Rilevazione e campionamento
Popolazione oggetto di studio
La popolazione di studio è costituita dalle persone di età compresa tra 18 e 69 anni iscritte nelle liste delle anagrafi sanitarie, aggiornate al 1 gennaio dell’anno di rilevazione. Criteri di inclusione nella sorveglianza PASSI sono: la residenza nel territorio della Asl e la disponibilità di un recapito telefonico. I criteri di esclusione sono: la non conoscenza della lingua italiana (per gli stranieri), l’impossibilità di sostenere un’intervista (ad esempio per gravi disabilità), il ricovero ospedaliero o l’istituzionalizzazione durante il periodo dell’indagine.
Il metodo di campionamento
Il campionamento previsto per PASSI si fonda su un campione mensile stratificato proporzionale, per sesso e classi di età (18-34, 35-49, 50-69 anni), direttamente effettuato dalle liste delle anagrafi sanitarie delle ASL. La dimensione minima del campione mensile prevista per ciascuna ASL è di 25 unità. Sono previsti 11 campioni aziendali mensili (poiché si considera come unico il bimestre luglio-agosto), per un totale annuo di almeno 275 unità campionarie per ASL.
Per garantire idonea rappresentatività dei risultati a livello regionale i dati delle singole ASL vengono aggregati per Regione e opportunamente pesati.
Ogni anno il campione nazionale è costituito da circa 35mila interviste.
L’estensione della rilevazione
Sin dall’avvio (2008) tutte le Regioni partecipano continuativamente al PASSI, con qualche eccezione: il Molise ha sospeso la rilevazione per un anno, nel 2017, analogamente la Valle d’Aosta ha sospeso la raccolta nel biennio 2018-2019, mentre la Regione Lombardia ha interrotto la raccolta dati dal 2017.
Tuttavia il numero complessivo di ASL partecipanti ha superato ogni anno il 90% delle aziende totali sul territorio italiano, fornendo indicazioni su oltre il 90% della popolazione nazionale residente in Italia. Il tasso di adesione da parte della popolazione ogni anno è molto alto e supera l’85% del campione selezionato a fronte di un tasso di rifiuto non va mai oltre il 10%. Dal 2008 ad oggi sono state raccolte informazioni complessivamente su più 446mila persone.
L’estensione della rilevazione durante la pandemia
Nel 2020 l’emergenza sanitaria legata al COVID-19 ha avuto un impatto rilevante sulla raccolta dati poiché le ASL hanno dovuto destinare la gran parte delle risorse alla gestione della pandemia e alla sorveglianza epidemica, sottraendone alle altre attività, fra cui la sorveglianza PASSI. Così, l’estensione e la copertura del PASSI non è stata garantita in egual misura in tutte le Regioni e P.A. e non sono paragonabili a quelle ottenute negli anni precedenti.
Quanto verificatosi nel 2020 è complesso e diversificato da Regione a Regione, ed è determinato dalla diversa diffusione della epidemia da SARS-CoV-2 sul territorio italiano e anche della capacità di resilienza delle singole Regioni e P.A. Complessivamente si è ottenuto circa il 50% del campione nazionale programmato per il 2020 (ovvero 16mila interviste) ma alcune Regioni e P.A sono state in grado di mantenere gli standard passati e realizzare quanto pianificato. Altre Regioni sono state in grado di realizzare campioni aziendali di dimensioni sufficienti senza però garantire la partecipazione di tutte le ASL, la Val d’Aosta ha partecipato ma ha raccolto un numero esiguo di interviste.
Complessivamente hanno partecipato 70 ASL su 99 totali pari al 71%.
I campioni regionali e dunque il campione nazionale 2020 sono ridotti per dimensione e per estensione rispetto a quelli ottenuti negli anni precedenti, ma sono affidabili: i tassi di risposta sono sempre alti e i tassi di rifiuto e sostituzione molto contenuti e sono bilanciati per strato di campionamento età-genere specifico ovvero risultano correttamente proporzionali alla popolazione residente per genere ed età nelle varie Regioni e P.A (come da popolazione ISTAT)
La raccolta delle informazioni
La raccolta delle informazioni avviene tramite interviste telefoniche, effettuate nel corso di tutto l’anno da operatori/personale dei Dipartimenti di prevenzione delle ASL coinvolte nella sorveglianza, a cittadini selezionati come unità campionarie.
I cittadini selezionati, così come i loro Medici di medicina generale, sono preventivamente avvisati tramite una lettera personale informativa spedita dall’ASL di appartenenza. Per l’intervista ci si avvale di un questionario standardizzato e validato a livello nazionale e internazionale. Gli intervistatori, vengono opportunamente formati sul metodo dell’intervista telefonica e sulle modalità del contatto e il rispetto della riservatezza delle persone. Il protocollo PASSI prevede che il contatto con la persona da intervistare sia ricercato attraverso più tentativi, almeno sei, in diverse fasce orarie (comprese le serali) e diversi giorni della settimana (compresi i giorni festivi).
Per la compilazione del questionario è prevista la possibilità di avvalersi anche del metodo Cati (Computer assisted telephone interview) che non è ancora la modalità prevalente, sebbene aumenti nel tempo il numero di operatori che ne fanno uso: attualmente 1 intervista su 3 è stata effettuata con questa modalità. L’intervista telefonica dura mediamente 25 minuti.
I dati raccolti sono quelli riferiti dalle persone intervistate, senza l’esecuzione di misurazioni dirette da parte di operatori sanitari.
I dati vengono riversati via web in un database nazionale.
La qualità dei dati viene assicurata da un sistema automatico di controllo al momento del caricamento e da una successiva fase di analisi ad hoc con conseguente correzione delle anomalie riscontrate.
La piattaforma di centralizzazione dei dati https://sorveglianzepassi.iss.it/ (riservata e accessibile ai coordinatori aziendali e regionali secondo un approccio gerarchico ognuno per i dati di propria competenza), consente di monitorare in tempo reale le performance delle ASL e la qualità dei dati a livello locale, regionale e centrale attraverso opportuni indicatori (numero interviste, tasso di risposta, tasso di rifiuto, tasso di eleggibilità, ecc).