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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Notiziario - 1 marzo 2006

Germania: H5N1 in un gatto

Le autorità tedesche hanno annunciato l' identificazione del virus dell' influenza aviaria H5N1 in un gatto domestico. Il gatto era stato trovato morto nel fine settimana sull' isola settentrionale di Ruegen, dove sin dalla metà di febbraio sono morti più di 100 uccelli. I test di laboratorio hanno confermato che in molti casi si trattava di infezione da H5N1. Al momento non ci sono prove che i gatti domestici possano giocare un ruolo nel ciclo di trasmissione del virus H5N1. Finora non sono stati riportati casi umani dovuti all' esposizione a gatti malati, né epidemie fra i gatti domestici.

Alla luce delle conoscenze attuali, a differenza degli uccelli selvatici e domestici, i gatti domestici non rappresentano un serbatoio del virus.

 

Alcuni studi pubblicati nel settembre del 2004 hanno dimostrato che il virus H5N1 può infettare i gatti domestici e che questi possono trasmettere il virus ad altri gatti. In questi esperimenti, i gatti hanno sviluppato la malattia a seguito dell' inoculazione diretta del virus, isolato da un caso umano risultato fatale, oppure dopo essersi cibati di pollame selvatico infetto.

 

L' attuale panzoonosi di H5N1 fra gli uccelli, iniziata a metà dicembre in alcune zone del Sudest asiatico, è stata accompagnata da qualche testimonianza di infezione da H5N1 fra i gatti domestici. In tutte queste testimonianze, il cibarsi di pollame selvatico malato è stato considerato la principale fonte di infezione per i gatti.

 

Inoltre, sono stati pubblicati molti studi che hanno dimostrato l' infezione da H5N1 in molti felini tenuti in cattività. Nel dicembre 2003, due tigri e due leopardi che si erano cibati di carcasse di pollo fresco sono morti inaspettatamente in uno zoo in Tailandia. Le indagini successive hanno confermato la presenza di H5N1 in campioni dei loro tessuti.

 

Nel febbraio 2004 il virus è stato ritrovato in un leopardo che era morto in uno zoo vicino a Bangkok. Nel marzo 2004, nello stesso zoo è morta una tigre a seguito dell' infezione con lo stesso virus. Nell' ottobre dello stesso anno numerose tigri in cattività che si erano cibate di carcasse di pollame fresco hanno cominciato a morire nello zoo tailandese. Di 441 tigri, 147 sono morte a causa dell' infezione oppure sono state abbattute. Dalle ricerche successive è emersa la possibilità in alcuni casi di una trasmissione diretta del virus da tigre a tigre.

 

Approvata vaccinazione di pollame allevato al chiuso in Francia e Olanda

Le proposte della Commissione per consentire a Francia e Olanda la messa in atto di campagne di vaccinazione profilattica sui polli – quale misura precauzionale contro l' influenza aviaria ad alta patogenicità – sono state sostenute dal Comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali (Scfcah). I programmi di vaccinazione vengono autorizzati solo per determinati volatili e in specifiche regioni e saranno sottoposti a rigorosa sorveglianza e misure di controllo. Tra queste troviamo: restrizioni ai movimenti dei volatili, stretto monitoraggio dei branchi vaccinati per assicurare che non via sia un' epidemia di influenza aviaria in atto e attenta archiviazione. Deve inoltre essere possibile distinguere volatili vaccinati da volatili e pollame infetti. Quest' ultimo obiettivo si persegue attraverso la strategia Diva (strategia di distinzione tra animali vaccinati e animali infetti). Le proposte della Commissione per autorizzare i programmi di vaccinazione definisco altresì condizioni e limiti al commercio dei volatili e dei loro prodotti.

Markos Kyprianou, commissario europeo responsabile per la salute e la tutela dei consumatori, ha dichiarato: “I recenti casi di influenza aviaria nei volatili selvatici nell' Ue ci ha spinto a intensificare la ricerca di ogni possibile alternativa che consenta di proteggere il nostro pollame da questo virus. La vaccinazione profilattica mirata, accompagnata da sufficienti garanzie, è autorizzata dalla nuova Direttiva sull' influenza aviaria e può essere uno strumento efficace se associato a rigorose misure precauzionali già poste in atto nell' Ue. Poiché le migrazioni primaverili si avvicinano, esorto i Paesi membri a mantenere alto il livello di all' erta e a continuare ad applicare tutte le misure precauzionali che abbiamo fissato nei mesi scorsi.”

Il programma francese approvato oggi comporta la vaccinazione di anatre e oche nei dipartimenti di Landes, della Loira-Atlantica e della Vandea, che sono considerate le aree a maggior rischio per l' influenza aviaria. La vaccinazione è ritenuta necessaria per anatre e oche di queste regioni perché questi animali non possono essere facilmente tenuti al chiuso e pertanto non è possibile assicurare la loro effettiva separazione da uccelli infetti. La campagna di vaccinazione inizierà immediatamente e sarà portata avanti fino al primo di aprile, durante questo periodo si prevede di immunizzare contro il virus H5N1 circa 900.000 volatili. Il piano francese ha delineato misure di monitoraggio e controllo da applicare a volatili vaccinati. Tra queste una visita pre-vaccinazione degli animali per garantire che gli standard di salute e bio-sicurezza siano adeguati, il controllo medico mensile degli allevamenti, l' utilizzo di uccelli sentinella (ossia uccelli di controllo non vaccinati) al fine di monitorare l' eventuale scoppio di un' epidemia di influenza aviaria tra i branchi vaccinati. Agli allevatori saranno inoltre fornite indicazioni che gli consentiranno di individuare ogni possibile focolaio di influenza aviaria tra i volatili vaccinati.

Oltre alle misure stabilite dalla Francia, la proposta della Commissione fissa ulteriori condizioni, in particolare in relazione al trasferimento del pollame vaccinato. Il pollame vivo vaccinato, le loro covate e i pulcini di pochi giorni non possono essere esportati verso un altro Stato membro o un paese terzo. All' interno della Francia i volatili vaccinati possono essere trasferiti solo verso altri allevamenti che a loro volta ospitano volatili vaccinati, oppure verso allevamenti in cui vige una rigida separazione tra pollame vaccinato e pollame non vaccinato, oppure verso un macello per essere immediatamente abbattuti. Carni fresche o prodotti di carne di pollame vaccinato possono essere immesse sul mercato comunitario o inviate a paesi terzi, a condizione che provengano da allevamenti in cui siano state applicate tutte le condizioni appena menzionate e il branco da cui provengono sia stato sottoposto a ispezione veterinaria nelle 48 ore precedenti la macellazione e sia conforme a tutte le norme di salute degli animali. La proposta della Commissione dispone inoltre che ogni imballaggi o mezzo di trasporto usati per uccelli vaccinati e i loro prodotti siano adeguatamente lavati e disinfettati.

Il programma di vaccinazione olandese prevede l' immunizzazione di pollame allevato per hobby e galline ovaiole ruspanti in tutto il paese. Saranno vaccinati circa 1-3 milioni di volatili allevati per hobby e circa 5 milioni di galline ovaiole ruspanti. Il vaccino sarà fornito su base volontaria in alternativa all' obbligo mi tenere questi uccelli al chiuso. Tutte le misure di bio-sicurezza, quali per esempio alimentare il pollame al chiuso, resteranno in vigore, indipendentemente dal fatto che il proprietario dei volatili opti o meno per la vaccinazione. Il piano olandese delinea dettagliate misure di sorveglianza e controllo. Tra queste l' utilizzo di uccelli sentinella (ossia uccelli di controllo non vaccinati) e visite veterinarie effettuate al fine di monitorare l' eventuale scoppio di un' epidemia di influenza aviaria tra gli stormi vaccinati, i volatili non vaccinati dovranno essere distinguibili dai volatili vaccinati, tutti gli allevamenti con volatili vaccinati terranno un' attenta contabilità e documentazione relativa agli animali presenti e sarà mantenuta inalterata l' applicazione delle misure di bio-sicurezza in atto. La proposta della Commissione accettata oggi rafforza le disposizioni olandesi per il trasferimento del pollame e dei suoi prodotti. Il pollame allevato per hobby vaccinato potrà essere trasferito solo in altri allevamenti del paese con uccelli vaccinati, previa autorizzazione dalle autorità . Il trasferimento di questi volatili in un Paese membro potrà avvenire solo previa autorizzazione sia delle autorità olandesi che delle autorità del paese ricevente. Carne o prodotti di uccelli allevati per hobby non possono essere immessi sul mercato in nessun caso. Galline ruspanti vaccinate possono essere trasferite solo verso altri allevamenti con galline vaccinate o direttamente verso i macelli olandesi e non possono essere inviate in altri paesi. Le uova di galline ovaiole vaccinate possono essere immesse sul mercato comunitario e inviate a paesi terzi a condizione che sia dimostrabile la provenienza da un allevamento non infetto, le uova devono inoltre essere imballate in confezioni usa e getta in un centro designato all' uopo in linea con le misure di biosicurezza. Carni fresche o prodotti di carne di galline ovaiole vaccinate possono essere commercializzate a condizione che provengano da un allevamento conforme a tutte le condizioni appena menzionate e il branco da cui provengono sia stato sottoposto a ispezione veterinaria nelle 48 ore precedenti la macellazione e sia conforme a tutte le norme generali di salute degli animali.

 

Le faq dell' Ue sulla vaccinazione del pollame

L' Unione europea pubblica una serie di utili domande e risposte sulla vaccinazione del pollame e di altri volatili contro l' influenza aviaria. Leggi le faq (in italiano).