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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2016-2023

6/7/2023 - Convegno nazionale GISMa 2023: on line le presentazioni

Sono on line sul sito del Gruppo Italiano per lo Screening Mammografico (GISMa) le presentazioni del convegno nazionale GISMa – “Screening mammografico: impronte, traiettorie, percorsi”, che si è tenuto il 17-19 maggio 2023 a Bari. L’evento si è svolto in due giornate durante le quali sono state trattate diverse tematiche: storia e obiettivi dello screening mammografico e differenze con gli altri screening oncologici; caratteristiche del test di screening; mammografia digitale e tomosintesi; metodiche complementari come l’ecografia; survey dell’Osservatorio Nazionale Screening (ONS); cancer detection rate, recall rate e sovra diagnosi; cancri d’intervallo e tumori di stadio avanzato; doppia lettura e sistemi di intelligenza artificiale; refertazione strutturata; aspetti medico-legali; screening al Sud tra difficoltà e potenzialità; invito di screening e piattaforme di comunicazione con le esperienze regionali; associazionismo femminile per lo screening e le 100 domande dello screening mammografico. Il convegno ha previsto anche una sessione di presentazione degli abstract e due workshop, il primo sul nuovo Piano Oncologico Nazionale (PON) e il secondo congiunto GiSMa-ONS sul ruolo della tomosintesi nello screening mammografico. Infine, l’ultima giornata è stata dedicata ai corsi satellite destinati ai tecnici sanitari di radiologia medica, fisici, infermieri, assistente sanitari, medici e biologi. Per approfondire visita il sito del GISMa e consulta le presentazioni del convegno.

 

22/6/2023 - On line il Rapporto ONS 2021

È on line sul sito dell’Osservatorio nazionale screening (ONS) il “Rapporto ONS 2021”, disponibile in versione dinamica nelle pagine del sito dedicate e in versione scaricabile. Dati e commenti mostrano l’andamento dei tre programmi di screening oncologici (mammografico, cervicale e colorettale) fra il 2011 e il 2021. Come ogni anno, concorre alla pubblicazione anche l’aggiornamento dei dati della sorveglianza PASSI. Dal rapporto emerge che nel 2021 sono state invitate più di 13 milioni di persone e sono stati eseguiti 5 milioni e mezzo di test di screening, con un recupero rispetto al 2020 e un ritorno alle numerosità del 2019. Per quanto riguarda lo screening mammografico, nel 2021 il valore di copertura degli inviti è stato pari all’86%, superiore di 27 punti percentuali rispetto al 2020 (59%) e di poco inferiore al valore del 2019 (88%). Nel 2021 sono state invitate allo screening cervicale con Pap test o Hpv test oltre 3 milioni di donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. L’estensione degli inviti è risultata pari all’88,3%, con un importante recupero rispetto al 2020 (64,7%) e un riallineamento rispetto al 2019 (89,1%). Relativamente allo screening colorettale, nel 2021 sono stati invitati quasi 6 milioni e mezzo di cittadini di età compresa tra i 50 e i 69 anni a eseguire il test per la ricerca del sangue occulto (Sof). Il valore di estensione è stato pari al 79%, superiore di 27 punti percentuali rispetto al 2020 e di circa 4 punti percentuali rispetto al 2019. Per approfondire visita il sito dell’ONS e le pagine dedicate.

 

1/6/2023 - Screening oncologici: gli opuscoli multilingua

La Regione Lazio, in collaborazione con Medici senza frontiere (MSF), ha pubblicato degli opuscoli multilingua (ognuno in 14 lingue differenti) sui tre percorsi di screening oncologici che il Sistema Sanitario Regionale mette a disposizione. In campo oncologico effettuare diagnosi preventive è fondamentale per aumentare le possibilità di guarigione. Lo screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella prevede una mammografia ogni due anni per le donne comprese nella fascia d'età 50-69 anni, con possibilità anche per la fascia 70-74 anni. Lo screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero comporta un Pap-test ogni tre anni per le donne nella fascia d'età dai 25 ai 29 anni e un test HPV HR con cadenza quinquennale per le donne nella fascia d'età dai 30 ai 64 anni. Infine, lo screening per la prevenzione del tumore del colon retto si basa, sia per gli uomini che per le donne nella fascia d'età 50-74 anni, su un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci da effettuarsi ogni 2 anni. È possibile ritirare il test presso uno dei centri ASL o delle farmacie aderenti. Da ultimo la partecipazione ai programmi di screening avviene su invito della ASL che contatta le persone nelle fasce d'età interessate. Per maggiori informazioni consulta il sito della Regione Lazio.

 

20/4/2023 - Screening oncologici: dieci buone pratiche per la comunicazione

È on line sul sito dell’Osservatorio nazionale screening (Ons) il documento “Screening oncologici: dieci buone pratiche per la comunicazione”, redatto dal Gruppo comunicazione interscreening (Gic) con l'obiettivo di realizzare una guida per approcciarsi alla comunicazione in modo pianificato ed efficace e costruire fiducia e credibilità attraverso l’attivazione di un canale permanente di ascolto. Per i programmi di screening disporre di un piano di comunicazione è fondamentale anche perché, prevedendo specifici indicatori di qualità, la pianificazione permette di identificare i criteri per monitorare e valutare i risultati che la comunicazione ha prodotto, nell’ottica di ottimizzare l’offerta dei servizi ai bisogni della popolazione. La versione elettronica del documento è accessibile anche dai siti del GismaGisci e Giscor.

 

16/6/2022 - Salute della popolazione transgender

Il 7 giugno sono stati presentati alcuni dati preliminari relativi allo “Studio sullo stato di salute della popolazione transgender adulta in Italia” condotto dall’ISS in collaborazione con centri clinici distribuiti su tutto il territorio nazionale e associazioni/collettivi transgender. Dallo studio emerge soprattutto la difficoltà di accedere ai servizi sanitari, in particolare agli screening oncologici, con la percentuale di chi si sente discriminato che arriva al 46%. Soltanto il 20% delle persone transgender assegnate femmina alla nascita esegue il pap-test, mentre soffre di depressione circa il 40% delle persone transgender e il 60% dei casi del campione analizzato dichiara di non fare attività fisica. La ricerca condotta dall’ISS è divisa in quattro sezioni: dati socio-anagrafici, stili di vita, stato di salute, identità di genere e salute. I risultati saranno oggetto a breve di pubblicazione. Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa 41/2022 dell’ISS.

 

21/10/2021 - I numeri del cancro in Italia: online l’undicesima edizione

In Italia si muore di cancro meno rispetto alla media europea (-13% negli uomini e -10% nelle donne). Nel 2021 si registra, infatti, un calo dei decessi per tumori e un miglioramento nella sopravvivenza. Più in generale, negli ultimi sei anni, si è osservato un calo complessivo della mortalità per cancro del 10% negli uomini e dell’8% nelle donne. L’alto livello dell’assistenza oncologica in Italia è evidenziato dalle percentuali di sopravvivenza a 5 anni, che migliorano per tutte le neoplasie (59,4% negli uomini e al 65% nelle donne). Evidente il peso della pandemia di COVID-19 sull’assistenza oncologica: si osservano, infatti, neoplasie in fase sempre più avanzata, un calo del numero delle operazioni rispetto al 2019 e maggiori dimensioni della malattia al momento dell’intervento rispetto a quelle rilevate nel periodo pre-COVID. Sono alcuni dei dati che emergono dal rapporto “I numeri del cancro in Italia 2021”, presentato il 20 ottobre all’ISS. Il volume descrive gli aspetti relativi a diagnosi e terapia delle neoplasie grazie al lavoro congiunto di: Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Registri Tumori Italiani (Gruppo di Lavoro Numeri 2021), Società Italiana di Anatomia Patologica e di Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP), Fondazione AIOM, sorveglianze PASSI e PASSI d’Argento (PdA) dell’ISS e Osservatorio Nazionale Screening (ONS). In particolare, PASSI e PdA offrono molte informazioni sulla diffusione nella popolazione generale dei fattori di rischio comportamentali coinvolti nella genesi dei tumori, sulla partecipazione dei cittadini agli screening oncologici e sul profilo delle persone con una diagnosi di tumore. Quest’anno le due sorveglianze ISS si sono concentrate sull’impatto della pandemia sugli stili di vita. Per approfondire consulta il volume completo il volume “I numeri del cancro in Italia 2021” (pdf 1,6 Mb).

 

19/12/2019 - Gli screening oncologici in Lombardia. Report dei dati di attività 2017

Una fotografia delle attività dei centri screening per la diagnosi precoce del cancro della mammella, del colon retto e della cervice uterina operanti nel territorio lombardo, aggiornate ogni anno dalle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) e inviate al Ministero della Salute: questa la panoramica offerta dal rapporto “Gli screening oncologici in Lombardia. Report dei dati di attività 2017” pubblicato a novembre 2019 dalla Regione Lombardia. I programmi di screening mammografico e colorettale sono attivi dal 2007, mentre quello relativo alla cervice uterina è in fase di completamento. Dai dati emerge che, nel 2017 sono state invitate alla mammografia di screening 611.891 donne in età target 50-69 anni e hanno aderito in 363.193 (con un tasso di adesione pari a 67,1%). Di queste, 19.189 sono risultate positive, con un tasso di approfondimento del 5,3%. Nello stesso anno sono state invitate 1.260.441 persone (uomini e donne) di età compresa fra 50 e 69 anni all’esecuzione del test di screening per la prevenzione del tumore del colonretto con un'adesione pari a 576.399 (pari al 47,4%). Di queste 26.492 sono risultate positive, mentre 8459 hanno avuto una diagnosi di patologia. Infine 210.910 donne in età target sono state invitate a sottoporsi allo screening cervicale. Hanno aderito in 99.700 per il pap test e 3290 per l'HPV-DNA. Da ultimo 2658 sono state inviate a colposcopia dopo pap test positivo e 358 hanno avuto una diagnosi di CIN2+(neoplasia intraepiteliale cervicale di alti grado) o di tumore. Per approfondire consulta il documento completo “Gli screening oncologici in Lombardia. Report dei dati di attività 2017” (pdf 1 Mb).

 

17/5/2018 - “Salvate Eva in Sicilia”, un’indagine sull’adesione allo screening per il carcinoma della cervice uterina

“Salvate Eva in Sicilia” (Ses) è un’indagine sull’adesione delle donne siciliane allo screening organizzato del cancro del collo uterino tramite il Pap-test realizzata nell’ambito del terzo master universitario di II livello Prospect (leggi il commento). Dai questionari somministrati per via telefonica a 365 donne di 25-64 anni di età (media 49 anni) iscritte nelle anagrafi sanitarie delle 9 Aziende sanitarie provinciali (Asp) siciliane e rappresentative di 1.395.866 donne residenti risulta che il 67% delle donne ha effettuato un Pap-test nell’ultimo triennio, il 18% ha fatto trascorrere più di 3 anni dall’ultimo esame, il 14% non l’ha mai effettuato. Tra gli interventi più influenti per favorire l’adesione allo screening l’84% delle donne indica il consiglio del medico/operatore sanitario, il 69% la lettera d’invito ricevuta dalla propria Asp e il 57% le campagne informative di promozione del test di screening della cervice uterina. Leggi il commento di Angela Giusti (Cnapps-Iss) e scarica il report “Salvate Eva in Sicilia. Indagine conoscitiva 2016 sull’adesione allo screening organizzato del cervicocarcinoma” (pdf 3 Mb) pubblicato su Rapporti Istisan 17/26.

 

15/12/2016 - On line il rapporto Ons 2016

Quasi 13 milioni di inviti nel 2015 (12.987.253, un milione di più che nel 2014) e poco meno di 6 milioni di test (5.876.046, oltre 300.000 in più rispetto al 2014) effettivamente eseguiti. Nel 2015 più dell’80% della popolazione italiana in età target viene regolarmente invitata allo screening mammografico, poco meno a quello cervicale e colorettale. Questi numeri positivi non si distribuiscono, però, in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale: molti dei miglioramenti del 2015 sono a merito di alcune Regioni del Centro Sud (in particolare Lazio, Abruzzo, Sicilia e Sardegna). Sono alcuni dei dati presentati nel rapporto 2016 dell’Osservatorio nazionale screening (Ons). L’edizione di quest’anno si presenta in una forma completamente rinnovata che intende facilitare l’accesso ai dati presentando i risultati dell’attività dei programmi di screening in modalità dinamica. Per chi non vuole rinunciare alla carta rimane comunque possibile scaricare la versione in pdf del rapporto. Per approfondire consulta sul sito dell’Ons la pagina di presentazione e quella dedicata al Rapporto 2016.

 

(12 maggio 2016) Test Hpv validati per lo screening cervicale

È online il documento “Test Hpv validati per lo screening del carcinoma della cervice uterina – Rapporto N. 1” (pdf 484 kb) che riporta quali test Hpv sono, ad oggi, clinicamente validati per l’uso come test primario. Questo documento ha origine dalla richiesta del Piano nazionale della prevenzione 2014-2018 di implementare lo screening cervicale con Hpv primario nelle Regioni entro il 2018. Per farlo l’Osservatorio nazionale screening ha dato mandato a un gruppo di lavoro del Gisci (Gruppo italiano screening del cervicocarcinoma) di predisporre un aggiornamento periodico dei test Hpv in commercio validati secondo quanto riportato nel documento Hta (Health Technology Assessment) Hpv del 2012.

 

(28 aprile 2016) Consensus conference “Vaccino contro l’Hpv e screening”

È disponibile on line il documento finale della Consensus Conference promossa dall’Osservatorio nazionale screening (Ons) e dal Gruppo italiano screening cervicocarcinoma (Gisci) “Definizione del percorso di screening nelle donne vaccinate contro l’Hpv” (pdf 2,1 Mb), che si è tenuta a Firenze lo scorso 5 Novembre. L’evento, che ha visto la partecipazione di un gruppo interdisciplinare con rappresentanti di diverse Società scientifiche e Istituzioni, ha portato all’elaborazione di un documento di consenso che fornisce indicazioni per lo screening del cervico-carcinoma basate sulle migliori evidenze scientifiche. Per maggiori informazioni visita il sito Gisci.

 

(25 febbraio 2016) Indagine sull’adesione allo screening cervi organizzato del cancro del collo dell’utero: presentati i risultati preliminari

In Sicilia sono oltre 160 le donne che annualmente contraggono il cancro e 45 quelle che ne muoiono. La realizzazione di un test salva-vita (come il Pap test), nell’ambito dello screening organizzato e offerto gratuitamente, non raggiunge che due terzi delle donne, così che sono oltre 500 mila le siciliane che non beneficiano di questo servizio nei tempi previsti (una volta negli ultimi 3 anni). Questa percentuale si riduce al 39% se si considerano solo le donne che hanno ricevuto la lettera d’invito all’esame e a un ulteriore 27% se si considerano le donne che hanno fatto l’esame in maniera totalmente gratuita. Sono alcuni dei dati presentati il 19 febbraio scorso a Caltanissetta presso il Centro per la formazione permanente e l’aggiornamento del personale del servizio sanitario (Cefpas) della Regione Siciliana. La giornata è stata dedicata alla comunicazione dei risultati preliminari della survey regionale “Salvate Eva: indagine sull’adesione allo screening organizzato del cancro del collo dell’utero” realizzata nell’ambito del Master Universitario biennale di II livello in “Promozione della Salute della Popolazione ed Epidemiologia applicata alla Prevenzione – Prospect”. Leggi la presentazione di Angela Giusti, e Alberto Perra (Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute, Cnesps – Iss).

 

(28 gennaio 2016) Mammografia: al via due trial per la tomosintesi

L’Osservatorio nazionale screening (Ons) ha pubblicato il razionale (pdf 171 kb) di due studi randomizzati, partiti tra il 2014 e il 2015, mesi a punto per verificare l’efficacia dell’uso della tomosintesi nello screening mammografico nel ridurre la mortalità o almeno, come outcome surrogato, nel ridurre l’incidenza di tumori in stadio avanzato dopo uno screening con tomosintesi, confrontato a uno screening con mammografia 2D. Per maggiori informazioni scarica il documento completo (pdf 171 kb).