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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Promozione della salute mentale nelle scuole, con particolare attenzione alla prevenzione primaria della depressione

Sono molte le evidenze che i programmi di educazione alla salute, per esempio nel campo dell’alimentazione, della guida, dell’uso di sostanze, della sicurezza nei rapporti sessuali, possono fallire o essere addirittura controproducenti se le campagne di informazione non sono accompagnate da interventi diretti a cambiare gli atteggiamenti e i comportamenti. Al contrario, sono molte ormai le evidenze disponibili sull’efficacia di interventi di promozione della salute mentale nelle scuole e sul fatto che sia meglio rivolgere gli interventi preventivi ai fattori comuni sottostanti ai diversi comportamenti a rischio e disadattativi. Negli ultimi anni sono state fatte numerose ricerche sui fattori di protezione nei confronti di situazioni a rischio e di prevenzione dei comportamenti a rischio. È stato messo in luce l’effetto benefico di capacità di autoregolazione e percezione di autoefficacia, capacità di affrontare e risolvere i problemi, abilità sociali e capacità di provare empatia.

 

Per rispondere all’esigenza diffusa di promuovere la salute mentale nelle scuole, anche come base sui cui innestare interventi di educazione alla salute specifici, il reparto Salute mentale del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell'Istituto superiore di sanità (Iss) ha ottenuto un finanziamento dal ministero della Salute per valutare fattibilità ed efficacia di un programma rivolto agli studenti delle scuole secondarie superiori.

 

Queste le sue principali caratteristiche:

  • per il contenuto: essere imperniato sull’insegnamento della capacità di definire obiettivi realistici e stimolanti, affrontare e risolvere problemi, comunicare in modo più efficace e assertivo, sviluppare l’autodisciplina, migliorare le abilità di negoziazione e di cooperazione, migliorare la capacità di controllo degli impulsi e promuovere quella di tener maggior conto delle reazioni emotive degli altri
  • per il metodo: essere basato su un manuale rivolto agli studenti, dove vengono illustrati, con esempi adatti alla cultura giovanile, i principi e gli strumenti pertinenti agli obiettivi, vengono suggerite esercitazioni in piccolo gruppo e raccomandato ai partecipanti di commentare in modo costruttivo le prestazioni di chi più si espone nelle esercitazioni.

Ad aprile 2007 è stato avviato lo studio pilota di questo programma, cui hanno partecipato gli studenti di cinque classi di scuole di istruzione secondaria superiore di Roma e provincia per valutarne comprensibilità, accettabilità e fattibilità.

 

Si ringraziano tutti gli studenti per aver partecipato attivamente allo studio, dando così un contribuito fondamentale alle importanti ricadute in termini di sanità pubblica che il programma potrà avere. Speriamo vivamente di continuare la collaborazione con loro alla riapertura delle lezioni.

 

Leggi un breve commento (pdf 66 kb) sul programma, pubblicato anche sul sito del Liceo classico Socrate di Roma, da parte degli studenti della V B, una delle cinque classi coinvolte nello studio pilota.

 

Revisione a cura di: Antonella Gigantesco, Chiara Cattaneo - Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps), Istituto superiore di sanità (Iss)