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Istituto Superiore di Sanità
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Malattie croniche non trasmissibili. I numeri che non vediamo

Ogni due secondi, nel mondo, una persona che ancora non ha compiuto settant’anni di età muore a causa di una malattia cronica non trasmissibile (MCNT): patologia cardiaca, cancro, diabete e patologia polmonare hanno superato la patologia infettiva come principali cause di morte a livello globale. Come ormai noto, questi decessi prematuri possono, però, essere in gran parte evitati.

 

Nel rapporto “Invisible numbers: the true extent of noncommunicable diseases and what to do about them” pubblicato a settembre 2022, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) vuole rafforzare la consapevolezza sulla gravità della portata, a livello mondiale, delle MCNT. Il rapporto è stato presentato in occasione della Prima Riunione Annuale dell’Heads of State and Government Group for the Prevention of NCDs. Nella stessa occasione è stato lanciato il “Noncommunicable Diseases Data Portal”, che per la prima volta riunisce tutti i dati OMS su MCNT e relativi fattori di rischio, riferiti a 194 Paesi.

 

Lo scopo del documento è mostrare a membri dei governi e policymaker di tutti i settori i dati - i “numeri invisibili” - relativi al reale impatto di queste malattie, e cosa può essere fatto per invertire questa tendenza, anche avvalendosi del supporto degli strumenti che l’OMS ha già messo e mette a disposizione degli Stati Membri.

 

Le sezioni principali in cui è articolato il Rapporto sono quattro (Cosa sono le malattie croniche non trasmissibili? Perché le malattie croniche sono importanti? Cosa può essere fatto? e Come cambiare i numeri), per ognuna delle quali sono riportati i dati più aggiornati a disposizione. A queste, si aggiunge una serie di FAQ dedicata alle MCNT.

 

Cosa sono le malattie croniche non trasmissibili?

Ogni anno le malattie croniche non trasmissibili sono responsabili del 74% dei decessi a livello globale, e milioni di persone vivono con almeno una MCNT. La loro insorgenza è legata a fattori di rischio comportamentali (uso di tabacco, alimentazione non salutare, uso dannoso di alcol e inattività fisica), biologici (aumentata pressione sanguigna, sovrappeso e obesità, aumentato glucosio nel sangue e colesterolo) e ambientali (inquinamento dell’aria, sia outdoor che indoor).

 

Fare ciò che è giusto per la nostra salute - viene ricordato nel documento - non dipende solo dalle nostre scelte individuali, dal desiderio di stare in salute o dal sapere cosa è giusto per noi. Piuttosto, le nostre azioni sono fortemente influenzate da fattori sociali, culturali e ambientali, e da fattori commerciali. Uso di tabacco, alimentazione non salutare e consumo dannoso di alcol subiscono l’effetto dei determinanti commerciali di salute: formulazione, design delle confezioni, marketing e promozione di prodotti; si tratta di attività del settore privato che influenzano tutti i consumatori, in modo particolare i più giovani.

 

Il rapporto si concentra maggiormente sui quattro principali gruppi di MCNT, malattie cardiovascolari, respiratorie, cancro e diabete, sebbene venga precisato che l’ambito delle condizioni croniche non trasmissibili sia più ampio e includa anche la sfera della salute mentale.

 

Perché le malattie croniche sono importanti?

La comprensione dell’impatto delle MCNT sulla salute di individui e famiglie non si è ancora tradotta in un’azione di contrasto adeguata, né a livello nazionale né a livello globale. Questa inazione è dovuta, in parte, a una mancata consapevolezza dell’entità del costo che hanno sulla salute, sull’equità e sulle economie: le MCNT rappresentano un’enorme spesa per le economie globali e nazionali e, tra il 2011 e il 2030, il costo della perdita di produttività dovuta ai quattro principali gruppi di MCNT è stimato in 30.000 miliardi di dollari. Una sottosezione del rapporto è dedicata alla relazione tra pandemia di COVID-19 e MCNT, in termini di accesso alle cure per persone con MCNT, esposizione a fattori di rischio ed esiti dell’infezione.

 

Cosa può essere fatto?

L’OMS sottolinea che una soluzione esiste. I Paesi hanno il potere di invertire la tendenza dell’andamento delle MCNT, e possono farlo attraverso: volontà politica, giuste politiche e giusti interventi, assistenza sanitaria più solida, difesa dei gruppi vulnerabili.

 

L’azione di contrasto alle MCNT si deve basare sull’evidenza, e l’evidenza di ciò che deve essere fatto la si sta costruendo da diversi anni. Il “Global Action Plan for the Prevention and Control of NCDs 2013–2020” (ora esteso al 2030) definisce le azioni contro i principali fattori di rischio delle MCNT e il rafforzamento delle risposte dei sistemi sanitari nazionali. Inoltre, indica nove obiettivi globali volontari che possono aiutare i Paesi a identificare le priorità per ridurre la mortalità da MCNT e migliorare i servizi sanitari. Raggiungere questi obiettivi rappresenterebbe un grande risultato in termini di riduzione delle MCNT e dei relativi fattori di rischio.

 

Spendere su un numero limitato di interventi raccomandati dall’OMS per la prevenzione e il trattamento delle MCNT (i best buys, un set di misure attuabili in tutti i Paesi e potenzialmente in grado di prolungare la vita in buona salute di milioni di persone) è un investimento economicamente molto vantaggioso per evitare il devastante impatto sanitario e socioeconomico delle MCNT. Da qui al 2030, l’investimento sui best buys potrebbe generare benefici economici e sociali per oltre 230 miliardi di dollari nei Paesi a basso reddito, e se ogni Paese adottasse interventi di provata efficacia almeno 39 milioni di morti per MCNT potrebbero essere evitate.

 

Come cambiare i numeri

Le MCNT rappresentano un problema per tutti i Paesi: un cambiamento è possibile se i governi collaborano con i partner giusti per stabilire le priorità su cui interventire, scegliendo e attuando le politiche e gli interventi che possono fare la differenza. A supporto degli Stati membri, l’OMS mette a disposizione dei technical packages, disponibili anche nel Noncommunicable Diseases Data Portal, in cui sono riportate evidenze e motivazioni alla base degli interventi proposti, insime a indicazioni e kit utili alla loro implementazione. Inoltre, nel 2022 ha pubblicato l’“Implementation Roadmap for the Global Action Plan on the Prevention and Control of NCDs (GAP) 2023–2030”, che offre ai Paesi ulteriori indicazioni per accelerare i progressi e reindirizzare i piani di azione nazionali, intraprendendo un percorso sostenibile per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Global Action Plan, nonché l’obiettivo di sviluppo sostenibile sulla riduzione delle morti premature per MCNT (SDG - Sustainable Development Goals 3.4).

 

Come riportato nella Prefazione del Rapporto, firmata dal Direttore Generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, “Invisible numbers” è un documento che non solo vuole rimarcare quale sia la reale portata delle MCNT, ma vuole anche mostrare – ed è un aspetto di grande rilevanza - cosa può essere fatto per evitarle. Esistono interventi vantaggiosi da un punto di vista economico e applicabili a livello globale, che possono prevenire l’insorgenza di MCNT o ridurne l’effetto. Ogni Paese può e deve utilizzare e beneficiare di queste politiche. Il contrasto alle MCNT è interesse di tutti.

 

 

Data di creazione della pagina: 3 novembre 2022

Testo scritto da: Ilaria Luzi, Barbara De Mei - Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute, CNAPPS - ISS