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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
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Gli aggiornamenti epidemiologici della settimana (al 7 febbraio 2013)



Eventi in Europa

Il bollettino Ecdc “Communicable disease threats report, 27 January-2 February 2013” riporta la notizia di un focolaio di morbillo sviluppatosi nel nord-est del Regno Unito. Secondo gli aggiornamenti forniti dall’Health Protection Agency (Hpa), da settembre 2012, sarebbero stati segnalati 46 casi confermati e 50 sospetti. La maggior parte dei casi sarebbero bambini e ragazzi non vaccinati e oltre la metà rientrerebbero nella fascia di età 10-30 anni. Nel 25% dei casi è stato necessario il ricovero.

 

In Italia, continua l’ascesa della curva epidemica, alimentata soprattutto dalle fasce di età pediatrica. Alla settimana 5/2013, il livello di incidenza totale è pari a 9,45 casi per mille assistiti. Per maggiori informazioni consultare i bollettini Influnet (pdf 552 kb) e Flunews. Per approfondire leggi anche la riflessione “Stagione influenzale 2012-2013: la situazione in Europa e nel Nord America al 17 gennaio 2013” a cura di Antonino Bella (reparto di Epidemiologia delle malattie infettive, Cnesps-Iss) e il risk assessment (pdf 1,4 Mb) pubblicato dall’Ecdc il 7 febbraio 2013.

 

Eventi nel Mediterraneo

Nessuna segnalazione per il bacino del Mediterraneo arriva dal network EpiSouth nel “EpiSouth Weekly Epi Bulletin – N. 254 (23-30 January 2013)” (pdf 255 kb). 

 

Eventi nel resto del mondo

A gennaio 2013 il ministero della Salute cambogiano ha segnalato all’Oms 5 casi umani confermati di influenza A(H5N1) in 4 diverse Provincie del Paese. Quattro di questi pazienti sono deceduti. Le indagini preliminari riportano in tre casi un contatto con pollame prima dell’insorgenza dei sintomi; per gli altri casi è riportata morte di pollame nei villaggi di provenienza. Secondo quanto segnalato dal network EpiSouth nel bollettino settimanale “EpiSouth Weekly Epi Bulletin – N. 254 (23-30 January 2013)” (pdf 255 kb) le indagini hanno escluso che i 5 casi presentassero un nesso epidemiologico tra loro; il verificarsi di 5 casi in un breve periodo di tempo sarebbe, invece, da mettere in relazione con i preparativi per il capodanno cinese, in cui vi è un maggiore contatto con il pollame. Inoltre, con questi 5 casi sale a 26 (di cui 23 deceduti) il numero dei casi segnalati dalla Cambogia all’Oms a partire dal 2005.

 

Il network EpiSouth riporta, inoltre, due focolai di influenza A(H5N1) in allevamenti domestici di pollame in Cambogia (nella Provincia Takeo e nella Provincia Kampong Speu) rispettivamente il 27 e il 30 gennaio correlabili a due dei casi umani precedentemente descritti. Anche il Fisheries and Conservation Department di Hong Kong ha inviato una segnalazione per un focolaio epizootico di influenza A(H5N1) che ha colpito un uccello selvatico ad Hong Kong.

 

Risorse utili