Salute e rifiuti a Napoli, il sistema Visari
A cura di Donato Greco - Responsabile della Task force Regione Campania: salute e rifiuti (emergenza dicembre 2010-gennaio 2011)
27 gennaio 2011 - La situazione di emergenza della raccolta e trattamento dei rifiuti nella Regione Campania ha fatto crescere la percezione di un grave rischio per la salute della popolazione dovuto alla presenza di rifiuti non raccolti, ma anche alla presenza di eventuali impianti di stoccaggio e trattamento degli stessi.
Alcuni studi hanno descritto eccesso di mortalità, neoplasie, malformazioni e molti hanno ravvisato la possibilità di un incremento dell’incidenza di malattie infettive, in particolar modo delle infezioni a diffusione fecale-orale, cutanee, ecc., correlabili alla presenza di rifiuti non raccolti per le strade.
Sebbene una diretta relazione causa-effetto non sia mai stata provata, è stata più volte dimostrata una forte percezione di rischio infettivo in presenza di grandi quantità di rifiuti urbani abbandonati in prossimità delle abitazioni.
È nata così l’esigenza di poter aggiungere agli esistenti strumenti conoscitivi sulla salute, ulteriori azioni di vigilanza e comunicazione che consentano, a partire dalle evidenze disponibili, di fornire risposte scientificamente supportate alle molte domande della popolazione.
Il sistema di sorveglianza Visari
Per questo motivo, l’Osservatorio Epidemiologico della Regione Campania e l’Ordine dei Medici Regionale, hanno predisposto un protocollo di sorveglianza, finalizzato al monitoraggio dell’incidenza di alcune sindromi infettive acute che, per modalità di contagio, sono state spesso “oggetto” di attenzione e preoccupazione da parte della popolazione.
È stato quindi messo a punto un sistema di vigilanza dedicato, battezzato Visari (VIgilanza SAnitaria RIfiuti) contenente i seguenti moduli:
- rete dei medici sentinella
- sorveglianza ricoveri ospedalieri
- notifiche di malattie infettive.
Questo sistema di sorveglianza non vuole e non può stimare la relazione causa-effetto tra andamento delle sindromi oggetto della sorveglianza e la presenza di rifiuti domestici abbandonati per strada, bensì vuole fornire informazioni aggiornate e tempestive sulla frequenza di alcune sindromi infettive indicatrici di sospetti focolai epidemici.
Il sistema Visari funziona da sette settimane e ha raccolto dati sufficienti a dimostrare che non è la patologia infettiva il problema principale dell’emergenza rifiuti: i dati raccolti sistematicamente non mostrano alcun incremento significativo nel tempo, fatto salvo l’atteso incremento di sindromi gastroenteriche post-natalizie.
La sorveglianza sindromica ha importanti limiti, primo fra tutti quello di non avere precisi parametri di riferimento, tuttavia funziona per dimostrare la non presenza di eventi acuti in una determinata area in un certo periodo.