Gruppi a rischio e anagrafi vaccinali: le priorità di intervento
Marta Ciofi degli Atti – Reparto malattie infettive, Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute – Istituto superiore di sanità
Gruppi a rischio
I dati di copertura vaccinale relativi ai bambini con malattie croniche indicano come questi gruppi, che dovrebbero essere particolarmente tutelati, siano invece generalmente poco protetti. In Italia non vi sono molte informazioni a riguardo, ma una valutazione in tal senso è stata effettuata nel corso dello studio Icona del 2003: dei 4.602 bambini selezionati, 126 (2,7%) presentavano a detta dei genitori una patologia di base. Si trattava in 71 casi di malattie croniche, in 46 di malformazioni congenite, in 5 di deficit della risposta immune e in 4 di diabete. Nella tabella 1 è riportata la copertura vaccinale per influenza, pneumococco e varicella, sia per il totale dei bambini campionati che per i bambini a rischio. Sul totale dei bambini campionati, la percentuale di bambini vaccinati per influenza e pneumococco è inferiore al 3%, mentre quella per varicella è inferiore all’1%. Per i bambini con patologie di base, la copertura vaccinale sia per influenza che per pneumococco è inferiore al 10%.
Tabella 1 - Coperture vaccinali tra i 12 e i 24 mesi per le vaccinazioni anti-influenzale, anti-pneumococcica e anti-varicella. Icona 2003, dati nazionali
% Copertura vaccinale (IC 95%) |
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Almeno una dose |
Ciclo vaccinale completo* |
Influenza |
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bambini a rischio |
7,9 (3,3-12,8) |
5,6 (1,6-9,5) |
tutti i bambini |
1,5 (1,1-1,9) |
1,0 (0,7-1,3) |
Pneumococco |
|
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bambini a rischio |
6,3 (1,7-10,9) |
2,4 (0,1-4,6) |
tutti i bambini |
2,7 (2,3-3,2) |
0,5 (0,3-0,7) |
Varicella |
- |
0,1 (0,1-0,3) |
* due dosi di anti-influenzale, tre dosi di anti-pneumococco, una dose di antivaricella
È quindi necessario migliorare la copertura vaccinale dei bambini con patologie di base, che sono a maggior rischio di complicanze. Per documentare meglio le coperture vaccinali in questo gruppo di popolazione, sarebbe importante effettuare una raccolta di dati aggiornati a livello locale e regionale, con l’obiettivo di sensibilizzare in particolare i pediatri, i medici di base ed i centri di riferimento per le patologie croniche.
Una fascia di età che meriterebbe una maggiore attenzione è anche quella degli adolescenti affetti da malattie croniche: si tratta di un gruppo particolarmente “debole” in quanto composto da soggetti non ancora adulti e non più sotto la diretta tutela dei genitori. Offrire una serie di servizi integrati per la gestione di questi pazienti potrebbe allora rappresentare una sfida, ma anche una grande opportunità per la qualità della sanità regionale e locale del nostro Paese.
- Ministero della Salute. Circolare n.5 del 22 luglio 2003. Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2003-2004.
- Ministero della Salute. Circolare n.11 del 19 novembre 2001. Vaccinazione antipneumococcica in età pediatrica.
- Ministero della Sanità. Circolare n.8 del 10 marzo 1992. Indicazioni della vaccinazione antivaricella in categorie di soggetti a rischio.
Anagrafi vaccinali
Mettere in atto un sistema di anagrafi vaccinali
informatizzate e collegate con le anagrafi comunali, necessarie sia per
garantire una corretta conduzione dei programmi vaccinali che per
attuare molte delle misure a dimostrata efficacia per aumentare le
coperture vaccinali, rappresenta un requisito indispensabile per
incrementare la qualità dei servizi di vaccinazione.
Per ottenere questo risultato è sufficiente avere dei sistemi regionali e aziendali compatibili tra loro in modo da raccogliere dati coerenti e uniformi. È quindi importante definire gli elementi minimi e gli standard operativi comuni delle anagrafi vaccinali.
Il Piano nazionale vaccini definisce i criteri fondamentali per la registrazione dei dati vaccinali, cioè:
- base di popolazione
- dati di vaccinazione minimi
È rinviato alle Regioni la definizione
dell’architettura del sistema, compresa l’articolazione territoriale, il
coordinamento con altri sistemi informativi (sanitari-anagrafe assistiti
o anagrafi comunali ecc), contenuti aggiuntivi. Anche se i sistemi di
gestione dell’anagrafe vaccinale computerizzata potranno essere
differenti nelle singole Regionali e/o Ausl, è importante che i dati
sulla popolazione target derivino dalle anagrafi comunali ed i dati
raccolti per ogni soggetto contengano almeno gli elementi riportati in
allegato.
Queste variabili consentono di registrare per ogni
persona vaccinata il tipo di vaccino effettuato e le date di
vaccinazione, in modo da identificare le scadenze future e stimare le
coperture vaccinali per fascia di età. Trattando dati sensibili,
l’anagrafe vaccinale deve prevedere delle procedure di tutela della
privacy, ai sensi delle normative vigenti, e va gestita da personale
formato e addestrato.
La registrazione informatizzata delle attività
di vaccinazione ha inoltre una fondamentale utilità di gestione, perché
consente di pianificare le sedute di vaccinazione, stampare gli inviti e
di certificati, gestire lo stoccaggio dei vaccini e pianificare gli
acquisti.
Per garantire l’esaustività delle vaccinazioni
registrate, è inoltre importante informare adeguatamente i medici
esterni alla Asl eventualmente coinvolti nella somministrazione delle
vaccinazioni, in modo che trasmettano al servizio vaccinale tutti i dati
pertinenti alle vaccinazioni da loro effettuate.