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Istituto Superiore di Sanità
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Rapporto annuale Airtum 2008: i tumori nelle donne italiane

I tumori sono la seconda causa di morte femminile, dopo le malattie cardiovascolari. Sono responsabili ogni anno del decesso di 119 donne ogni 10.000 sopra i 75 anni, e 38 dai 55 ai 74 anni. I dati, presentati nel primo rapporto annuale dell’Associazione italiana dei registri tumori (Airtum), provengono dal database Airtum in cui confluiscono dati prodotti dai Registri tumori di popolazione, con una copertura di oltre un quarto della popolazione italiana e una maggiore concentrazione nelle aree del Centro-Nord.

 

Secondo il Rapporto, nel nostro Paese una donna ogni 4 ha la probabilità teorica di ammalarsi di tumore nel corso della vita (0-74 anni), mentre la probabilità di morire a causa di un tumore riguarda una donna ogni 11. Il rischio cresce al crescere dell’età: le donne in età giovanile-adulta (0-44 anni) contano solo per il 9% del totale dei tumori, quelle in età adulta (45-64 anni) per il 30% e le ultrasessantacinquenni per il 60%.

 

Nella classifica dei tumori più frequenti per il sesso femminile, al primo posto si colloca quello della mammella che costituisce attualmente quasi il 30% di tutte le diagnosi tumorali; al secondo posto c’è il tumore del colon-retto, seguito da quelli del polmone, dello stomaco e dal tumore del corpo dell’utero.

 

Confrontando il periodo 1990-1994 con quello più recente, 2000-2004, si osserva che la distribuzione dei principali tumori femminili non si è modificata sensibilmente, se si esclude una riduzione del tumore dello stomaco (per il quale il numero di nuovi casi e quello di decessi sono in stabile riduzione) e una crescita relativa del tumore del polmone.

 

La sopravvivenza nelle donne è in costante aumento, con valori nettamente più elevati rispetto agli uomini: nel complesso, sopravvive almeno il 60% delle donne che hanno avuto una diagnosi di tumore tra il 1995 e il 1999. La differenza fra sessi è dovuta da un lato, alla diversa prevalenza e prognosi di neoplasie diagnosticate nei due sessi, dall’altro, al diverso stadio della stessa patologia tumorale al momento della diagnosi. Tra gli uomini, un quinto delle diagnosi riguarda il tumore del polmone, nella maggior parte dei casi con prognosi negativa; tra le donne, il tumore più frequente è quello della mammella, al quale sopravvivono quasi 9 donne su dieci.

 

Il rapporto, inoltre, rivela notevoli differenze geografiche negli indicatori epidemiologici dei tumore nel nostro Paese. Le aree del Meridione, un tempo fortemente avvantaggiate da livelli inferiori di incidenza e mortalità, si stanno lentamente avvicinando ai valori del Centro-Nord in una tendenza alla omogeneizzazione che, invece, non coinvolge la sopravvivenza che si mantiene stabilmente peggiore per le donne dell’Italia meridionale.

 

Il tumore alla mammella

Nel sesso femminile il tumore della mammella rappresenta da solo quasi un terzo di tutti i tumori diagnosticati. Ogni anno in Italia sono accertati circa 38.000 tumori della mammella tra 0 e 84 anni e si verificano circa 11.000 decessi a causa di questa patologia (9000 tra 0 e 84 anni). Il tumore della mammella mostra un trend di incidenza in crescita, mentre la mortalità è in diminuzione.

 

Il tumore del corpo dell’utero

Il tumore del corpo dell’utero occupa il quinto posto fra i tumori più frequentemente diagnosticati nel sesso femminile ma nel prossimo futuro potrebbe diventare più rilevante, e questo sia perché l’incidenza del tumore dello stomaco, attualmente al quarto posto, fa registrare uno stabile trend di riduzione sia perché, al contrario, l’incidenza del tumore del corpo dell’utero è in aumento.

 

Il tumore del corpo dell’utero è uno dei tumori femminili con la migliore sopravvivenza (75% di sopravvivenza relativa a 5 anni dalla diagnosi) dopo il tumore della tiroide (92,8%), il melanoma (87,1%), quello della mammella (84,7%) e i linfomi di Hodgkin (84,2%). La sopravvivenza per il tumore del corpo dell’utero è in crescita: in percentuale è aumentata dell’1,6% ogni triennio per i casi diagnosticati dal 1985 al 2002. Come per altre sedi tumorali, la sopravvivenza è stabilmente più bassa nelle aree del meridione rispetto a quelle del Centro-Nord Italia.

 

Il tumore della cervice uterina

Il tumore della cervice uterina è uno dei tumori meno frequenti tra i tumori femminili, ma ha frequenza elevata anche nelle età giovanili. Si stima che ogni anno siano diagnosticati circa 3400 nuovi casi in Italia. Per ogni caso di tumore della cervice ne vengono diagnosticati circa 2,5 del corpo dell’utero. L’incidenza è in riduzione, anche grazie ai programmi di screening.

Nelle donne sotto i 45 anni è al quarto posto con oltre il 5% del totale dei casi. Il rapporto rivela un aumento delle forme ghiandolari (adenocarcinomi) rispetto a quelle epiteliali (squamosi): le prime che solo pochi anni fa erano molto rare, rappresentano in anni recenti 1/5-1/4 dell’intera casistica.

 

Il tumore dell’ovaio

Il tumore dell’ovaio rientra tra i primi dieci tumori femminili in termini di frequenza. Le stime indicano in circa 4800 i nuovi casi diagnosticati ogni anno. Il rischio di ammalarsi cresce al crescere dell’età, raddoppiando fra i quaranta e i sessanta anni.

 

Il tumore del polmone

Nonostante il tumore del polmone abbia una frequenza 4-5 volte superiore negli uomini rispetto alle donne, sta rappresentando una nuova emergenza nel sesso femminile. Mentre tra gli uomini si è assistito in anni recenti a una inversione di tendenza, con una riduzione del numero sia dei nuovi casi sia dei decessi, nelle donne il tumore del polmone è in crescita. Il motivo riflette la maggior diffusione del fumo tra le donne. Negli ultimi anni si è assistito a una costante diminuzione dei fumatori (passati dal 35,6% nel 1993 al 29,6% nel 2006), mentre le fumatrici presentano un trend stabile (16,6% nel 1993, 17,2% nel 2003).

 

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