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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Archivio 2011

(20 ottobre 2011) L’Oms pubblica l’atlante sulla salute mentale 2011

Globalmente, ogni anno, per la salute mentale si spendono meno di 2 dollari americani per persona e, nei Paesi a basso reddito questa spesa scende a meno di 25 centesimi. Inoltre, circa la metà della popolazione mondiale vive in un Paese dove, in media, c’è solo uno psichiatra a disposizione di 200 mila persone. Sono alcuni dei dati presentati nel Mental Health Atlas 2011 (pdf 6,8 Mb) pubblicato dall’Oms a ottobre 2011 che aggiorna la versione del 2005. Secondo la pubblicazione, l’aumento delle malattie neuropsichiatriche non risulta compensato da risorse adeguate per la loro prevenzione, soprattutto nei Paesi a basso reddito e porta a sottostimarne la portata. Il documento rappresenta uno strumento di aiuto per i responsabili di pianificazione sanitaria, per i ricercatori e per i professionisti che operano in questo settore. I dati regionali e globali, raccolti attraverso questionari in 184 Paesi, sono raggruppati i 6 grandi temi: politiche, risorse finanziarie, assistenza, risorse umane disponibili, farmaci e sistemi di raccolta delle informazioni. Alcuni dati sono confrontati con quelli pubblicati nel 2005. Per maggiori informazioni scaricare il documento Mental Health Atlas 2011 (pdf 6,8 Mb).

 

(6 ottobre 2011) World Mental Health Day 2011: investire nella prevenzione

Nella maggioranza dei Paesi a basso e medio reddito, meno del 2% dell’intero budget sanitario è destinato alla promozione della salute mentale. Inoltre, buona parte di queste esigue risorse sono dedicate agli ospedali di cura anziché ai servizi di assistenza primaria. Lo riferisce l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in occasione del World Mental Health Day. L’edizione 2011, che si svolge in tutto il mondo il 10 ottobre, ha come tema “Investire nella salute mentale” con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’opinione pubblica su questi temi e promuovere la discussione sull’importanza della prevenzione e della promozione. Antonella Gigantesco e Angelo Picardi (reparto Salute mentale, Cnesps-Iss) riflettono sull’importanza di promuovere politiche per la promozione della salute mentale nella convinzione che il modo migliore di prevenire le malattie e i disturbi è quello di migliorare il livello medio dei fattori protettivi o di diminuire il livello medio dei fattori di rischio nelle popolazioni.

 

(8 settembre 2011) La Giornata mondiale per prevenire il suicidio 2011

Nel mondo ogni giorno si verificano circa 3 mila suicidi e un numero molto superiore di persone tenta di porre fine alla propria vita senza riuscirci. L’Italia si colloca tra i Paesi europei a più basso rischio di suicidio, con livelli di mortalità per questa causa comparabili a quelli che si registrano in Grecia e Spagna. L’edizione 2011 della Giornata mondiale per prevenire il suicidio è dedicata alla multiculturalità della società moderna e agli sforzi necessari per adattare le iniziative di prevenzione a tutti i gruppi etnici presenti all’interno dei singoli Paesi. La Giornata, istituita per la prima volta nel 2003, ricorre il 10 settembre di ogni anno ed è un’iniziativa dell’International association for suicide prevention (Iasp) che coinvolge l’Oms. Lo scopo è portare l’attenzione della popolazione su trattamenti e follow up rivolti ai pazienti che hanno tentato il suicidio, e sulle politiche preventive necessarie per ridurre l’incidenza di questo fenomeno. Monica Vichi (Ufficio di Statistica, Cnesps-Iss) analizza il fenomeno suicidiario in Italia con una riflessione su EpiCentro. Per maggiori informazioni sulla Giornata, consulta il sito Oms e le pagine web del sito Iasp dedicate alla giornata.

 

(21 aprile 2011) Sorveglianza dei disturbi mentali gravi: risultati del progetto Seme

343 nuovi pazienti monitorati e un controllo su oltre 2 milioni di cittadini residenti attraverso una rete di sorveglianza sentinella costituita da 22 Centri di salute mentale (Cms): sono i numeri del primo anno di attività del progetto di Sorveglianza epidemiologica dei disturbi mentali gravi (Seme), sostenuto dal Ccm del ministero della Salute e promosso dal reparto Salute mentale dell’Iss. Responsabili e operatori sanitari ne hanno discusso l’8 aprile 2011 durante il convegno “Il primo sistema di sorveglianza sentinella dei disturbi mentali gravi: il progetto Seme”. Leggi l’approfondimento.