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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Stop agli acidi grassi trans entro il 2023: il rapporto 2022 dell’OMS

 

In tutto il mondo 5 miliardi di persone continuano a essere esposte agli effetti dannosi degli acidi grassi trans (TFA) contenuti nei prodotti alimentari industriali, con un rischio aumentato di malattie cardio-vascolari e mortalità. I TFA si trovano comunemente negli alimenti confezionati, nei prodotti da forno, negli oli da cucina e nelle creme spalmabili. L'aumento dell'assunzione dei TFA (>1% dell'apporto energetico totale) è responsabile ogni anno di almeno 500.000 morti premature per patologie cardiovascolari.

 

Sono alcuni dei dati riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nell’edizione 2022 del rapporto “Countdown to 2023: WHO report on global trans-fat elimination 2022”.

 

Il documento, pubblicato a gennaio 2023, monitora ogni anno i progressi fatti a livello globale per raggiungere l’obiettivo di eliminare entro il 2023 i TFA dagli alimenti di origine industriale, presentando i risultati ottenuti nello scorso anno (ottobre 2021-settembre 2022). 

Il report:

  • descrive l’attuale situazione a livello globale, regionale e nazionale e i cambiamenti attuati nello scorso anno
  • registra i progressi fatti e l’implementazione di politiche basate sulle migliori pratiche
  • discute le sfide e le opportunità per le azioni future
  • evidenzia i fattori favorenti e gli ostacoli all'eliminazione dei TFA a livello nazionale
  • raccomanda le azioni prioritarie da intraprendere nei prossimi dodici mesi per raggiungere l'obiettivo di eliminare i TFA negli alimenti industriali entro il 2023.

Dal documento emerge che molti Paesi stanno rispondendo all'invito all'azione dell'OMS lanciato nel 2018 per eliminare i TFA prodotti industrialmente, mettendo in atto politiche basate sulle migliori pratiche con un aumento (di quasi sei volte) di misure volte a proteggere la popolazione globale dagli effetti nocivi per la salute dei TFA.

 

Nonostante la battuta d'arresto dovuta alla pandemia di COVID-19, attualmente in 60 Paesi sono in vigore misure obbligatorie che limitano a 2 grammi il contenuto di TFA o vietano l’utilizzo di grassi parzialmente idrogenati negli alimenti, interessando 3,4 miliardi di persone (il 43% della popolazione mondiale); tra questi, 43 Paesi hanno implementato politiche di best practice che interessano 2,8 miliardi di persone (il 36% della popolazione mondiale).

 

La maggior parte delle politiche di eliminazione dei TFA sono state adottate nei Paesi a reddito più elevato (in gran parte nelle Americhe e in Europa), ma nell'ultimo anno un numero crescente di Paesi a reddito medio sta implementando misure di questo tipo, tra cui Argentina, Bangladesh, India, Paraguay, Filippine e Ucraina. Si prevede che anche in Messico, Nigeria e Sri Lanka saranno approvate nel corso del 2023.

 

La Regione europea dell’OMS è stata in prima linea nell'eliminazione dei TFA da quando la Danimarca ha aperto la strada nel 2004. Infatti, 31 Paesi europei, inclusa l’Italia, hanno in vigore politiche basate sulle migliori pratiche. Oltre alle normative nazionali, ad aprile 2021 l’Unione europea ha implementato misure adeguate per proteggere tutti i cittadini degli Stati membri. I regolamenti adottati nella Regione europea potrebbero salvare 125.100 vite ogni anno.

 

Malgrado i progressi raggiunti, nessun Paese a basso reddito ha ancora adottato tali misure e 9 dei 16 Paesi con la più alta percentuale stimata di decessi per malattie cardiache derivate dall'assunzione di TFA non hanno adottato una politica di best practice. Questi sono Australia, Azerbaigian, Bhutan, Ecuador, Egitto, Iran, Nepal, Pakistan e Corea. L’OMS raccomanda a tutti i Paesi di concentrarsi sulle quattro aree indicate dalla guida “REPLACE trans fat: an action package to eliminate industrially produced trans-fatty acids”, sviluppata per aiutare le nazioni a compiere rapidi progressi per eliminare i TFA da tutti gli alimenti:

  1. adozione di politiche sulle migliori pratiche per l’eliminazione dei TFA prodotti industrialmente
  2. monitoraggio e sorveglianza del contenuto dei TFA nei prodotti alimentari e del consumo dei TFA nella popolazione
  3. sostituzione dei TFA prodotti industrialmente con grassi e oli più sani
  4. sensibilizzazione dei responsabili politici, produttori, fornitori e della società civile sugli effetti nocivi per la salute dei TFA e implementare campagne di advocacy.

Secondo l’OMS la strada da percorrere è ancora lunga e invita i governi, la società civile e i fornitori di oli a impegnarsi per eliminare i TFA dall'approvvigionamento alimentare globale entro la fine del 2023, esortando i maggiori produttori mondiali di alimenti ad allinearsi all'impegno assunto dall'International food and beverage alliance (IFBA).

 

Raggiungere questo obiettivo non solo salverà vite umane, ma allenterà la pressione sui sistemi sanitari sovraccarichi e contribuirà a ridurre le disuguaglianze.

 

 

Data di pubblicazione: 16 febbraio 2023

Testo scritto da: Marco Silano (Dipartimento Sicurezza alimentare, nutrizione e sanità pubblica veterinaria, ISS)