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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Documentazione

In Italia

 

Gestione delle emergenze: un intervento professionale e strutturato

Una buona risposta alle emergenze è frutto del lavoro fatto in preparazione al possibile evento, almeno in ugual misura di quello svolto durante e dopo: per questo motivo, a seguito del terremoto che ha colpito Lazio e Marche ad agosto 2016, EpiCentro ha ascoltato numerose testimonianze che forniscono informazioni utili sul funzionamento della Protezione civile, sui siti accreditati a dare indicazioni sulle misure preventive da adottare in zone ad alta sismicità e sul ruolo dei Sistemi di sorveglianza nel monitoraggio della salute delle popolazioni colpite da un terremoto. Pubblichiamo inoltre un aggiornamento della pagina dedicata all’alimentazione infantile durante le emergenze. Per maggiori informazioni consulta gli articoli “Un intervento professionale e strutturato”, “Lo sguardo di insieme delle sorveglianze” e “L’alimentazione infantile nelle emergenze”.

 

L’Italia deve dotarsi di un sistema di sorveglianza della salute delle popolazioni colpite da catastrofi (pdf 829 kb)

Dotare l’Italia di un sistema di sorveglianza sulla salute delle popolazioni colpite da catastrofi (naturali e non) al fine di fornire un supporto concreto nella gestione delle emergenze: questo l’appello emerso da organizzatori e partecipanti al Congresso Aie (Associazione italiana di epidemiologia) che si è tenuto all’Aquila il 15 e il 16 aprile 2016. L’appello propone un sistema a rete, che vede l’Istituto superiore di sanità (Iss) nel ruolo di regia e l’Abruzzo come Regione ospitante un Osservatorio sulla salute delle popolazioni esposte a disastri. In Italia, infatti, un sistema di questo tipo non esiste, e gli esempi discussi e riportati nel numero monografico di Epidemiologia & Prevenzione di marzo-aprile 2016 evidenziano come la risposta ai danni e ai rischi per la salute prodotti dal disastro debba essere pianificata e organizzata molto prima dell’emergenza (preparedness). Per approfondire consulta: l’appello “L’Italia deve dotarsi di un sistema di sorveglianza della salute delle popolazioni colpite da catastrofi” (pdf 829 kb) dell’Associazione italiana di epidemiologia e il numero monografico di Epidemiologia & PrevenzioneL’Aquila: sorveglianza e ricerca dopo il terremoto 2009” (marzo-aprile 2016).

 

Gli effetti del terremoto sulla salute dei cittadini: l'indagine dell'Azienda Usl di Modena

Indagare gli esiti del sisma del 2012 sulla salute delle persone residenti nei Comuni interessati dall’evento (stato di salute percepito, fisico e psicologico, presenza di sintomi depressivi, sedentarietà, consumo di tabacco e alcol): sono gli obiettivi del progetto di ricerca “Istmo: Impatto sulla salute del terremoto in provincia di Modena” i cui criteri scientifici sono stati definiti da un gruppo di lavoro che coinvolge esperti dell’Azienda Usl di Modena, dell’Agenzia sanitaria e sociale dell’Emilia-Romagna, dell’Istituto superiore di sanità e i medici di famiglia. L’elemento che rende innovativa la ricerca è l’utilizzo di un campione di popolazione già oggetto di indagine, dal 2007, dalla sorveglianza di popolazione Passi. Per saperne di più consulta SalutEr, il portale della Regione Emilia-Romagna dedicato alla salute.

 

Cometes: sisma in Abruzzo

Pagina del sito della sorveglianza Passi dedicata allo studio Cometes, dedicato a indagare le conseguenze a medio termine del sisma del 6 aprile 2009 sullo stato di salute della popolazione dell’Abruzzo.

 

Emergenza terremoto in Abruzzo

Una scossa di terremoto di magnitudo 5.8 (scala Richter) ha colpito l’Abruzzo, nella zona dell'Aquilano, lunedì 6 aprile 2009, alle ore 3:32. Si contano oltre 270 morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Come rispondere all’emergenza sanitaria e come gestire i rischi per la salute legati al post-terremoto?

 

Effetti sulla salute del Terremoto di San Giuliano, 2002

Un terremoto ha sempre conseguenze molto pesanti sia in termini di morti e distruzione, ma spesso anche a livello sanitario. Superata la prima emergenza, legata ai danni fisici, aumenta il rischio di nuove epidemie e si presentano problemi di salute legati agli effetti psicologici della tragedia. Di questo si è occupato uno studio pubblicato sul numero di settembre del Bollettino epidemiologico nazionale (Ben) dell’Istituto superiore di sanità, dal quale emergono i primi dati relativi a disturbi secondari come stress e depressione emersi a seguito del terremoto di San Giuliano. La ricerca è stata eseguita dalle Asl di Campobasso e Termoli, monitorando lo stato di salute della popolazione che ha subito il sisma, suddivisa in tre aree in base alla gravità dei danni. In tutto sono stati compilati più di mille questionari, dai quali emerge che i soggetti più a rischio sono i bambini. La maggior parte ha infatti evidenziato i sintomi della sindrome da stress post traumatico, mentre tra gli adulti il 14% ha avuto effetti psico-fisici