Archivio 2005
(21 luglio 2005) Emilia Romagna: nuova guida sulla sicurezza alimentare
La sicurezza dei prodotti alimentari non può prescindere dal rispetto di
precise norme igieniche. Con la legge regionale n. 11 del 24 giugno 2003,
l'Emilia Romagna ha abolito sul proprio territorio l'obbligo del libretto di
idoneità sanitaria e ha definito misure alternative per la prevenzione delle
malattie trasmesse attraverso gli alimenti. Nell'ottica di fornire agli
operatori strumenti pratici ed efficaci, la Regione ha pubblicato nel giugno
del 2005 "Sicurezza
e igiene degli alimenti", una guida agile con informazioni di carattere
tecnico-scientifico e norme di comportamento sulla manipolazione e la
conservazione dei cibi. Il libretto è articolato in brevi capitoli che
trattano temi come la contaminazione degli alimenti, le malattie trasmesse
dagli alimenti, le norme per una corretta conservazione dei prodotti
alimentari, le precauzioni nei confronti dei clienti e le azioni di
prevenzione.
Scarica la
guida.
(14 luglio 2005) Codex: ratificati 20 nuovi standard di sicurezza alimentare
Nuove linee guida per integratori vitaminici e minerali e una task force
contro la resistenza antimicrobica. Sono solo alcune delle misure ratificate
dalla Commissione sul Codex Alimentarius destinate a proteggere la salute
dei consumatori e promuovere un commercio dei prodotti alimentari più equo a
livello mondiale. Leggi il
comunicato congiunto Fao-Oms, la
traduzione (a cura della redazione di EpiCentro) e consulta gli
argomenti di salute
vitamine e
sali minerali.
(7 luglio 2005) 28esima commissione del Codex alimentarius: nuovi
standard di sicurezza
Nuove misure di sicurezza alimentare adottate nel corso
della 28esima
assemblea della commissione del
Codex alimentarius dal 4 al 9 luglio a Roma, presso la sede Fao. In
particolare, all'ordine del giorno le etichette per vitamine e minerali, la
cui assunzione in dosi massicce ed eccessive può causare problemi alla
salute. Al tempo stesso, però, l'etichetta deve garantire al consumatore
l'effettiva presenza delle dosi e della qualità delle vitamine presenti
nella confezione. La riunione produrrà quindi nuove linee guida
internazionali volte ad aumentare il grado di informazione al consumatore
sui livelli adeguati di utilizzo di vitamine e integratori alimentari.
Oltre agli integratori, l'assemblea della commissione
introdurrà due nuovi codici di pratiche igieniche per il trattamento delle
carni, preparati in collaborazione con l'Organizzazione della sanità animale
(Oie),
la
Fao e l'Oms.
Tra gli altri argomenti in discussione anche il tema
della certificazione di origine geografica degli alimenti e la relazione tra
le norme previste dal Codex alimentarius e le altre leggi di scambio e di
commercio internazionali.
(23 giugno 2005) Sicurezza alimentare: inaugurata la sede dell'authority
È stata inaugurata a Parma la nuova sede della
European Food Safety Authority (Efsa), l'organismo di controllo per la
sicurezza alimentare in Europa. In stretta collaborazione con le autorità e
gli stakeholder nazionali, l'Efsa fornisce consulenze e pareri
scientifici indipendenti sui nuovi rischi legati all'alimentazione.
(5 maggio 2005) Dieta mediterranea e salute
Si tiene a Roma dal 18 al 21 maggio 2005 la terza edizione di Egea, dal
titolo “International
Conference on Health Benefits of Mediterranean Style Diet - From Scientific
Evidence to Health Prevention Actions”. L'evento, patrocinato dal
ministero della Salute e dal Ccm, è organizzato dall'Aprifel, l'agenzia
francese che si occupa di incentivare il consumo alimentare di frutta e
verdura. La conferenza, che vede coinvolti esperti internazionali di diversa
formazione e competenze (ricercatori, clinici, politici, nutrizionisti e
rappresentanti dell'industria alimentare), ha l'obiettivo di fare il punto
sulle attuali conoscenze riguardo ai vantaggi di un regime dietetico
improntato allo stile mediterraneo e sulle prospettive strategiche per gli
operatori della sanità pubblica.
(28 aprile 2005) Report Ue sul sistema di allerta rapida
È stato
pubblicato dalla Commissione europea il nuovo rapporto del
Sistema di allerta rapido su cibo e alimentazione. 38 pagine che presentano i risultati delle notifiche del 2004. Tra gli
argomenti trattati: aflatossine nelle nocciole, contaminazioni da diossina,
residui di cadmio e mercurio nel pescespada e nei cefalopodi e Listeria nei
prodotti ittici freschi.
Residui nel pranzo pronto: i fitofarmaci ci sono
Arrivano i
primi risultati del progetto avviato da Apat, Appa e Arpa del Trentino.
E non sono molto rassicuranti. I fitofarmaci infatti sono stati rilevati in
primi piatti, anche se a livelli molto bassi, ma anche nella frutta, nel
pane e nel vino. Dai residui, si cercherà di risalire alle quantità ingerite
in relazione alla composizione dei pasti. I risultati preliminari della
ricerca in una
giornata di studio il 20 aprile 2005, a Trento.
(7 aprile 2005) A caccia di residui nel Pranzo Pronto
Con la collaborazione di oltre 22 laboratori italiani, il
gruppo di lavoro composto dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per
i servizi tecnici di Trento (Apat), l'Agenzia provinciale protezione
ambiente (Appa) e l'Arpa Trentino hanno lanciato il progetto “Residui
nel pranzo pronto” che si svolgerà nel corso del 2005.
Il progetto mira all'identificazione dei residui di
fitofarmaci presenti anche in dosi minime, a partire da 1ug/kg, nei piatti
che vengono normalmente serviti nelle mense scolastiche e aziendali.
I campionamenti, realizzati su tutte le portate che compongono il pasto
distribuito, hanno preso il via l'8 febbraio 2005. Le analisi saranno mirate
a quantificare la presenza di mercurio, piombo e cadmio.
Per standardizzare i campionamenti, sono stati definiti
sia i
protocolli per il campionamento degli alimenti che tutti gli elementi da
identificare.
(10 febbraio 2005)Al via il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare
E' operativo il nuovo Comitato nazionale per la
sicurezza alimentare, Cnsa, l'interfaccia italiana dell'Autorità europea
per la sicurezza alimentare (Efsa), nata nel 2002 con sede a Parma.
Il Comitato, istituito con l'accordo della conferenza Stato Regioni il 17
giugno 2004, è composto da rappresentanti di diverse istituzioni italiane
nazionali e regionali che operano nel campo della sicurezza agroalimentare,
sia nelle fasi produttive che in quelle sanitarie.
Il Cnsa avrà come compito quello di definire le pratiche e le metodologie
per valutare il rischio alimentare e per avviare esperienze di monitoraggio,
sorveglianza e controllo della sicurezza degli alimenti.
Il
Ministero della salute e quello delle politiche agricole e forestali,
entrambi impegnati nel Cnsa, hanno avviato congiuntamente un sito web,
Sicuralimentare, per mantenere informati operatori e stakeholder ma
anche i consumatori.
Il sito contiene informazioni aggiornate sulla
normativa vigente in materia di prevenzione e di controllo della
sicurezza, con riferimenti anche a specifiche categorie di alimenti.
Inoltre, sono disponibili sul sito diverse
banche dati, ad esempio relative ai prodotti fitosanitari o al piano
nazionale residui, e alcuni
documenti sulla vigilanza e controllo degli alimenti.
(10 febbraio 2005) Protocollo Haccp: esperienze di sorveglianza dei veterinari
Sul fronte della prevenzione, la legge 155/97 prevede l'attuazione lungo
tutta la filiera produttiva agroalimentare del protocollo Haccp per la
valutazione e l'autocontrollo dei punti critici di rischio alimentare.
A livello dei prodotti di origine animale, sono i veterinari ad avere la
responsabilità del sistema di autocontrollo lungo tutta la filiera
produttiva. Con la collaborazione e la supervisione del Cnesps, un gruppo di
veterinari degli Istituti zooprofilattici del Lazio e Toscana e dell'Umbria
e Marche, congiuntamente con la regione Toscana, hanno realizzato
un'indagine sull'applicazione di sistemi di autocontrollo basati sull'Haccp,
pubblicata a fine dicembre 2004 sulla
webzine di sanità pubblica veterinaria.
Lo studio si propone di valutare a sei anni dall'introduzione in Italia, gli
effetti dell'Haccp, raccogliendo ed elaborando dati relativi
all'autocontrollo effettuato dai veterinari degli Istituti zooprofilattici
nel 2002, in Umbria, Marche, Lazio e Toscana. I dati raccolti si riferiscono
sia alla preparazione dei veterinari stessi, al loro grado di informazione e
aggiornamento, che alla loro valutazione in merito all'applicazione dei
protocolli da parte delle aziende produttrici. In generale, i risultati
dell'indagine danno una valutazione positiva dell'applicazione dell'Haccp,
richiamando però la necessità di una formazione più approfondita sia dei
veterinari che dei proprietari delle aziende.
Leggi l'Indagine
sull'applicazione di sistemi di autocontrollo basati sull'Haccp da parte dei
Veterinari asl che effettuano il controllo ufficiale sul sistema e da parte
di titolari di stabilimenti a bollo CEE. M Mari, A Battisti, M Cocco, A
Di Egidio, A Duranti, L Faccenda, S Pirei, I Usai, N Binkin e C Maresca.
Pubblicato il 27 dicembre 2004 su
Webzine di Sanità pubblica veterinaria.
Consulta il grandetema di EpiCentro su
alimentazione e salute, con una sezione dedicata specificamente alla
sicurezza alimentare.