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Istituto Superiore di Sanità
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HBSC 2022: i risultati dell’indagine nella provincia di Bolzano

Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) analizza in profondità lo stato di salute degli adolescenti di 11, 13, 15 e dal 2022 anche di 17 anni al fine di offrire una fonte attendibile a cui attingere per formulare adeguate politiche di promozione della salute appunto in queste fasce di età. HBSC, svolto su scala nazionale con una cadenza quadriennale, è uno studio multicentrico internazionale realizzato con la collaborazione dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) in ben 51 nazioni. L'Italia ne fa parte dal 2002.

 

In particolare nella Provincia di Bolzano la procedura di campionamento ha seguito le linee guida tracciate a livello internazionale. La numerosità campionaria è di 1200 soggetti per fascia di età ed è stata maggiorata del 5% per i 13enni e del 15% per i 15enni e dei 17enni, al fine di considerare la presenza di eventuali alunni ripetenti. Le numerosità così ottenute sono state poi maggiorate del 10% per tenere conto dei tassi di non-rispondenza attesa degli alunni in base alle rilevazioni precedenti. Le informazioni sono state raccolte attraverso due questionari: uno per i ragazzi e uno per il Dirigente Scolastico.

 

Rispetto al contesto familiare si conferma il dato dell’analisi 2018 che vedeva come struttura familiare prevalente quella di tipo tradizionale. Si sottolinea, inoltre, un leggero aumento delle famiglie ricostituite. L'indicatore dello status socio-economico evidenzia un ulteriore calo delle famiglie benestanti rispetto all’indagine del 2014 e a quella del 2018, attestandosi al 39%. Aumentano di conseguenza le percentuali delle famiglie con stato economico medio e basso, con un incremento del 4%.

 

Per quanto concerne le abitudini alimentari e lo stato nutrizionale la Provincia di Bolzano ha una delle più basse prevalenze di sovrappeso e obesità tra gli adolescenti (13,3% contro la media italiana è del 22,6%). Il sovrappeso e l'obesità sono più frequenti nei ragazzi che nelle ragazze. Mentre il sottopeso è piuttosto raro tra gli adolescenti, ma è più comune tra le ragazze che tra i ragazzi. Il 60% degli 11enni fa regolarmente colazione, tra i 15enni solo il 50,6% dei ragazzi e il 35,1% delle ragazze. I dati sono leggermente peggiorati rispetto all'indagine del 2018. La frutta è più popolare tra gli adolescenti rispetto alla verdura; 2 adolescenti su 5 mangiano almeno una porzione di frutta al giorno, mentre solo 1 su 3 consuma verdura quotidianamente. Tuttavia è preoccupante che quasi 3 adolescenti su 10 non mangino frutta ogni giorno e che quasi 2 adolescenti su 3 non includano la verdura nella loro alimentazione quotidiana.

 

Dall'inchiesta emerge che per quanto riguarda lo sport e il tempo libero quasi due terzi dei giovani svolge attività fisica per almeno 4 giorni alla settimana per almeno 60 minuti al giorno. Nel resto d'Italia, invece, lo fa meno della metà dei giovani.

 

Tuttavia, anche le attività sedentarie sono molto diffuse nel tempo libero. Circa il 20% degli 11enni trascorre più di 2 ore al giorno davanti a un PC, un tablet o un cellulare. Tra i ragazzi di 13 e 15 anni il 38% e il 36% passano troppo tempo a giocare con i videogiochi, mentre il 46% dei ragazzi e il 55% delle ragazze sono attivi sui social network per più di 2 ore al giorno. In ogni caso i giovani altoatesini sono caratterizzati da un livello di attività fisica significativamente più elevato rispetto al resto del Paese.

 

Passando poi ad analizzare l'ambiente scolastico l’attuale indagine non evidenzia particolari differenze rispetto a quella del 2018. Restano alcune criticità legate alla necessità di ristrutturazione o adeguamento di spazi specifici quali laboratori o palestre. L’analisi dei dati mostra una riduzione della percezione di presenza di criminalità nell’area scolastica, così come una diminuzione del dato legato all’abbandono degli edifici. Si nota però un aumento della presenza di violenza e un dato stabile relativamente alla presenza di spaccio e consumo di droghe. Si registra un incremento anche della presenza di rifiuti in area scolastica. Rispetto al 2018 emerge un calo degli atti di bullismo. Di contro si rileva, invece, un incremento di circa il 5% del cyberbullismo.

 

Analizzando le varie tipologie di dipendenza si nota che il numero di giovani che afferma di non aver mai fumato negli ultimi 30 giorni è diminuito rispetto al 2018. Tuttavia, va tenuto presente che il questionario 2018 non prevedeva la domanda sulla sigarette elettroniche e che, oltre alle sigarette, ci sono altri prodotti a base di nicotina, come le buste di nicotina o snus, che non vengono considerati. Rispetto al 2018, il numero di giovani che non hanno mai consumato alcol è diminuito, mentre il consumo è aumentato in tutte le classi d'età. Le scommesse sportive mostrano tra i giovani un trend in leggera diminuzione.

 

Infine, un confronto dei comportamenti a rischio con lo stato socio-economico della famiglia (Family Affluence Scale, scala di agiatezza/ricchezza familiare) mostra come, ad eccezione del fumo, tutte le altre forme di consumo aumentino con l'aumentare dello status.

 

Rispetto a salute e benessere emerge che l’84,7% dei ragazzi considera il proprio stato di salute eccellente e buono. Le femmine percepiscono il proprio stato di salute meno positivamente rispetto ai coetanei maschi. Il disturbo maggiormente riferito è l’insonnia: 12 ragazze su 100 e 8 ragazzi su 100 dichiarano di soffrirne. I sintomi a componente psicologica maggiormente riferiti sono il sentirsi irritabile e nervoso riferiti rispettivamente dal 7,9% e dal 10% dei ragazzi e dal 16,7% delle ragazze. Più della metà degli intervistati dichiara di assumere farmaci almeno una volta al mese per almeno un sintomo.

 

Dai risultati relativi alle prime esperienze sessuali emerge un calo rispetto al 2018 dei 15enni che dichiarano di aver avuto rapporti sessuali completi che passa dal 19,2% al 14,7% del 2022. Una percentuale del 16,4% dichiara di aver fatto uso come metodo contraccettivo del coito interrotto e 9 ragazzi su 100 sono ricorsi alla contraccezione d’emergenza.

 

Analizzando poi l'utilizzo dei social appare evidente che rispetto al 2018 sono diminuiti i contatti online con amici e altre persone di riferimento come i familiari. Secondo la Gaming Disorder Scale la percentuale di giovani che mostrano un uso problematico dei videogiochi è maggiore tra i 13enni e tra i ragazzi rispetto alle ragazze. Per quanto concerne l'uso problematico dei videogiochi è più frequente nelle famiglie con uno status socio-economico basso.

 

Osservando poi l'impatto sui giovani da parte della pandemia da COVID-19 si nota che il 56,5% dei maschi e il 58,5% delle femmine hanno dichiarato di essere risultati positivi, mentre il 21,2% dei maschi e il 26,5% delle femmine affermano che la pandemia ha avuto conseguenze negative nella loro vita nel suo insieme.

 

Da ultimo un capitolo a parte è rappresentato dai 17enni. Di seguito alcuni dati significativi: l'81,6% ha una struttura familiare composta da padre e madre; il 50,7% ha uno status socio-economico medio; il 30,6% non fa mai la colazione; il 9,2% mangia frutta una volta a settimana; il 15% dei maschi e il 6,3% delle femmine sono in sovrappeso; solo l'11,3% dei maschi e il 5% delle femmine svolge attività fisica intensa al di fuori dell’orario scolastico; in totale il 7,1% dei ragazzi dedica 5 ore al giorno nel tempo libero a giocare con i videogiochi, PC/Tablet/ cellulare; il 92,7% dei ragazzi dichiara di non aver mai subito atti di bullismo; solo il 7,2% dei ragazzi afferma che la scuola gli piace molto; il 72,8% del totale afferma di non aver fumato negli ultimi 30 giorni; il 22,5% non si è mai ubriacato; il 20,2% dei ragazzi percepisce la propria salute come eccellente; il 55% del totale ha già avuto un rapporto sessuale completo; infine l'83,7% dei ragazzi afferma di avere contatti online quasi tutti i giorni con gli amici stretti.

 

 

Data di creazione della pagina: 18 gennaio 2024

Revisione a cura di: Silvia Andreozzi, Paola Nardone, Silvia Ciardullo – Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (CNAPPS), ISS