Ultimi aggiornamenti
5/6/2025 - Casi di arbovirosi in Italia: i dati al 31 maggio 2025
Dal 1 gennaio al 31 maggio 2025 al sistema di sorveglianza nazionale – coordinato dall’ISS – risultano 60 casi confermati di Dengue (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana di 41 anni, 53% di sesso maschile, nessun decesso), 13 casi confermati di Chikungunya (tutti associati a viaggi all’estero, età mediana 50 anni, 54% di sesso maschile, nessun decesso), 4 casi di Zika virus (tutti importati, nessun decesso), 5 casi di TBE (tutti autoctoni, nessun decesso) e 1 caso di Toscana virus (nessun decesso). La dashboard, in questo momento, fornisce dettagli solo per i casi di Dengue e Chikungunya poiché, per le altre malattie sotto sorveglianza, l’esiguità del numero dei casi osservati (≤5) non permette di dare maggiori informazioni sui singoli casi al fine di garantire la privacy dei pazienti. Per i dati sulle infezioni da West Nile e Usutu virus consulta la pagina dedicata. Per maggiori informazioni sui dati consulta la dashboard sulle arbovirosi, la pagina generale dedicata alla sorveglianza nazionale e ai bollettini periodici e il Primo Piano.
30/1/2025 - West Nile e USUTU virus: le nuove Linee guida per le attività veterinarie di prevenzione sorveglianza e controllo dei virus
L’obiettivo del documento “Linee guida applicative e procedura per la programmazione e lo svolgimento delle attività veterinarie di prevenzione sorveglianza e controllo dei virus West Nile e USUTU”, pubblicate a gennaio 2024 dal Ministero della Salute, è essenzialmente quello di presentare una sintesi delle attività veterinarie contenute nel Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025 e fornire alle Regioni e PA di Trento e Bolzano le procedure relative alla stesura di ciascun Piano regionale. Infatti il Piano regionale riguarda non solo lo svolgimento dell’attività di prevenzione, sorveglianza e controllo territoriale delle malattie da virus West Nile (WNV) e USUTU (USUV) ma anche la gestione delle eventuali positività, tra cui le attività di refertazione (dal primo screening alla conferma diagnostica fino alla tipizzazione molecolare ivi incluso il flusso delle comunicazioni e dei dati). La sorveglianza integrata nei confronti della malattia della WND deve infatti tutelare la salute pubblica e la sanità animale, attraverso l’individuazione precoce della circolazione sul territorio italiano dei virus responsabili di questa malattia, attuando programmi di controllo mirati agli uccelli, agli equidi e alle zanzare. Per approfondire consulta il documento completo “Linee guida applicative e procedura per la programmazione e lo svolgimento delle attività veterinarie di prevenzione sorveglianza e controllo dei virus West Nile e USUTU” (pdf 1,6 Mb).