Ultimi aggiornamenti
13/2/2025 – Sorveglianza della mortalità materna: su Scientific Reports i risultati di uno studio dell’ItOSS
In occasione dell’aggiornamento delle pagine della letteratura di riferimento e delle pubblicazioni a cura del gruppo di lavoro della sezione Sorveglianza ostetrica (ItOSS) del sito EpiCentro, segnaliamo l’articolo “Maternal mortality in Italy estimated by the Italian Obstetric Surveillance System” pubblicato a dicembre 2024 sulla rivista Scientific Reports. Lo studio è stato condotto dal sistema di sorveglianza ostetrica italiana (Italian Obstetric Surveillance System – ItOSS) e descrive, grazie alla triangolazione di diverse fonti di informazione, la prima stima nazionale del rapporto di mortalità materna (MMR – Maternal Mortality Ratio) disponibile in Italia per il periodo 2011-2019. L’MMR nazionale è risultato pari a 8,4 morti materne ogni 100.000 nati vivi, con un trend in significativa riduzione e in linea con quanto rilevato in altri Paesi europei, come Francia e Regno Unito, che dispongono di un sistema di sorveglianza avanzato della mortalità materna e partecipano all’International Network of Obstetric Survey System (INOSS), coordinato dall’ItOSS. Nonostante le stime mostrino una riduzione statisticamente significativa delle morti da emorragia ostetrica, la condizione si conferma al primo posto tra le morti materne dirette entro 42 giorni dall’esito della gravidanza. Il suicidio, le neoplasie e la patologia cardiovascolare rappresentano invece le prime tre cause per frequenza delle morti materne entro un anno dall’esito della gravidanza. Si tratta di condizioni per le quali occorrono competenze e reti assistenziali multidisciplinari e un “cambio di paradigma” nell’assistenza al percorso nascita. Occorre promuovere lo screening universale per i problemi di salute mentale in epoca perinatale e la loro presa in carico da parte di reti multiprofessionali integrate di servizi di I e II livello, facilitare l’identificazione precoce delle donne a rischio di patologia cardiovascolare e la loro gestione multiprofessionale dall’epoca pre-concezionale al dopo parto e supportare la ricerca sui tumori in gravidanza per migliorarne la gestione. Per approfondire leggi l’articolo completo.