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Ue: rapporto sulle consultazioni per la Carta verde e indagine Eurobarometro 2006

(traduzione e adattamento a cura della redazione di EpiCentro)


La Commissione europea ha pubblicato un rapporto sui risultati della consultazione che si è tenuta sulla Carta verde per la salute mentale, lanciata a ottobre 2005. Nella stessa occasione, sono stati presentati i risultati dell’indagine Eurobarometro 2006 sul benessere mentale. L’indagine indica che il 13% degli intervistati ha cercato aiuto psicologico negli ultimi 12 mesi. Il 7% dei cittadini dell’Unione europea è stato curato per problemi emotivi e psicologici con medicinali, mentre coloro che sono sotto psicoterapia raggiungono in media il 3% e, l’1% in ospedale. Le donne, gli anziani, i pensionati e le casalinghe sono i soggetti più a rischio dal punto di vista psichico ed emozionale. Il disagio mentale ha importanti effetti negativi sulla vita lavorativa e sulle relazioni sociali. Lo stigma non è schiacciante, ma rimane significativo: il 37% delle persone partecipanti al sondaggio pensa infatti che le persone con problemi psicologici rappresentano un pericolo per gli altri. La maggior parte degli intervistati ha segnalato la necessità di una strategia europea per la salute mentale per incoraggiare iniziative di prevenzione, promozione e combattere i pregiudizi.

 

Salute mentale in Europa

I problemi di salute mentale affliggono almeno un cittadino europeo su quattro nell’arco della vita e rappresentano quindi una della sfide principali per la salute pubblica. Le conseguenze economiche e sociali sono significative: i problemi di salute mentale possono causare la perdita di circa il 3-4% del Prodotto interno lordo (Pil) dell’Unione europea. Solo uno su cinque di coloro che hanno gravi problemi mentali ha un lavoro retribuito, in confronto al 65% di coloro che hanno una disabilità fisica.

 

Il bisogno di una strategia per la salute mentale

La Commissione europea a ottobre 2005, nella sua Carta verde “Migliorare la salute mentale della popolazione. Verso una strategia per la salute mentale in Ue” (pdf 900 kb), ha proposto lo sviluppo di una strategia esauriente sulla salute mentale a livello europeo. Il nuovo rapporto riassume le 234 risposte ricevute dalla Commissione. Le risposte accolgono con favore la Carta verde e richiedono una maggiore attenzione e una priorità più alta su questi temi. La maggior parte delle risposte sostengono lo sviluppo di una strategia sulla salute mentale.Un approccio incrociato alla salute mentale
Gli intervistati hanno consigliato, da un lato, di enfatizzare la promozione e la prevenzione, dall’altro di migliorare le condizioni di coloro che soffrono di problemi mentali attraverso programmi per la diminuzione della discriminazione. Per fare ciò, quando si preparano nuove strategie o si implementano quelle già esistenti bisognerebbe considerare in maniera più approfondita le implicazioni che le politiche di altri settori possono avere sulla salute mentale. Inoltre, dovrebbero essere elaborati appropriati strumenti. È stato anche sottolineato il sostanziale bisogno di maggiore attenzione alla sanità. Si consiglia infine una maggiore collaborazione tra gli Stati membri e si evidenzia la necessità di aumentare i legami tra ricerca e politica.

 

L’indagine Eurobarometro: ti senti triste?
Le donne, gli anziani, i pensionati e le casalinghe (categorie che spesso coincidono) sempre più spesso affermano di avere forti problemi di salute fisica, così come riportano sensazioni negative riguardo al loro stato di salute mentale. Leggi l’approfondimento, a cura della redazione di EpiCentro.

 

Problemi professionali e sociali
Il 60% degli europei non ha mai avuto problemi nelle attività sociali come far visita agli amici e parenti a causa di un disagio emozionale. Tuttavia, il 40% degli intervistati che si sono sottoposti ad aiuto psicologico o trattamenti veri e propri hanno dichiarato di aver avuto difficoltà con il lavoro e nelle relazioni sociali, a causa dei propri problemi di salute fisica o mentale. Il 21% afferma di aver saltato il lavoro nelle precedenti quattro settimane.

 

Cura e trattamento

L’84% delle persone che si sono sottoposte a trattamento ha assunto farmaci, il 41% è andato da un psicoanalista e il 17% è stato ospedalizzato. Tra gli intervistati che hanno cercato supporto psicologico, il 41% ha preso medicine, il 23% si è sottoposto in fisioterapia e il 9% è stato ricoverato in ospedale. Quando un cittadino europeo non si sente bene, tende a rivolgersi a un membro della propria famiglia (53%) o a uno specialista (50%). Circa uno su quattro cerca supporto da un amico (22%).

Stigma
In generale, gli europei sembrano abbastanza tolleranti con le persone che soffrono di problemi psicologici ed emozionali. Tuttavia, il 37% degli intervistati pensa che le persone con disagio psichico rappresentano un pericolo per il prossimo. Una minoranza (21%) crede che coloro che soffrono di disturbi mentali ed emotivi non guariranno mai e il 14% degli intervistati sostiene che le persone con turbe psichiche dovrebbero dare la colpa a loro stessi per le proprie condizioni. La maggioranza (63%) crede che le persone con problemi di salute mentale sono imprevedibili. Chi ha sofferto di disagi psicologici tende a percepire questi problemi e le persone che li hanno in maniera più empatica.Consulta i documenti: