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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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HBSC 2022: i risultati dell’indagine in Friuli Venezia Giulia

Lo studio HBSC (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) analizza in profondità lo stato di salute degli adolescenti di 11, 13, 15 e dal 2022 anche di 17 anni al fine di offrire una fonte attendibile a cui attingere per formulare adeguate politiche di promozione della salute appunto in queste fasce di età. HBSC, svolto su scala nazionale con una cadenza quadriennale, è uno studio multicentrico internazionale realizzato con la collaborazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in ben 51 nazioni. L'Italia ne fa parte dal 2002.

 

In particolare in Friuli Venezia Giulia è stato preso in esame un campione costituito da ragazzi di 11, 13, 15 e 17 anni che frequentano rispettivamente le prime e le terze classi delle scuole secondarie di I grado e le classi seconde e quarte delle scuole secondarie di II grado. La numerosità campionaria è pari a 1200 soggetti per fascia di età; tale valore è stato maggiorato del 5% per la fascia di età dei 13enni e del 15% per la fascia di età dei 15enni e dei 17enni al fine di considerare la presenza di eventuali alunni ripetenti. Sono state prese in esame 124 classi per la scuola secondaria di I grado e 145 classi per la scuola secondaria di II grado, per un totale di 269 classi.

 

Rispetto al contesto familiare si conferma la netta prevalenza di nuclei in cui sono presenti entrambi i genitori. Le situazioni alternative rappresentano il 19% circa delle realtà in cui vivono i ragazzi, situazioni queste ultime a maggior rischio di svantaggio economico e sociale.

 

Per quanto concerne le abitudini alimentari e lo stato nutrizionale il 17,4% dei ragazzi è in eccesso ponderale, con frequenza maggiore nei maschi rispetto alle femmine; inoltre il 18% dei ragazzi non fa mai la prima colazione prima di andare a scuola, infine il 15% consuma frutta e il 19% verdura più volte al giorno. Va sottolineato che il 14% dei ragazzi consuma dolci almeno una volta al giorno e l'11% anche più volte al giorno. Si è ridotto invece il consumo di bevande zuccherate, solo il 4% infatti le assume tutti i giorni e il 6% più volte al giorno. Circa un ragazzo/a su 4 a 15 anni riferisce di essere “a dieta”.

 

Dall'inchiesta emerge che per quanto riguarda lo sport la maggioranza dei ragazzi svolge un’attività fisica dai 2 ai 4 giorni a settimana e solo 1 su 10 raggiunge il livello raccomandato pari a 7 giorni alla settimana. Le ragazze risultano essere più sedentarie rispetto ai coetanei maschi. La rilevazione conferma che circa un ragazzo/a su 4 dedica oltre due ore al giorno a guardare la TV/video e a giocare con videogiochi, computer, tablet o smartphone. Più del 30% dei ragazzi passa oltre due ore al giorno sui social network. Tutti questi comportamenti sedentari aumentano con il crescere dell’età e i maschi risultano avere una maggiore frequenza di utilizzo dei vari device.

 

Passando poi ad analizzare l'ambiente scolastico il 62% dei Dirigenti Scolastici è d’accordo sulla necessità di sottoporre la propria scuola a lavori di restauro. Dai dati raccolti emerge come l’integrazione tra studenti e professori per quel che riguarda la pianificazione delle diverse attività scolastiche sia senza dubbio da migliorare. Il bullismo rimane un fenomeno da tenere sotto controllo. Circa 1 su 6 segnala di aver subito atti di bullismo negli ultimi due mesi. Gli atti di cyberbullismo sembrano interessare maggiormente le ragazze, nella fascia d’età dei 13 anni (18%).

 

Analizzando le varie tipologie di dipendenza si nota che il 10% tra gli 11 e i 15 anni fuma con una frequenza molto più elevata tra i 15enni (25%). Al fumo di sigaretta si aggiunge l’utilizzo della sigaretta elettronica che è riferita dal 9% dei ragazzi/e. Il consumo di alcol è preoccupante: un ragazzo/a su 4 ha dichiarato di aver consumato alcolici nell’ultimo mese. Il fenomeno dell’ubriachezza aumenta con l’aumentare dell’età. Il 22% dei 15enni ha fatto uso di cannabis. Il 35% dei maschi e il 18% delle femmine hanno dichiarato di aver giocato d’azzardo. Uno stato socio-economico familiare più alto è associato a una percentuale maggiore di ragazzi che consumano alcol, che fumano cannabis e che praticano il gioco d’azzardo.

 

La percezione dello stato di salute e di benessere dei giovani fra 11 e 17 anni si caratterizza per una evidente differenza fra femmine e maschi: le ragazze hanno una percezione dello stato generale di salute molto meno soddisfacente rispetto ai maschi. La percezione del benessere psicologico diminuisce al crescere dell’età. Quasi un ragazzo su 5 riporta di aver già avuto rapporti sessuali completi. Tuttavia il 28% dei ragazzi non ha utilizzato il preservativo e il 48% ha utilizzato il coito interrotto.

 

L’analisi dei dati legati al tema dei social media evidenzia una frequenza elevata di utilizzo di questi strumenti come forma di comunicazione tra i ragazzi. La maggior parte dei ragazzi ha contatti giornalieri tramite i social. Una particolare attenzione merita anche l’utilizzo problematico dei social media poiché è noto che un uso eccessivo può avere ripercussioni sulla salute psico-fisica degli adolescenti. Anche l’uso dei videogiochi è un fenomeno che sembra in continua crescita tra i giovani, con un uso problematico in circa il 19% dei ragazzi.

 

Passando poi a valutare l'impatto che la pandemia da COVID-19 ha avuto sul campione preso in esame emerge che il 44% è stato positivo. Nel corso della pandemia gli adolescenti hanno riportato cambiamenti in vari aspetti della loro vita. I dati mostrano un effetto positivo sui rapporti con le famiglie (51%), con gli amici (41%) e sul rendimento scolastico (41%), mentre il 40% ritiene che la propria salute mentale ne abbia risentito negativamente. Le principali fonti di informazione sulla pandemia sono state giornali e TV (53%), la famiglia (49%), e i social media (36%). Tra le misure di prevenzione igienico-sanitarie adottate dai giovani durante il periodo pandemico le più utilizzate sono state: la mascherina (88%) e l’essersi lavati regolarmente le mani (69%); mentre tra le misure di distanziamento sociale prevalgono l’essere rimasti a casa in presenza di sintomi (73%) e l’aver evitato contatti a rischio (63%).

 

Un capitolo a parte è rappresentato da 17enni. Il 15% dei ragazzi è in eccesso ponderale con percentuali maggiori nei maschi. Circa un 17enne su 2 consuma tutti i giorni la prima colazione. Il consumo di bibite zuccherate e gassate almeno una volta al giorno è invece simile tra maschi e femmine (maschi 8% vs femmine 7%). La percezione della propria immagine corporea rimane un problema molto sentito specie tra le femmine, il 43% delle quali si percepisce grassa o molto grassa. Le ragazze mostrano una frequenza maggiore di percezione distorta della propria immagine corporea rispetto ai coetanei maschi. La pratica dell’attività fisica moderata-intensa quotidiana è maggiore nei maschi (7% vs 4%). Più di un 17enne su 3 dedica oltre due ore al giorno a guardare la TV/video e a giocare con videogiochi, computer, tablet o smartphone, con frequenza maggiore nei maschi. Più del 44% dei ragazzi inoltre passa oltre due ore al giorno sui social network con frequenze più elevate nelle femmine. Più di un 17enne su 3 ha affermato di aver fumato almeno un giorno negli ultimi 30. Anche il consumo di alcol almeno una volta negli ultimi 30 giorni (73%) ha una frequenza simile per entrambi i generi. Il 66% delle ragazze e il 62% dei ragazzi dichiara di non aver mai fumato cannabis negli ultimi 30 giorni. Il 30% ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita con marcate differenze di genere (maschi 42% vs femmine 18%). La percezione del proprio stato di salute come “eccellente/buona” è maggiore nei maschi (83%) rispetto alle ragazze (70%). Il 37% del campione senza differenza di genere ha dichiarato di aver avuto rapporti sessuali completi. Infine la maggioranza dei ragazzi ha contatti giornalieri tramite i social. L’utilizzo problematico dei videogiochi interessa un ragazzo/a su 4.

 

 

Data di creazione della pagina: 11 gennaio 2024

Revisione a cura di: Silvia Andreozzi, Paola Nardone, Silvia Ciardullo – Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute (CNAPPS), ISS