018 e notificati al sistema di sorveglianza. Le schede riportano i dati al 7 giugno 2019, consolidati con le Regioni e Province autonome.

 

 

Data di ultimo aggiornamento: 23 dicembre 2025

Data di creazione della pagina: 20 giugno 2019

Revisione a cura di: Flavia Riccardo, Antonino Bella, Martina Del Manso - Dipartimento Malattie infettive, Iss