Dati del Registro Italiano Sindrome Emolitico Uremica
Il Registro Italiano Sindrome Emolitico Uremica (SEU) raccoglie informazioni sui casi di malattia che si verificano in Italia. La registrazione dei casi è sistematica e continuativa. Il Registro fa capo alla Società Italiana di Nefrologia Pediatrica (SiNePe), in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS). I casi di malattia sono prevalentemente segnalati dai Centri di nefrologia pediatrica e dell’adulto che partecipano alla sorveglianza, attraverso il Sistema informativo del Registro SEU (ISSEU).
La registrazione dei casi di SEU associati a infezione da Escherichia coli produttore della Shiga/Verocitossina (STEC/VTEC) da parte del Registro Italiano SEU costituisce la principale fonte informativa per la segnalazione dei casi di infezione da STEC/VTEC al sistema europeo di sorveglianza delle malattie infettive TESSy. È da segnalare che recentemente il decreto ministeriale di ‘Revisione del sistema di segnalazione delle malattie infettive (PREMAL) (GU Serie Generale n.82 del 07-04-2022)’ ha introdotto l’obbligo di notifica dei casi di SEU nel sistema di segnalazione delle malattie infettive PREMAL, nell’ambito delle malattie associate a infezione intestinale da Escherichia coli produttore della Shiga/Verocitossina (STEC/VTEC).
Rapporto / 1 gennaio 2022 – 31 dicembre 2022
In Italia tra il 1 gennaio 2022 e il 31 dicembre 2022 sono stati registrati 91 casi di SEU. Si tratta del numero più elevato di casi mai osservato in un singolo anno dall’avvio della sorveglianza, nel 1988. I pazienti con SEU provenivano da 16 Regioni (per un caso l’informazione non era disponibile). In tre casi la malattia si è manifestata al rientro da un viaggio all'estero mentre in un singolo caso la SEU è stata registrata in un cittadino straniero in soggiorno in Italia. Come largamente atteso, anche nel 2022 la maggioranza dei casi di SEU è stata registrata nei pazienti in età pediatrica (<15 anni di età) con 89 casi (97,8 % del totale). In questa fascia d’età, negli ultimi 12 mesi il tasso medio di segnalazione della SEU è stato di 1,1 casi per 100.000 residenti, con importanti variazioni per regione. Il range di variazione tra le Regioni che hanno registrato almeno un caso di SEU variava tra 0,14 e 2,3 casi per 100.000). I valori più elevati sono stati riscontrati nella P.A di Bolzano con 2,3 casi di SEU per 100.000, sebbene la maggioranza dei casi sia stata registrata in Emilia-Romagna (12 casi) e Campania (11 casi). Nel 2022, le Regioni in cui il tasso di segnalazione dei casi di SEU era superiore alla media nazionale comprendevano Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia e Toscana.
Nel 2022, i casi di SEU riportati al Registro sono stati 25,7 in più rispetto alla media annuale dei 10 anni precedenti, con un aumento relativo pari al 39,4%. L’incremento è stato particolarmente marcato nella stagione estiva (giugno-agosto) durante la quale è stata segnalata dai Centri di nefrologia partecipanti al Registro, oltre la metà dei casi di SEU del 2022 (50 casi) con un incremento relativo dei casi segnalati in tale periodo pari al 72,4% rispetto al decennio precedente. La crescita dei casi è stata particolarmente accentuata nel mese di giugno 2022 (16 casi; +150%). A questo aumento ha contribuito un cluster di casi di SEU associati a infezione da STEC O26 riscontrato in Emilia-Romagna tra giugno e luglio 2022. Nei rimanenti periodi del 2022 il numero i casi di SEU appare sostanzialmente in linea con l’atteso stagionale osservato negli anni precedenti.
La SEU colpisce in modo particolare la popolazione pediatrica (<15 anni) nella quale i casi si concentrano nei primissimi anni di vita. L’età mediana dei pazienti all’esordio clinico della malattia per i casi riscontrati nel 2022 e nei 10 anni precedenti era, rispettivamente, di 42 mesi e 31 mesi. Nello stesso periodo sono stati registrati due casi di SEU tra gli adulti.
Complessivamente la distribuzione per sesso dei casi di SEU segnalati tra il 2012 e il 2022 appare lievemente sbilanciata a favore delle femmine con 393 casi (52,8%), rispetto ai maschi riportati in 351 casi (47,2%)
Nel corso del 2022 è stato possibile esaminare campioni biologici da 88 dei 91 casi (97,8%) di SEU segnalati al Registro SEU. In 72 casi (81,8%) con campioni di feci e/o siero esaminati, è stata riscontrata un’infezione da E. coli produttore di Shigatossina (STEC), attraverso il riscontro positivo ad almeno uno dei test di laboratorio. I test sono stati condotti presso il Laboratorio Nazionale di Riferimento per E. coli dell’ISS o dagli altri laboratori riconosciuti dal Registro Italiano SEU¹. In 64 casi positivi per STEC (88,9%) è stato possibile identificare ottenere informazioni sul sierogruppo STEC. In 6 casi c’è stata evidenza di infezione con ceppi STEC appartenenti a diversi sieroguppi. Tra questi, predominano i cosiddetti sierogruppi STEC top-5 (O26, O157, O111, O145, O103) a cui apparteneva il 91,4% (N=64) dei casi di SEU nei quali questa informazione era disponibile. È da sottolineare che, negli ultimi 12 mesi, il sierogruppo STEC O26 rappresentava il 54,3% (N=38) dei sierogruppi identificati. Anche nei 10 anni precedenti STEC O26 risulta presente nel 47,2% dei sierogruppi. Questa tendenza appare in linea con la situazione epidemiologica europea in cui il sierogruppo STEC O26 predomina tra i casi di SEU associati a infezione da STEC riportati dai Paesi membri nel 2021, come emerge dal report europeo sulle zoonosi, pubblicato da EFSA/ECDC nel 2022.
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Registro italiano Sindrome Emolitico Uremica: archivio dei Rapporti
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le pagine dedicate al Registro Italiano Sindrome Emolitico Uremica (SEU) su EpiCentro
- il sito della Società Italiana di Nefrologia Pediatrica (SiNePe)
- il sito del Sistema informativo del Registro SEU (ISSEU)
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il documento completo EFSA-ECDC “The European Union One Health 2021 Zoonoses Report” e l’approfondimento dei ricercatori ISS
- per informazioni è possibile contattare il Registro SEU scrivendo a: seu@iss.it
Nota 1: SEU (Laboratorio di Epidemiologia Molecolare e Sanità Pubblica, Università di Bari; Laboratorio di Microbiologia dell’Ospedale Maggiore Policlinico Ca’ Granda, Milano)