Introduzione
Nel dicembre 2005 è stato segnalato in Sardegna un focolaio epidemico di trichinellosi, fra persone che avevano mangiato carne suina cruda o poco cotta, proveniente da un animale allevato allo stato brado e macellato clandestinamente. Questo caso, il secondo segnalato dalla Provincia di Nuoro nel 2005, ha riacceso il dibattito sulla regolamentazione dei controlli delle procedure di macellazione dei suini effettuate a domicilio.
Le modalità operative della macellazione a domicilio per uso privato sono ancora oggi stabilite da un articolo di un Regio Decreto del 1928, secondo cui i privati regolarmente autorizzati ad effettuare la macellazione a domicilio devono farlo in presenza di un veterinario.
Recentemente, secondo gli indirizzi
contenuti nelle “Linee guida per la prevenzione sanitaria e per lo
svolgimento delle attività del Dipartimento di prevenzione” (approvate nel
luglio 2002), il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda per i servizi
sanitari n.2 “Isontina” del Friuli Venezia Giulia ha rivalutato la procedura
sanitaria della macellazione a domicilio per il consumo privato familiare
delle carni, tenendo conto dell'esigenza di migliorare, a parità di
efficacia, l'efficienza di questa specifica attività preventiva. L'obiettivo
è migliorare la qualità delle carni macellate e dei loro derivati
utilizzando al meglio le risorse disponibili, ma con un'organizzazione
operativa diversa da quella precedente, ormai superata.
9 febbraio 2006
Trichinella: la nuova normativa europea
Edoardo Pozio - Laboratorio di referenza Oie per la trichinellosi e reparto Malattie infettive, parassitarie e immunomediate, Istituto superiore di sanità
Il 1 gennaio 2006 è entrata in vigore una nuova normativa europea sul controllo della trichinellosi, che definisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla presenza di Trichinella nelle carni. L’obiettivo è evitare la ricerca di Trichinella nei suini che, a causa di specifiche modalità di allevamento, mai verranno a contatto con il parassita. Inoltre vuole aumentare i controlli sui suini “a rischio”, cioè quelli allevati allo stato brado o in condizioni non idonee per garantire la sicurezza del consumatore europeo.
Trichinella e macellazione a domicilio: niente di nuovo sotto il sole
Francesco Lovaria - direttore Area di sanità pubblica veterinaria Ass 2 “Isontina”, Friuli Venezia Giulia
La trichinellosi da consumo di carni suine può diventare un problema sanitario solo quando il ciclo silvestre della parassitosi convive in forma di stretta promiscuità con l’allevamento del suino allo stato brado. Ci troviamo quindi di fronte a un falso problema? In realtà, la valutazione del rischio deve essere sempre contestualizzata nella situazione epidemiologica locale e l'obiettivo di migliorare la qualità delle carni macellate è raggiungibile con un'organizzazione diversa da quella stabilita ormai più di ottant’anni fa.
2 febbraio 2006
Trichinellosi: Sardegna e Friuli Venezia Giulia a confronto
Claudio Gortani – Unità operativa di assistenza veterinaria, Ass 3 “Alto Friuli”
Il recente focolaio di trichinellosi in Sardegna ha sollevato perplessità sulla gestione del fenomeno da parte degli ispettori del Servizio veterinario pubblico. Ci si chiede se non sia insensato applicare criteri di semplificazione nella macellazione dei suini a domicilio come sta già avvenendo in Friuli Venezia Giulia. Per contro, però, bisogna valutare attentamente le diverse realtà locali non paragonabili, in termini di ciclo biologico del parassita e di probabilità di trasmissione della malattia dal suino all'uomo.
Nel mare magnum delle linee guida
Alberto Baldasseroni - SA di Epidemiologia Ausl 10 di Firenze
Eva Buiatti – Coordinatore dell'Osservatorio di
epidemiologia dell'agenzia regionale di sanità della Toscana
Il recente focolaio epidemico di Trichinella di origine suina in Sardegna ha
acceso un dibattito sull'effettiva necessità della presenza di un
veterinario durante la macellazione casalinga di suini. Il dibattito offre
lo spunto per riflettere su un punto più generale: come muoversi, in casi
come questo, fra le numerose e diverse linee guida, sintesi ragionate delle
conoscenze che dovrebbero fornire agli operatori sanitari indicazioni sul
modo di comportarsi più razionale di fronte ai problemi di salute.