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Passi d’Argento in Liguria: in un seminario i risultati della sorveglianza

21 novembre 2013 - Il 5 novembre 2013 si è svolto a Genova, presso il Teatro della Gioventù, il seminario “L’invecchiamento attivo e in salute: i risultati della sorveglianza Passi d’Argento 2012 in Liguria” (pdf 549 kb).

 

Durante la giornata sono intervenuti Claudio Montaldo (Assessore alla salute, politiche della sicurezza dei cittadini della Regione Liguria), Franco Bonanni (Direttore Generale alla salute e ai servizi sociali della Regione Liguria) e i responsabili di settore dell’Agenzia regionale sanitaria della Liguria, Ida Grossi (Direttore sanitario della Asl 3 Genovese), i Direttori sanitari e sociali dei distretti sociosanitari liguri, i rappresentanti dell’Università degli Studi di Genova, del terzo settore, di enti ospedalieri, dei Dipartimenti di prevenzione e delle cure primarie delle Asl liguri e dei Comuni liguri.

 

Nella prima parte del seminario sono state presentate e discusse le strategie europee e della Regione per l’invecchiamento attivo e in salute e si è valorizzato il ruolo della sorveglianza di popolazione in questo contesto. Nella seconda parte del seminario sono stati presentati alcuni fra i principali risultati della raccolta dati del 2012, contenuti nel rapporto “Passi d’Argento: uno sguardo alla condizione di vita degli anziani” (pdf 620 kb) e si è aperto un dibattito tra la sala e alcuni interlocutori programmati. Tutti gli intervenuti si sono positivamente espressi sul valore e le potenzialità dei risultati, che permettono di leggere i bisogni della popolazione anziana e la qualità degli interventi messi in campo dai servizi sociosanitari, in un quadro coerente con il più avanzato strumento fornito recentemente dall’Unione europea: l’Indice di invecchiamento attivo, attraverso il quale oggi l’Unione europea monitora e valuta la qualità dell’invecchiamento in ogni paese.

 

Ida Grossi (pdf 1,5 Mb) ha valorizzato l’impianto delle risorse umane messe in campo dall’intera regione per l’organizzazione del sistema e per la raccolta dati, le alleanze con le istituzioni, l’Università e il terzo settore. Ha inoltre ricordato come i risultati di Passi d’Argento saranno utili alla quantificazione del peso della fragilità e della disabilità, essenziali per poter orientare le azioni al raggiungimento dell’obiettivo europeo di ridurre di 2 anni, entro il 2020, la disabilità vissuta dagli anziani negli ultimi anni di vita.

 

Daniela Mortello (pdf 806 kb) ha sottolineato come la Liguria si sia dotata da tempo di legislazione specifica nel campo della valorizzazione dell’invecchiamento attivo ed ha descritto le principali progettazioni europee della regione, come “Over to Over” e “Senior Capital”.

Ha inoltre comunicato la scelta europea di selezionare la Regione Liguria come sito di riferimento sull’invecchiamento attivo nell’ambito della partnership europea per l’innovazione (emanazione della strategia Europa 2020), anche in virtù di precedenti sue esperienze di progettazione europea, come il Q-Ageing, che comprendeva, fra le altre attività, l’Attività fisica adattata ed il Memory training, espressamente premiato dalla Comunità europea. In questo contesto sono in fase di preparazione gemellaggi con altri reference site per lo scambio di buone pratiche. Ha concluso rilevando come il Piano sociale integrato della Regione, recentemente deliberato, contenga tra i suoi elementi essenziali la sorveglianza Passi d’Argento.

 

Lorenzo Bertorello (pdf 1,5 Mb) ha illustrato le strategie europee per l’invecchiamento attivo e in buona salute, ricordando come le sfide attuali (occupazione, sistema previdenziale, servizi sanitari, caregivers) non possano essere affrontate con i modelli economici e sociali degli scorsi 50 anni, e come possano invece giovarsi di strategie basate su una maggiore solidarietà e cooperazione tra e all’interno delle generazioni. L’Active Ageing può diventare motore di crescita in una “società di tutte le età”. Ha di seguito illustrato i partenariati europei per l’innovazione, come lo European Innovation Parnership for Active and Healthy Ageing (Eip-Aha), che poggia sui tre pilastri cruciali di prevenzione, assistenza e vita indipendente. Ha di seguito mostrato, a titolo di esempio, numerosi progetti europei in quest’ambito, concludendo che la Liguria è chiamata, nei prossimi anni, a trasformare un punto di debolezza (il nostro quadro demografico) in un punto di forza, diventando riferimento europeo per la sperimentazione di politiche e servizi innovativi in materia di invecchiamento, secondo gli assi indicati dalla Commissione europea.

 

Roberto Carloni (pdf 2,1 Mb) ha evidenziato l’importanza dei Sistemi di sorveglianza per la clinical governance e per la valutazione della Performance regionale: nello specifico, Passi d’Argento favorisce il coordinamento e la cooperazione fra le istituzioni, i diversi livelli locali (Asl, Comuni, Ats, Distretti sociali e sanitari, Medici di medicina generale) e i diversi soggetti locali (università, terzo settore, onlus, fondazioni, associazioni), diventando strumento di governance che garantisce la messa in atto di modalità di programmazione e valutazione integrate tra i diversi soggetti chiamati ad implementare politiche e strategie di intervento per l’invecchiamento attivo. Ciò è reso possibile dalla descrizione del bisogno di salute “potenziale”, domanda “inespressa”, che completa il quadro della “domanda espressa”, tradizionalmente studiata valutando le prestazioni effettuate. Governare quindi l’offerta dei servizi, il comportamento dei professionisti, controllando i fattori (socio-economici, culturali, stili e abitudini di vita) che determinano la domanda anche inespressa, diffondendo la cultura dell’efficacia limitata delle cure e l’importanza dell’assunzione di corretti stili ed abitudini di vita quale momento “terapeutico”.

 

Elisa Malagamba (pdf 151 kb) ha illustrato il prodotto distribuito in sala: un focus sulla condizione di vita degli anziani, con dati regionali tratti dalla sorveglianza Passi d’Argento 2012, e dedicato ai manager e amministratori locali, sia in ambito sanitario che sociale.

 

Rosamaria Cecconi (pdf 3,6 Mb) ha illustrato i principali risultati di processo del sistema e mostrato l’algoritmo utilizzato in Passi d’Argento per identificare le fasce di popolazione sana e senza rischio di fragilità, sana ma con rischio di fragilità (prefragili), a rischio di disabilità (fragili) e con disabilità, ponendo l’enfasi su come gli operatori della società civile e del sistema salute dediti alla Protezione e Promozione della salute possano utilizzare i risultati PdA per intercettare le persone “a rischio di fragilità” e “fragili”, ed evitare il loro scivolamento verso condizioni di disabilità: tutto ciò in coerenza con l’obiettivo di ridurre, entro il 2020, di 2 anni la disabilità negli anziani.

 

Lorenzo Sampietro (pdf 1,4 Mb) ha mostrato i risultati PdA sui temi cadute, farmaci e problemi sensoriali, illustrando la relazione tra cadute, assunzione di più farmaci e deficit visivo, la relazione tra rischio di isolamento e deficit uditivo e quella tra problemi di masticazione e calo ponderale; tutte condizioni che influenzano la salute complessiva della persona e ne determinano il passaggio alla fragilità e disabilità.

 

Michela Dellepiane (pdf 1,3 Mb) ha commentato i risultati su partecipazione sociale, ambiente di vita e sicurezza, focalizzandosi sulle due aree del rischio di isolamento sociale da un lato e la capacità di essere risorsa per se stesso e gli altri dall’altro. Ha quindi offerto una visione sull’autonomia dei liguri nella vita di tutti i giorni, attraverso le Iadl, quantificando il peso della disabilità (Adl).

 

Claudio Culotta (pdf 968 kb) ha infine mostrato i risultati dell’attività fisica svolta dai residenti liguri: uno spaccato interessante con un esempio di quantificazione del target da raggiungere con la promozione dell’attività in movimento. La modalità innovativa della valutazione dell’attività fisica nell’anziano, introdotta da PdA, è quella del Physical Activity Score in Elderly (Pase) che tiene conto, in maniera semplice, delle diverse esigenze della popolazione anziana, considerando sia l’attività sportiva che quella ricreativa.

 

Durante il confronto con la sala Roberta Baldi (pdf 798 kb) ha illustrato la situazione di Asl 5 Spezzino, che prosegue ancora oggi le interviste per raggiungere la numerosità utile per un dato rappresentativo aziendale. In seguito hanno parlato alcuni fra i Coordinatori aziendali liguri: Federica Pascali, Maurizio Modenesi, Maria Grazia Costa, evidenziando i punti di forza e debolezza del sistema messo in atto in Liguria. Sono poi intervenuti Patrizio Odetti, della Clinica gerontologica dell’Ospedale San Martino e cliniche universitarie convenzionate, e Ernesto Palummeri, del Dipartimento di ortogeriatria dell’Ente ospedaliero Galliera, esprimendo apprezzamento per la capacità del sistema Passi d’Argento di cogliere i bisogni di salute dell’anziano al proprio domicilio, che di solito non viene intercettato dai sistemi assistenziali e spesso giunge all’attenzione quando ormai è fragile o con disabilità.

 

Silvana Mordeglia, Università di Genova, giurisprudenza, ha sottolineato come l’unione tra il sistema sociosanitario e il mondo universitario siano reciprocamente utili alla formazione e crescita di tutti, operatori e studenti, mostrando soddisfazione per il lavoro svolto insieme. Infine Umberto Marciasini, in rappresentanza del terzo settore presente in sala, ha rinnovato l’intenzione, già tradotta in azione nei precedenti anni, di partecipare alla diffusione della cultura del dato “scientifico” e di promuoverne l’utilizzo per la progettazione fra gli operatori della società civile.