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Istituto Superiore di Sanità
EpiCentro - L'epidemiologia per la sanità pubblica
Istituto Superiore di Sanità - EpiCentro

Archivio 2018-2019

10/10/2019 - I disturbi depressivi e il fenomeno suicidario nell'Area Vasta 2 dell'Asur Marche

Stimare la prevalenza dei disturbi depressivi e delle morti per suicidio nella popolazione residente nell’Area Vasta 2; fornire un profilo socio-demografico degli individui residenti che dichiarano di soffrire di sintomi depressivi e di quelli che si sono suicidati; studiare l’associazione tra depressione e alcuni fattori di rischio socio-economici e comportamentali: sono questi gli obiettivi del rapporto pubblicato a ottobre 2019, dall’Azienda sanitaria unica regionale – Area vasta 2. Il documento riporta i dati relativi al periodo 2014-2018 e utilizza come fonti informative i dati del sistema di sorveglianza Passi e le schede di morte Istat. Tramite Passi è stato stimato che la prevalenza di adulti residenti (18-69 anni) nell’Area Vasta 2 con sintomi che possono predisporre a una diagnosi di depressione sia del 4,6% pari a circa 14.900 persone. Il dato è di poco inferiore rispetto a quello nazionale. La frequenza dei sintomi depressivi aumenta con l'avanzare dell'età, nelle persone disagiate o poco istruite, nelle donne, nei precari o disoccupati, negli individui affetti da patologie croniche. I depressi sono a maggior rischio di obesità, sedentarietà e alcolismo. Nell’Area Vasta 2 il 52% delle persone con sintomi di depressione non ricorre all’aiuto di nessuno. A livello nazionale il dato scende al 39%. La depressione è un fattore contribuente nel determinare il rischio di suicidio. In Italia e nell’Area Vasta 2 il trend dei decessi per questa causa è però in diminuzione. Nell’Area Vasta 2 nel triennio 2014-2016 si sono verificati 142 suicidi con un'età media di circa 57 anni. Il numero di suicidi cresce all’aumentare dell’età. Si suicidano più di frequente gli uomini, i soggetti con basso livello d’istruzione e i divorziati. L'impiccagione e il soffocamento sono in entrambi i sessi i metodi più utilizzati. Per approfondire consulta il rapporto breve “I disturbi depressivi e il fenomeno suicidario nell'Area Vasta 2 dell'Asur Marche. Dati 2014-2018” (pdf 3,8 Mb).

 

12/9/2019 - World Suicide Prevention Day 2019

Ogni anno, nel mondo, 800 mila persone muoiono per suicidio: circa 1 persona ogni 40 secondi. Numeri che fanno riflettere soprattutto se proiettati sul reale impatto del fenomeno sulla società che va a coinvolgere tutta la rete di relazioni personali del suicida (familiari, amici, ecc). Mentre il 79% dei suicidi mondiali si verifica nei Paesi a basso e medio reddito, nelle nazioni ad alto reddito si registra il tasso più alto (11,5 per 100.000). Inoltre, nei Paesi ad alto reddito gli uomini muoiono per suicidio quasi tre volte di più che le donne, contrariamente ai Paesi a basso e medio reddito, dove il tasso è più simile. Sono alcuni dei dati pubblicati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio (10 settembre). In Italia, secondo i dati Istat elaborati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), il tasso standardizzato di mortalità per suicidio nel 2016 è stato pari a 7,1 per 100.000 abitanti (11,9 tra gli uomini e 2,9 tra le donne) con un trend in diminuzione rispetto agli anni passati. In occasione della Giornata, l’Iss ha presentato anche la nascita dell’Osservatorio epidemiologico sui suicidi e tentativi di suicidio (Oestes), un progetto presentato per il Programma statistico nazionale (Psn 2020-2022) con Istat, ministero della Salute e Dipartimento di Neuroscienze salute mentale e organi di senso (Nesmos) dell’Università La Sapienza di Roma. Obiettivo dell’Oestes è integrare le informazioni provenienti dalle principali fonti esistenti (accessi al Pronto soccorso, schede di dimissione ospedaliera e dati mortalità Istat) per fornire un quadro epidemiologico esaustivo del fenomeno che include anche la stima dei tentativi di suicidio nel nostro Paese. Tra le informazioni presentate durante il World Suicide Prevention Day 2019 è da segnale anche lo studio condotto dal sistema di sorveglianza ostetrica (Italian Obstetric Surveillance System - Itoss) dell’Iss relativo ai suicidi materni nel nostro Paese. Per approfondire consulta: il comunicato stampa dell’Oms sulla Giornata, il Primo Piano sul sito dell’Iss sull’Osservatorio epidemiologico Oestes, l’approfondimento sullo studio Itoss sui suicidi materni in Italia, la pagina dedicata sul sito della International Association for Suicide Prevention (Iasp).

 

11/10/2018 - Giornata mondiale per la salute mentale 2018

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il peso globale dei disturbi mentali continua a crescere con un conseguente impatto sulla salute e sui principali aspetti sociali, umani ed economici in tutti i Paesi del mondo e sottolinea che, a livello globale, il 10-20% di bambini e adolescenti soffre di disturbi mentali. Per questo, il tema lanciato per l’edizione 2018 del World Mental Health Day è dedicato proprio a: “Giovani e salute mentale in un mondo che cambia”. In occasione della Giornata, l’Istituto superiore di sanità (Iss) – tramite EpiCentro – continua la collaborazione con il Desk italiano di Unric (Ufficio di informazione Onu per l’Europa occidentale) producendo un testo informativo sulle diverse attività portate avanti dall’Istituto su questa tematica e un videomessaggio di Barbara De Mei (Iss) dedicato all’importanza della prevenzione e della promozione della salute mentale sin dalla giovane età. Leggi la presentazione.