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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Prevenzione degli infortuni da incidenti stradali nel Veneto

Flavio Coato – Servizio di prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spisal), Azienda Ulss 22 Bussolengo (VR)

 

Oltre il 50% di tutti gli infortuni mortali che accadono ogni anno, nel Veneto come nel resto dell'Italia, sono attribuibili a incidenti da traffico. Nella programmazione dell'attività di prevenzione e vigilanza negli ambienti di lavoro della Regione Veneto sono state quindi sperimentate strategie in grado di affrontare efficacemente il fenomeno degli infortuni causati da incidente stradale. A causa della mancanza di esperienze significative preesistenti, si sono dovuti sondare nuovi approcci, puntando decisamente a una condivisione con le imprese e i lavoratori.

Nell'autotrasporto

Si è effettuata una sperimentazione nel settore dell'autotrasporto, non perché sia quello con il più alto numero di infortuni da incidente stradale, ma perché è il settore nel quale l'incidente stradale costituisce il rischio per eccellenza.

Preliminarmente, nel corso del 2000, è stato formulato e inviato per posta a 1700 aziende di trasporto veronesi un questionario conoscitivo sul livello di sicurezza raggiunto nel settore. Si è avuto un ritorno di 176 questionari per complessivi 711 autisti, da cui risulta che:

  • l'eccesso di velocità rappresentava la violazione più frequente al codice della strada (in 67 aziende da una a cinque contravvenzioni all'anno, in sei aziende più di cinque), a seguire le contravvenzioni per superamento dei tempi di guida; in 5 casi la contravvenzione ha riguardato la guida sotto l'effetto dell'alcol

  • solo 36 aziende dichiaravano di aver formato i dipendenti sulla prevenzione degli incidenti stradali

  • il 39% delle aziende dichiarava di aver nominato il Responsabile e addetto al servizio di prevenzione e protezione (Rspp) come da D.Lgs 626/94

  • negli ultimi 5 anni le 176 aziende avevano collezionato un totale di 415 incidenti (2,35 per azienda) per complessive 3.240 giornate lavorative perse; la perdita economica calcolata su due sole voci di costo, danni materiali ai mezzi e giornate di lavoro perse, è risultata di 3.850.000 euro. Proiettando questi dati sulle 1700 aziende interessate dal questionario risulterebbe una perdita economica totale nei cinque anni di 38.532.000 euro.

Nel frattempo un gruppo di lavoro misto formato da operatori Spisal, rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e sindacali e tecnici dell'Azienda multiservizi di igiene ambientale di Verona, ha lavorato alcuni mesi per mettere a punto un percorso di sicurezza da proporre alle aziende del settore.

Il percorso di sicurezza

Si è partiti dall'ipotesi che anche la strada può essere un luogo di lavoro, fissando di conseguenza, come obiettivo generale del progetto, l'arrivare a considerare l'incidente stradale avvenuto in orario di lavoro come infortunio evitabile.

Come obiettivo specifico è stato posto l'avvio di un percorso di miglioramento della sicurezza stradale fra le aziende di autotrasporto, secondo le modalità previste per qualsiasi altro rischio dal D.Lgs 626/94.

A ogni azienda aderente al progetto è richiesto:

  • l'adeguamento agli standard di sicurezza previsti dal D.Lgs 626/94

  • la predisposizione di procedure interne su aspetti giudicati particolarmente importanti per la sicurezza (divieto di assumere alcol durante l'orario di lavoro, richiamo all'obbligo di rispettare il codice della strada in ogni circostanza con addebito delle contravvenzioni in caso di violazioni a norme direttamente collegate con il rischio di incidente, regolamentazione dell'uso del cellulare, ecc)

  • l'adozione su tutti i mezzi di una scheda di manutenzione su aspetti particolari di sicurezza (sulla base di quella standard prodotta dal gruppo di lavoro)

  • l'adesione a iniziative formative di qualità (alimentazione, stress e lavoro notturno, alcol e guida, farmaci e guida, codice della strada, antincendio, elementi di pronto soccorso, prove di guida sicura direttamente su camion in strada e in pista, ecc). Il corso ha subito aggiornamenti successivi: a regime consta di 24 ore d'aula per complessivi 8 moduli e di un ulteriore modulo di 8 ore di guida in pista su camion.

Data la novità e la particolarità dell'iniziativa, il percorso è stato tarato essenzialmente con i criteri dell'assistenza alle imprese, ricercando con assiduità il consenso e il coinvolgimento di tutti gli enti e le associazioni direttamente interessate.

 

Alle aziende che dimostrano di aver ottemperato a quanto previsto ai punti 1 e 2 del percorso, di aver adottato correttamente per almeno tre mesi la scheda di manutenzione di cui al punto 3 e di aver aderito all'iniziativa formativa di cui al punto 4, viene rilasciato un attestato regionale, che autorizza a usare sulla propria carta intestata la dicitura “Azienda aderente al programma di prevenzione degli incidenti stradali della Regione Veneto”, a utilizzare l'adesivo del progetto e a chiedere sconti sui premi assicurativi alle società di assicurazione aderenti al progetto. La verifica dell'adeguamento ai criteri previsti è stata fino ad oggi effettuata direttamente dal gruppo di progetto tramite questionario fatto compilare prima dell'inizio del percorso e dopo tre mesi, e tramite riscontro diretto in azienda.

 

La standardizzazione di tutte le fasi del progetto è stata completata e trasformata in uno specifico disciplinare che rende possibile l'adesione di qualsiasi azienda con personale che svolge mansione di autista. La verifica dell'adeguamento ai criteri fissati, al solo fine del rilascio dell'attestato regionale, potrà essere effettuata, oltre che dallo specifico gruppo regionale, da enti di certificazione riconosciuti.

 

In linea con i programmi hanno aderito alla sperimentazione 23 aziende veronesi che hanno seguito le varie fasi del percorso inviando complessivamente 110 autisti al corso di formazione, verificando le proprie procedure di sicurezza, adottando la scheda di manutenzione dei mezzi su tutti i camion. Attualmente, secondo i piani di prevenzione programmati dalla Regione Veneto, si sta procedendo a proporre il percorso di sicurezza alle aziende di trasporto e ad inserire gli elementi organizzativi di prevenzione degli infortuni da incidenti stradali nei criteri per la verifica della qualità del sistema di gestione della sicurezza nelle aziende con dipendenti nel ruolo di autisti.

 

Nelle Aziende sanitarie locali
In analogia al progetto predisposto per le ditte di autotrasporto, è stato messo a punto, ed è in parte già stato attuato, un programma per le aziende Ulss, in considerazione del fatto che una quota rilevante di giornate lavorative perse per infortunio è da riferire a esiti di incidente stradale in occasione di lavoro. Spesso si supera il 50% del totale.

Sinteticamente il programma si può riassumere come segue:

  • nota della Direzione generale dell'Ulss per richiamare tutti i dipendenti all'obbligo di rispettare il codice della strada, in particolare indossando sempre la cintura di sicurezza e rispettando i limiti di velocità, sia in orario di lavoro che in itinere. L'obbligo vale anche come misura di prevenzione verso gli infortuni sul lavoro dovuti a incidente stradale

  • realizzazione di incontri specifici per gli autisti di ambulanza, che costituiscono la categoria di lavoratori che più di altri sono esposti al rischio di incidente stradale. Gli incontri sono stati dedicati a sensibilizzare gli operatori sull'opportunità di usare sempre (anche in emergenza, momento in cui il codice della strada li esenta) le cinture di sicurezza per una migliore salvaguardia personale

  • percorso formativo rivolto ai dipendenti con mansione di autista, mirato a migliorare le loro conoscenze e capacità di guida in condizioni normali e di emergenza. Ogni autista partecipa a una prova di guida su strada affiancato da un istruttore, con successiva discussione d'aula sui comportamenti di guida giudicati non corretti e in generale sul codice della strada, e ad una giornata in pista con prove di frenata d'emergenza e di antisbandamento su ghiaccio. Altri due incontri sono riservati a temi quali il codice della strada, alcol e guida, farmaci e guida, alimentazione e guida

  • piena ottemperanza dell'azienda agli obblighi previsti dal capo I del D.Lgs 626/94, compresa la valutazione del rischio di incidente stradale nel documento di valutazione dei rischi. A coronamento delle procedure di sicurezza previste dalle norme, tutti gli automezzi aziendali dovranno essere dotati di una checklist di controllo periodico (vedi scheda).

A percorso completato, l'Azienda Ulss potrà richiedere, analogamente a quanto previsto per le ditte di autotrasporto che partecipano al progetto regionale di prevenzione degli infortuni da incidente stradale, il rilascio dell'attestato regionale e dell'adesivo da utilizzare sugli automezzi.

Le aziende in possesso dell'attestato possono utilizzare sulla propria carta intestata la frase: “Azienda aderente al programma prevenzione degli incidenti stradali della Regione Veneto” e chiedere sconti sui premi assicurativi alle società di assicurazione aderenti al progetto.

In una prima fase hanno aderito al programma e lo hanno realizzato 8 Ulss sulle 21 presenti in Regione Veneto.

 

In conformità con quanto realizzato con le Aziende Ulss, è ipotizzabile l'allargamento della proposta agli altri enti pubblici, primi fra tutti i Comuni[1].

 

 

[1] Il disciplinare con il materiale usato per il corso è disponibile in www.safetynet.it, biblioteca, documentazione, prevenzione degli infortuni da incidente stradale.